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PIANO REGOLATORE VERMIGLIO (TN): CIA, LIMITAZIONE SUOLO NON VALE PER DALDOSS

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16.25 - venerdì 8 settembre 2017

(Fonte: Claudio Cia) – Approvata la variante al Prg di Vermiglio: se la limitazione al consumo di suolo non si applica in casa dell’Assessore…

Sembra che la cosiddetta “legge Daldoss”, la legge urbanistica che tanto è stata decantata per la volontà di limitare il consumo del suolo, si applichi in tutto il territorio provinciale, tranne che in casa dell’Assessore all’Urbanistica.

La Provincia ha infatti approvato la variante generale al piano regolatore del Comune di Vermiglio, che contiene importanti novità tutte concentrate al Passo del Tonale, tra le quali nuovi lotti alberghieri e la cosiddetta “circonvallazione”, di fatto un bypass della storica strada provinciale del Passo del Tonale (ex strada statale 42), il cui tracciato andrebbe a lambire la zona del biotopo esistente, una “Zona Speciale di Conservazione” che gli stessi documenti ufficiali definiscono “di vitale importanza… area di grande valore ambientale”.

Sulla questione avevo presentato una corposa interrogazione, rilevando che la stessa non è prevista né dal Piano Urbanistico Provinciale, né negli strumenti pianificatori in materia di viabilità, evidenziando come di fatto il complesso degli interventi porterebbe sì alcuni vantaggi nella stagione turistica consentendo una “certa pedonalizzazione del centro turistico”, ma allo stesso modo eliminando le soste di passaggio in tutto il resto dell’anno, provocando però un sicuro danno ambientale al biotopo, utilizzando prezioso suolo montano d’interesse pubblico.

E’ la stessa Provincia che in merito all’area protetta “Torbiera del Tonale” parla di “possibili interferenze negative sulle specie e sugli habitat della ZSC” e relativamente alla adozione definitiva della variante al Prg di Vermiglio, “si è evidenziato che le problematiche connesse con il tracciato proposto impongono un ulteriore approfondimento”.

Altra questione che avevo evidenziato era come a beneficiare dell’operazione sarebbero pochi, ma soprattutto alcuni, infatti i benefici del bypass stradale andrebbero sì alle attività commerciali e alberghiere che ricadono all’interno del nuovo tracciato pedonale, ma in particolare a chi si ritroverà in posizione privilegiata, e in maniera ancora più palese alle attività che si ritroveranno a fungere da nuovo “centro della località turistica”, ovvero proprio i due hotel della famiglia dell’Assessore all’Urbanistica Daldoss.

La nuova strada provinciale è previsto arriverà proprio nei pressi dell’Hotel “Sport Hotel Srl” e del dirimpettaio vecchio “Hotel Redivalle” (tutti e due della famiglia dell’Assessore all’Urbanistica), consentendo di ricavare dalla precedente strada provinciale un’area pedonale e di collegamento fra i due Hotel.

La variante approvata prevede che proprio l’ex Hotel Redivalle, fungerà nientemeno che da futuro baricentro della località, dove verrà costituita una piazza, spazi commerciali coperti, e nientemeno che una scala mobile che costituirà l’accesso principale alle piste da sci.

Le coincidenze temporali danno l’impressione di un’operazione portata avanti in maniera premeditata, in barba alle tangenziali urgenti che da anni sono in attesa di realizzazione: acquisto dell’albergo Redivalle rimasto invenduto per anni nel 2014, approvazione della legge urbanistica nel 2015 dove particolari benefici sono riservati proprio a progetti di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione, prima adozione del Prg nel 2015 che prevede la nuova tangenziale e ora l’approvazione del tutto.

La demolizione e ricostruzione dell’ex Hotel Redivalle, porterà la volumetria dell’attuale complesso edilizio da 8.820 mc, a nientemeno che 20.000 mc.

Insomma, non è chiaro quale sia la compatibilità fra tutto ciò e una legge urbanistica che sulla carta dispone che “gli strumenti di pianificazione territoriale valorizzano la limitazione del consumo del suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile”.

Viene inoltre da chiedersi perché per interventi dei quali si parla ormai da decenni non ci siano mai risorse, mentre si riuscirebbero a trovare per una circonvallazione al Passo del Tonale.

Ancora una volta si da al comune cittadino l’impressione di una evidente commistione tra l’interesse privato e quello pubblico, naturalmente sempre sbilanciato a favore del primo, soprattutto se si tratta di politici di spicco.

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