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PD NAZIONALE * BILANCIO 2019: ZANDA, « 682 MILA EURO DI ATTIVO E 8 MILIONI DAL 2XMILLE, L’ANIMA DI UN PARTITO È IL SUO PENSIERO POLITICO E I MUSCOLI SONO I SUOI ELETTORI »

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16.04 - lunedì 15 giugno 2020

La direzione nazionale del Partito Democratico ha approvato all’unanimità il bilancio 2019. Nella sua relazione in direzione il Tesoriere Luigi Zanda ha sottolineato che “il bilancio chiuso al 31 dicembre 2019 evidenzia un avanzo di gestione di euro 682.200. Un risultato non scontato in un anno caratterizzato sia da importanti avvenimenti che hanno comportato per il Partito maggiori spese (elezioni europee, elezioni regionali, elezioni primarie) sia da eventi eccezionali come la scissione di Matteo Renzi e l’uscita dal Partito dei 40 parlamentari che ha determinato una corrispondente contrazione dei loro contributi mensili”.

Un risultato positivo in tempi così difficili è stato possibile, ha aggiunto il senatore Zanda “grazie al sostegno pieno e continuo del segretario Zingaretti che ha condiviso in ogni circostanza la linea della prudente gestione delle risorse; al rigoroso contenimento dei costi per le spese di natura ordinaria e straordinaria; al due per mille, che nel 2019 è stato pari a € 8.438.000, ovvero la cifra più elevata finora ottenuta dal PD; ad una struttura organizzativa e amministrativa efficiente; alla cassa integrazione. Quest’anno ci accingiamo a richiederla per il terzo anno consecutivo – ha ricordato il Tesoriere – ed è assai improbabile che, poi, la si possa ottenere anche per un quarto anno. Ma si è pressoché conclusa l’istruttoria avviata con il sistema bancario in vista di un congruo finanziamento da destinare ad incentivi per l’uscita concordata di quei dipendenti del Partito che vorranno aderirvi”.

Inoltre “per una migliore razionalizzazione e una più precisa distribuzione delle risorse tra le diverse funzioni, il Partito ha istituito la funzione di Controllo di gestione – sottolinea Zanda – che diverrà operativa non appena verranno completati gli adempimenti relativi all’attribuzione dei budget alle funzioni interne del Partito”.

“Poiché, nonostante il buon risultato del 2019, il PD ha un patrimonio netto negativo pari a 2.538.028, è stato predisposto un Piano di risanamento per il triennio 2020-2022, che, proseguendo con una gestione molto attenta ed oculata, prevede di conseguire in questo periodo dei risultati economici positivi tali da ricostituire interamente il Patrimonio netto del Partito. L’anima di un partito è il suo pensiero politico. I muscoli sono i suoi elettori, i militanti, i dirigenti. L’organizzazione e le risorse finanziarie sono la sua ossatura.

Questi tre fattori sono tutti essenziali. È sufficiente che un partito manchi di uno solo di essi, per determinarne il declino. Dietro la fredda rappresentazione della realtà che emerge dalle cifre del documento di bilancio che oggi viene sottoposto all’approvazione della Direzione Nazionale – conclude Zanda – c’è il tentativo di tenere insieme tutti e tre i fattori che determinano la forza politica del Partito Democratico”.

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