E’ vero, l’Autonomia è stata rafforzata in questa Legislatura. Ma non come dicono Patt e Pd per merito del Governo, ma – al contrario – grazie alle elettrici e agli elettori che, il 4 dicembre 2016, hanno evitato l’approvazione di una nuova Costituzione che imponeva una idea centralista dello Stato e che ci avrebbe resi, come territorio autonomo, sempre più soli. L’Autonomia trentina infatti non sarebbe stata al riparo da un contesto ostile nei confronti delle Regioni e degli Enti locali.
Noi riteniamo invece, a differenza del Pd e dei suoi alleati, che distribuzione delle responsabilità, valorizzazione delle Autonomie, partecipazione democratica siano elementi fondamentali per promuovere coesione e diffusa condivisione tra corpi intermedi e cittadini sui destini comuni della società. E quindi anche per garantire stabilità e concretezza alle decisione pubbliche.
La questione della governabilità infatti non può essere ridotta al solo problema di garantire al Governo nazionale i numeri necessari per poter assumere rapide deliberazioni, ma è questione che riguarda in primo luogo la capacità delle Istituzioni di promuovere partecipazione e consapevolezza intorno alle decisioni che riguardano il futuro delle nostre comunità. E per questo sono necessarie buone relazioni tra forze politiche e sociali, cittadini e Istituzioni e non di accorciamento e brutale semplificazione della filiera delle decisioni.
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Andrea Pradi
candidato Senato Trento – Liberi e Uguali