Nel solco di quella profonda cultura della tolleranza che ha sempre segnato la nostra terra, le Istituzioni della speciale autonomia trentina non possono non condannare il gesto inconsulto che ha provocato una esplosione, per fortuna senza vittime e con danni limitati, nella nottata a Trento.
Davanti all’evidente assenza di ogni volontà di affrontare con i soli strumenti dialettici e con l’impegno civile e morale il dibattito ed il confronto, anche aspro, fra posizioni politiche diverse, non ci si può affidare, ancora una volta, a quegli strumenti brutali e tragici che hanno connotato, per troppi anni le stagioni più buie di questo Paese.
E’ solo attraverso il reciproco rispetto di fondo che si può testare la maturità delle democrazie del terzo millennio, come quella dell’autonomia trentina che, già cinquant’anni fa e sulla sua pelle, ha provato la feroce difficoltà del trionfo della violenza sulla ragione, faendo vincere quest’ultima sulla base della forza popolare e dell’unitario rifiuto di ogni declinazione violenta del linguaggio politico.
E’ con questi presupposti che l’Assemblea legislativa provinciale esprime così la sua ferma condanna di fronte ad un avvenimento che innesca, di per sé, la conclusione brusca di quel confronto sereno e democratico e che deve consentire le opinioni di tutti.
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Bruno Dorigatti
Il Presidente del Consiglio provinciale