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POLITICHE FAMIGLIARI TRENTINO: PAT, PIÙ IMPULSO A TURISMO ED ECONOMIA LOCALE

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19.40 - martedì 26 settembre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – Le politiche per la famiglia in Trentino si raccontano. Due le nuove pubblicazioni: “Family audit: storie di aziende family friendly” e “Valsugana e Tesino a misura di famiglia”.

Le politiche per la famiglia in Trentino non solo si fanno ma anche si raccontano. Sono infatti due le nuove pubblicazioni fresche di stampa “Family audit: storie di aziende family friendly” e “Valsugana e Tesino a misura di famiglia” promosse dall’Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Trento.

In particolare la pubblicazione “Valsugana e Tesino a misura di famiglia” curata da Silvia Conotter con la collaborazione dell’Agenzia per la famiglia, Distretto famiglia Valsugana-Tesino, Apt Valsugana e Trentino marketing ed edita da Curcu & Genovese raccoglie 84 servizi rivolti alle famiglie del territorio.

Scopo della guida è quello di dare valore alle tante attività e ai servizi progettati ad hoc per le famiglie e, parallelamente, dare impulso all’azione di marketing, al turismo e all’economia locale.

La prossima edizione prenderà in esame la Val di Fiemme, ma l’obiettivo è quello realizzare una collana che tratti ogni territorio d’ambito dei 19 Distretti famiglia del Trentino.

Storie di dieci aziende family friendly che hanno raggiunto un profitto sostenibile adottando le misure previste dalla certificazione del marchio Family Audit è invece il contenuto al centro della nuova pubblicazione curata da Adele Gerardi ed edita da GreenTrenDesign Factory.

Sono in particolare 10 le organizzazioni private e pubbliche che sono state selezionate per presentare la loro storia di successo nell’ambito della conciliazione vita-lavoro.

Si tratta di organizzazioni di settori, tipologie e dimensioni diverse fra loro, sei nazionali (Enel Energia, Nestlè Italia, la cooperativa L’Ovile, l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, ActionAid, il Comune di Marnate) e quattro del Trentino (il Museo delle scienze-Muse, l’azienda pubblica per i servizi alla persona Casa Mia, la cooperativa Risto3, Confindustria Trento), che hanno ottenuto il certificato Executive nel 2016-2017.

Prosegue la sfida dello story–telling delle politiche pubbliche del Trentino con la nuova pubblicazione “Family audit: storie di aziende family friendly” a cura dell’Agenzia per la famiglia e Adele Gerardi.

Sono in particolare 10 le organizzazioni private e pubbliche raccontate nella pubblicazione. Codificare le misure di conciliazione in modo strutturale ha significato attuare delle azioni innovative volte a favorire il work-life balance dei propri dipendenti e collaboratori e contemporaneamente sostenere un approccio culturale innovativo al tema della responsabilità sociale d’impresa. Ecco alcuni esempi.

 

 

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Confindustria Trento – il cambiamento è culturale
Per esempio Confindustria Trento ha provveduto ad introdurre per tutti i dipendenti una maggiore flessibilità oraria giornaliera. Questa la testimonianza di un dipendente raccontato nella pubblicazione “Family audit: storie di aziende family friendly”: “con solo una mezz’ora di flessibilità riesco a fare colazione con loro e non mi stresso più se per strada trovo il semaforo rosso o se davanti a me trovo uno lento alla guida.

Sento maggiore serenità. Inoltre, in occasione della nascita di mio figlio, ho potuto usufruire dell’aiuto economico previsto dal protocollo Family Audit, per l’acquisto di beni necessari. Si tratta di un rimborso spesa inziale di 200 euro.

Poi ho beneficiato dei due giorni, aggiuntivi a quello previsto per legge per il congedo di paternità, restando a casa per tre giorni consecutivi. Sia a livello aziendale che a livello di politica del lavoro aumentare i giorni di congedo di paternità è un segnale di modernità”.

 

 

 

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Risto 3 – Via lo stress
Nel macro ambito del progetto Family Audit “Organizzazione del lavoro” in Risto 3 sono state opzionate due modalità progettuali: la flessibilità in entrata e uscita per le/i dipendenti dell’amministrazione, l’introduzione della figura jolly che opera in più strutture e, infine, il lavoro da casa per un’operatrice della sede centrale.

Questa una delle testimonianze: “Quando nel 2010 è nato il primo bimbo, lavoro e famiglia erano ancora facilmente gestibili, con il secondo bambino, nato nel 2014, e il passaggio alle elementari del primo, con uscita alle 16 e non più alle 17.30 come nella scuola materna, ho chiesto l’agevolazione di orario.

Sono venuta a conoscenza delle misure del Family Audit perché faccio parte del cda di Risto3 e sapevo della scelta di aderire alla certificazione, anche se l’azienda in precedenza era propensa ad andare incontro alle esigenze delle proprie dipendenti. La flessibilità di orario in ingresso dalle 8 alle 8.15 ha permesso ai genitori che portano a scuola i bambini di avere un po’ più di agio nel recarsi al lavoro.

Così come la flessibilità di entrata e uscita 9-18 è stata un’ ottima agevolazione in particolare per chi, come una mia collega che vive a Cles, ogni giorno deve venire a Trento per lavorare”.

 

 

 

 

 

Immagine: da comunicato stampa

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