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PAT * SPORTELLO UNICO: IMPORTANTE STRUMENTO PER UOMINI E DONNE SENZA DIMORA, ACCOGLIE OLTRE MILLE PERSONE ALL’ANNO

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14.29 - giovedì 25 gennaio 2018

Oggi l’ufficializzazione di questo importante strumento per uomini e donne senza dimora. Sportello unico: dal 2014 accoglie più di mille persone all’anno

Attivato alla fine del 2014, lo Sportello unico, un importante strumento per uomini e donne senza dimora, accoglie oltre mille persone all’anno. I posti nei dormitori, al 1° gennaio 2018, sono 232, di cui 105 sono disponibili tutto l’anno, mentre 127 sono i posti in più per la stagione invernale.

Nel corso del 2017 il totale dei pernottamenti è stato di oltre 49.000, l’attesa media per entrare in dormitorio è stata di 6 giorni, il profilo delle persone accolte è invece diverso fra maschi e femmine: i primi hanno fra i 20 e i 55 anni, le donne invece hanno fra i 45 e i 65 anni.

Sempre nel 2017, 1192 persone hanno richiesto di accedere ai servizi: rispetto al 2016, quando le richieste erano state 1244, vi è stato un leggero calo che, analizzato con l’andamento su base annua, sembra corrispondere al calo dell’offerta di lavoro stagionale per la raccolta di frutta.

Sono questi i dati dello Sportello unico, attivato in via sperimentale presso l’ex sede della Caritas in via Endrici, e diventato ormai un punto di orientamento ai servizi del territorio, con la prospettiva di essere sempre più anche uno spazio di accoglienza e di ascolto per le persone in stato di emarginazione, che possono contare su un accesso unico ai servizi, secondo regole condivise e in modo coordinato.

Proprio per questo oggi presso il Dipartimento Salute e Solidarietà sociale si è tenuta la firma di un Accordo che da un lato ufficializza l’attività dello Sportello, dall’altro formalizza la collaborazione fra Provincia, Comuni di Trento e Rovereto e Terzo settore, rafforzando la già proficua esperienza di integrazione in atto tra quanti operano in questo ambito all’interno del “Tavolo per l’inclusione sociale in favore di persone in situazione di emarginazione”.

 

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Accordo volontario di obiettivo
I tredici soggetti che oggi hanno sottoscritto l’Accordo sono: Provincia, Comune di Trento, Comune di Rovereto, Associazione Cattolica internazionale al servizio della Giovane Acisjf – Casa Tridentina della Giovane, Cooperativa Punto d’Incontro – Società cooperativa sociale onlus, Villa Sant’Ignazio – cooperativa di solidarietà sociale onlus, Fondazione Comunità Solidale, Fio.

Psd onlus – Federazione italiana degli organismi per persone senza dimora, Associazione trentina accoglienza stranieri onlus, Associazione provinciale aiuto sociale, Punto d’Approdo – Società cooperativa sociale onlus, Associazione Trentinosolidale onlus, Associazione Amici dei senzatetto onlus.

L’Accordo è frutto dell’attività del Tavolo per l’inclusione sociale che opera da 10 anni, come tavolo che co-programma e co-progetta i bisogni dei servizi di bassa soglia. Formalizza la collaborazione nella gestione dello Sportello unico, avviato nel 2014 in via sperimentale e volontaria tra Provincia e Comuni di Trento e Rovereto e Terzo settore impegnato nella gestione dei servizi di bassa soglia.

 

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Tavolo inclusione sociale
Il tavolo inclusione è il luogo nel quale i gestori dei servizi di bassa soglia si incontrano e si confrontano sui bisogni, le priorità, gli interventi da garantire alle persone in grave stato di emarginazione.

Nel 2007 i gestori delle strutture di accoglienza hanno individuato i compiti e le funzioni del Tavolo.
Nel corso dell’ultimo decennio la partecipazione al tavolo è stata allargata anche alle organizzazioni di volontariato impegnate nella gestione di dormitori invernali.

 

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Sportello unico
A partire dal 2014 il tavolo ha promosso tra i gestori dei dormitori e dei servizi diurni, una collaborazione nella gestione degli accessi alle strutture di bassa soglia denominata “Sportello unico per l’accoglienza delle persone senza dimora”.

Lo Sportello unico per l’accoglienza delle persone senza dimora, situato presso l’ex sede della Caritas in via Endrici 27, è attivo da novembre 2014, opera tutto l’anno e consente di gestire meglio posti e risorse, evitando code ai dormitori.

Integrando le professionalità dei diversi servizi e definendo regole condivise e comuni di accesso ai posti disponibili, ha permesso di migliorare la qualità della risposta non limitandosi alla semplice assegnazione di posti letto, ma offrendo un punto di orientamento ai servizi del territorio nella prospettiva di divenire sempre più anche uno spazio di accoglienza e di ascolto. Oggi è certamente diventato un’occasione di relazione, osservazione, lettura dell’andamento del fenomeno dell’emarginazione e intercettazione di problematiche.

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