Potere al Popolo TAA domani a Verona. L’8 marzo le donne di tutto il mondo sono scese in piazza al grido di “Non una di meno!” per denunciare la violenza agita dagli uomini e non solo fisica, ma anche economica, psicologica, che si manifesta come costante attacco alla libertà delle donne di scegliere per se stesse, sul proprio futuro, sul ruolo che si vuole giocare nel proprio mondo privato e nella collettività.
Il governo italiano ha dichiarato guerra alle donne da subito, con l’istituzione del Ministero della famiglia e della disabilità, che riporta il welfare nella dimensione domestica del lavoro di cura, da sempre a carico delle donne. In pochi mesi ecco il ddl Pillon in materia di separazione, divorzio e affido dei minori, che cancella le conquiste di decenni di lotte e riduce i figli e le figlie a oggetti di scambio nei conflitti tra coniugi in separazione.
L’attacco alle donne va oltre: dall’abominio dei “cimiteri per bambini mai nati”, di cui è stato alfiere Matteo Renzi, alle mozioni per la presenza delle associazioni pro-life negli ospedali e nei consultori promosse da destra e sostenute anche da rappresentanti del PD nelle istituzioni.
Verona è laboratorio politico dell’alleanza tra estrema destra e mondo cattolico conservatore con la dichiarazione di Verona “città a favore della vita” e lo stanziamento di fondi pubblici ad associazioni cattoliche pro-life. Verona è innesco per tutta la penisola, come in Toscana, dove la Regione ha appena destinato 195mila euro in tre anni al Forum ‘Pro-vita’ e alle associazioni antiabortiste. Verona, “città dell’amore”, assomiglia sempre più a una “città dell’odio” verso la diversità.
Dal 29 al 31 marzo, il rigurgito di patriarcato e fascismo avrà il suo apice nel XIII Congresso Mondiale delle Famiglie, patrocinato dal Ministero per la famiglia e le disabilità, Regione Veneto e Provincia di Verona, con la partecipazione attiva di Matteo Salvini, Marco Bussetti, Lorenzo Fontana.
Potere al popolo lotta perché i diritti di tutte le persone siano garantiti e tutelati al di là del sesso, dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Per questo il 30 marzo siamo in piazza a Verona, nelle lotte femministe e per l’autodeterminazione di ogni singola persona.
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PaP
Trentino Alto Adige