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PAT * STATI GENERALI DELLA MONTAGNA: SPINELLI, « RAPPRESENTANO UN MOMENTO FONDAMENTALE DI ASCOLTO PER AFFRONTARE I TEMI LEGATI ALLA TUTELA DEL PAESAGGIO »

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16.00 - sabato 1 febbraio 2020

La montagna come fattore di sviluppo sociale ed economico per l’intero Paese. L’assessore Spinelli agli Stati Generali della Montagna a nome della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

“La montagna è un patrimonio diffuso e condiviso del nostro Paese, che va tutelato e rafforzato, un elemento fondante dell’identità del nostro territorio, che costituisce quindi un fattore irrinunciabile per uno sviluppo equilibrato e dinamico dell’intera realtà nazionale e delle risorse, materiali e immateriali, che la caratterizzano”. Così l’assessore provinciale Achille Spinelli intervenuto ieri a Roma, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, agli Stati Generali della Montagna, convocati dal ministro, Francesco Boccia per fare il punto delle politiche messe in campo a livello nazionale in favore dei territori di montagna.

“In questo periodo – ha evidenziato Spinelli – emerge sempre più significativamente la necessità di progettare, insieme, un’ Italia di qualità, capace di integrare sviluppo e sostenibilità per un futuro di alta vivibilità, puntando su alcuni suoi “talenti”: paesaggio, ambiente e territorio, secondo una logica generativa, territoriale e compositiva.

Gli Stati Generali della Montagna – ha aggiunto – rappresentano un momento fondamentale di incontro, ascolto e dialogo mirato ad affrontare tutti i temi legati alla tutela del paesaggio, dell’ambiente e del territorio con le realtà che se ne occupano ogni giorno.

Diventa strategia, in questo contesto, la valorizzazione del territorio montano riconoscendo le specificità che caratterizzano l’intera area e mettendo in connessione fra loro gli aspetti economici e quelli ecologici e ambientali. A mio parere – ha aggiunto l’assessore – è necessario rafforzare questo modello di economia territoriale, in cui i molteplici settori economici siano strettamente integrati e centrati sulle specificità e potenzialità dei singoli territori e dei suoi abitanti.

Nelle aree montane, i limiti imposti dalla morfologia del territorio, il lento, ma diffuso invecchiamento della popolazione e la contrazione delle risorse pongono il problema dell’accessibilità ai servizi di base, come scuola e sanità. E’ necessario promuovere una più precisa sensibilità verso i bisogni degli abitanti di questi territori, che sappia offrire un presidio e chiamare ad un ruolo attivo le comunità locali. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome valuta positivamente – ha sottolineato Spinelli – che il tema sia finalmente entrato concretamente nell’agenda nazionale e che possa ora essere affrontato con un approccio sistematico ed organico, attraverso una strategia condivisa tra tutti gli attori a vario titolo coinvolti.

Le Regioni e le Province autonome hanno valutato con favore le misure inserite nella legge di bilancio per le aree interne e, in particolare, l’aumento del Fondo nazionale integrativo per i comuni montani. Al riguardo – ha concluso Spinelli – appare opportuno istituire una sede di concertazione interistituzionale, un Tavolo di confronto tra Governo, Regioni ed Enti locali, che affronti le priorità dei territori in maniera programmatica e strutturata e nel quale individuare strumenti e misure utili a valorizzare le politiche e le strategie messe in campo e a superare le criticità”.

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