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PERGINE FESTIVAL * RASSEGNA DI TEATRO E ARTI PERFORMATIVE: « TRE GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA DOMENICA 11 LUGLIO, “I PAESAGGI DELLA FERSINA” – “BOX THEATRE” – “ARCHITETTURA DELLA DISOBBEDIENZA” »

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19.56 - sabato 10 luglio 2021

Prosegue la 46° edizione di Pergine Festival, rassegna di teatro e arti performative. Tre gli appuntamenti in programma domani, domenica 11 luglio. Alle 10.00, con ritrovo al bar Mochena di Civezzano, “I paesaggi della Fersina: a valle”, seconda tappa dell’attività guidata da Luca Stefenelli; nel tardo pomeriggio (ore 18.15, 19.00 e 19.45) a Palazzo Gentili/Crivelli, “Box Theatre: cara mamma, caro papà” di Stalker Teatro, spettacolo sulla diversità dedicato a bambini e adulti; alle 19.00 e alle 20.30, associazione Craft propone all’Ex rimessa carrozze “Architettura della disobbedienza”, performance immersiva e interattiva che indaga il concetto di inconscio collettivo della città. Biglietti in prevendita su www.liveticket.it/perginefestival.

Continuano gli appuntamenti di Pergine Festival, rassegna di teatro, danza, musica, cinema e installazioni, quest’anno dedicata al tema della “riconnessione”. Dopo aver aperto lo scorso fine settimana con tre giorni di musica al Parco Tre Castagni, il festival ha inaugurato questa settimana gli appuntamenti performativi, vero cuore della manifestazione.

Tanti gli eventi in programma domani, domenica 11 luglio.

Si parte alle ore 10.00 del mattino con “I paesaggi della Fersina: a valle”, proposto da Luca Stefenelli/Montanamente. Dopo la walkabout di martedì scorso, dedicata alla Valle dei Mocheni e ai territori “a monte”, questa volta si scende nel fondovalle. Protagonisti sono gli ambienti in cui la natura resiste o si riappropria di spazi che le sono stati sottratti. Stefenelli accompagnerà il pubblico di Pergine Festival alla scoperta di luoghi solitamente poco frequentati e considerati privi d’interesse, schiacciati come sono tra la ferrovia e la statale della Valsugana. Luoghi, come recita la sinossi dell’evento in cui “storia e natura si incontrano per interrogarci sul futuro del paesaggio e farci ritrovare, forse, il senso del limite”. Il ritrovo per l’attività è al bar Mochena di Civezzano.

Nel tardo pomeriggio l’ambientazione torna a essere urbana: la compagnia torinese Stalker Teatro propone a Palazzo Gentili/Crivelli di Pergine “Box Theatre: cara mamma, caro papà”, una pièce nata negli anni Ottanta come parte di un progetto sperimentale che indagava il rapporto fra arti visive e teatro. La performance, che si rivolge a un pubblico di bambini e bambine, ma anche di persone adulte, crea un “testo-scultura” partendo da scatole di legno piene di materiali visivi e sonori. Sulla scena vengono evocate le figure tradizionali della fiaba popolare: il re, la regina, il figlio, la bella fanciulla, il mostro. I personaggi passano da un performer all’altro attraverso il semplice scambio di un oggetto o di un copricapo, proprio come in un gioco di carte. Repliche alle 18.15, alle 19 e alle 19.45.

All’Ex rimessa carrozze di Pergine (vicolo dei Campi 6), associazione Craft va invece in scena con “Architettura della disobbedienza”, una performance immersiva e interattiva che indaga il concetto di inconscio collettivo della città. Spettatrici e spettatori, guidati da una performer, partecipano a una meditazione collettiva con l’obiettivo di costruire una città immaginata. Ciascuno può scegliere se essere parte attiva della narrazione o semplicemente spettatore e spettatrice. Ne nasce un racconto a più voci, differente e unico a ogni rappresentazione. La performance dura circa 45 minuti. Ingressi alle 19 e alle 20.30.

Ma Pergine Festival è anche arte per lo spazio pubblico: fino a sabato 17 è visitabile in sala Maier la mostra P.A.G. – Pergine Arte Giovane, esposizione collettiva dedicata alle opere visive selezionate dall’omonimo bando del Comune di Pergine Valsugana. In piazza Fruet, alle spalle del municipio, c’è invece “Labirinto” di Franz Avancini, opera site-specific e inno al riuso. Le vetrine dei negozi del centro storico ospitano “Saluti da…”, la creazione people-specific della fotografa e visual artist francese Marilyne Grimmer. Abbassando gli occhi sul selciato, è invece possibile imbattersi nelle linee di “Incontrarsi senza scontrarsi”, intervento artistico di Cecilia Tomasi e Veronika Vascotto dedicato all’interazione ai tempi del Covid-19.

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