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LANCIO D'AGENZIA

PATT – MASERA * “IL DIBATTITO SULLA DOPPIA CITTADINANZA DEVE COINVOLGERE ANCHE IL TRENTINO”

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14.39 - martedì 19 dicembre 2017

Il dibattito sul diritto alla doppia cittadinanza che il Governo austriaco vorrebbe concedere ai cittadini sudtirolesi di lingua tedesca e ladina si sta sempre più infiammando in queste ore.

La questione, non di poco conto, è rimasta bloccata per decenni in modo infruttuoso, esplodendo improvvisamente in maniera dirompente, ma lasciando totalmente escluso dal dibattito il territorio trentino.
L’approccio fin qui adottato rischia però di essere sterile o addirittura pericoloso.

Il tema della doppia cittadinanza, infatti, corre il rischio di prestare il fianco a vecchi e nuovi nazionalismi che tanti danni hanno creato alla nostra terra, arrivando a minarne la pacifica convivenza.

A nostro modo di vedere il diritto alla doppia cittadinanza italo-austriaca andrebbe semmai riconosciuto a tutti i cittadini residenti della Regione Trentino-Südtirol. Non si capisce per quale motivo, i trentini debbano restare esclusi da questa possibilità, nonostante condividano, allo stesso modo dei sudtirolesi, secoli di storia comune all’interno della cornice del Tirolo storico.

Non si deve dimenticare, inoltre, che intere zone come la Bassa Atesina, un tempo parte integrante del Principato vescovile di Trento, sono state aggregate alla Provincia di Bolzano solo alcuni decenni fa.

Come Partito Autonomista Trentino Tirolese non vogliamo e non possiamo rimanere indifferenti al dibattito. Non possiamo far finta di nulla davanti ad una proposta, quella del Governo Kurz, che incontra la nostra approvazione nel merito, ma il nostro rammarico nel metodo.

Non possiamo avvallare la teoria secondo cui la tutela dell’Austria sia appannaggio esclusivo dei sudtirolesi. Atti ufficiali del Parlamento austriaco, infatti, parlano chiaramente di tutela internazionale anche per la Provincia autonoma di Trento, dato che l’Accordo Degasperi-Gruber si riferisce al quadro regionale e non solamente a quello provinciale.

La proposta contenuta nel programma di insediamento del nuovo Governo austriaco rappresenta un’opportunità che non va sprecata. Dopo anni di richieste e dibattiti si è davanti ad un bivio: restringere la platea dei beneficiari, adottando un criterio basato sulla lingua degno del peggior nazionalismo, oppure declinarlo in una visione nuova e più coraggiosa. Estendere la doppia cittadinanza, in accordo con il Governo italiano, a tutto il territorio dell’Euregio costituisce il vero obiettivo perché la nostra “terra tra i monti” diventi un vero laboratorio di cittadinanza europea.

La doppia cittadinanza può essere uno strumento forte per riconoscere, anche se indirettamente, importanza e valenza all’Euregio, per valorizzare una storia fatta di convivenza e di collaborazione fra popoli di lingua diversa, per avvicinarci all’Europa dei popoli e delle regioni.

E’ un obiettivo ambizioso ma oggi più vicino, che ci deve vedere uniti agli amici sudtirolesi, mettendo da parte le ideologie e facendo prevalere una visione di futuro coraggiosa e lungimirante. Spetta ai Trentini, non solo agli autonomisti, rivendicare un’opportunità unica e storica per rafforzare la nostra Autonomia ed offrire nuove opportunità di sviluppo. Non sprechiamola.

 

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Simone Marchiori
Vicesegretario politico Patt

Federico Masera
Presidente Patt

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