Verso le provinciali 2023 – Lucia Maestri: “Vedo confermato l’obiettivo di creare una coalizione larga”. Il Pd non starà alla finestra nella costruzione di una nuova coalizione larga, che si propone di riconquistare la Provincia nel 2023 e non si preoccupa per le schermaglie di questi giorni tra Patt e Campobase, i principali possibili alleati, nella convinzione che la discussione emersa sia più sul metodo – sul come arrivarci – che sull’obiettivo di costruire una grande coalizione delle forze alternative all’attuale coalizione di centrodestra guidata dalla Lega.
Lucia Maestri: «Sappiamo che Patt e Campobase hanno chiesto tempo per lavorare a una soluzione unitaria della loro proposta, ma noi non staremo in attesa. Nel mese di maggio daremo vita ad un percorso nostro sui territori, aperto ad amministratrici e amministratori, elettori ed elettrici, alle espressioni del volontariato e a chiunque sia interessato a dare un contributo per scrivere insieme il nostro programma: la nostra ‘carta d’identità’, che offriremo alla discussione al tavolo di una Coalizione che vogliamo vincente. Inizieremo venerdì sera a Isera con la Vallagarina.
L’obiettivo comune dev’essere quello di mettere insieme una coalizione larga. Non mi interessa il metodo, ma l’obiettivo finale, che è lavorare tutti insieme: per questo non mi preoccupo e aspettiamo che si definiscano le questioni interne alle altre forze.
Che non si faccia l’errore che abbiamo compiuto nel 2018 di partire dal candidato presidente, perché sarebbe esiziale rispetto allo sforzo di rinnovamento per il Trentino che tutti insieme stiamo cercando di fare. Sia l’esperienza di Rovereto che di Trento ci insegnano che il programma di coalizione nasce dal contributo delle diverse forze politiche e poi una persona si fa interprete come leader, ora candidato o candidata presidente e dà il suo contributo di pensiero e di programma. Per il candidato o candidata presidente serve protagonismo e la capacità di sintesi e tenuta della coalizione, come è avvenuto per Valduga e Ianeselli.
Alle elezioni l’importante è vincere e quindi dobbiamo trovare il metodo migliore per provare a tenere insieme tutti, perché da soli si perde. Chiunque abbia delle velleità di percorsi solitari, in un sistema maggioritario come è il nostro, si candida alla sconfitta. Il nostro deve essere un atteggiamento positivo e propulsivo per permettere al Trentino di superare questi cinque anni».
