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POLIZIA POSTALE COMUNICAZIONI – TRENTINO ALTO ADIGE * ARRESTATO PEDOFILO TRENTINO 42 ENNE CHE ADESCAVA MINORENNI SUI SOCIAL, RECIDIVO

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10.32 - martedì 6 marzo 2018

Lunedì 5 marzo la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, su richiesta del Sostituto Procuratore Davide Ognibene della Dda di Trento, nei confronti di un 42enne di questo capoluogo, impiegato, già recidivo.

Il provvedimento scaturisce dalle analisi forensi del materiale informatico sequestrato all’indagato nel corso di attività condotte nello scorso mese di aprile.

Una vittima minorenne, Matteo (nome di fantasia), aveva stretto “amicizia” online che poi si era concretizzata in una serie di incontri, a sfondo sessuale, avvenuti in zone pubbliche appartate, tra l’adulto ed il ragazzino.

Grazie all’attenzione della madre scrupolosa e vigile, accortasi degli strani comportamenti del figlio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni del Trentino Alto Adige, alla quale si era rivolta, aveva potuto ricostruire alcune conversazioni allarmanti.

L’attenta analisi effettuata sullo smartphone di Matteo aveva permesso di risalire alle date ed ai luoghi degli incontri ove erano stati consumati gli abusi sessuali. A seguito di queste attività l’adescatore era stato arrestato nel mese di aprile in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Rovereto.

La successiva analisi degli specialisti della Polizia Postale e delle Comunicazioni  trentina sui dati informatici presenti sui dispositivi utilizzati dall’indagato confermava la presenza di numerose tracce d’interesse investigativo ed, in particolare, ci si concentrava su un’amicizia, sviluppatasi attraverso i social tra il dicembre 2016 ed il febbraio del 2017 con il minorenne Niccolò (nome di fantasia), prontamente identificato dagli investigatori.

Amicizia che, condotta abilmente dall’adulto, aveva indotto Matteo ad incontri hard attraverso l’uso della webcam. Il disegno criminoso dell’adescatore seriale era quello di incontrare il minore nel mondo reale ed avere rapporti sessuali illeciti.

Dalla precisa testimonianza assistita del minore è stato possibile appurare che solo per un imprevisto, intervenuto all’ultimo momento, l’incontro tra i due, che sarebbe dovuto avvenire nel mese di febbraio, non si era concretizzato.

 

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