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PAT * SANITÀ: SEGNANA, « DISPOSITIVI FLASH PER IL CONTROLLO DEL GLUCOSIO NEI LEA, COSÌ MIGLIORIAMO LA QUALITÀ DI VITA DEI DIABETICI »

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07.14 - mercoledì 28 agosto 2019

“Dispositivi flash per il controllo del glucosio nei Lea, così miglioriamo la qualità di vita dei diabetici”. L’annuncio dell’assessore Segnana alla Commissione provinciale per le attività diabetologiche.

“Vogliamo assicurare ai pazienti diabetici i migliori strumenti per convivere con la malattia, affinché questa impatti il meno possibile con la vita di tutti i giorni. Per questo motivo, la Giunta ha deciso di inserire nei livelli essenziali di assistenza (Lea) i dispositivi flash per controllare il diabete non più solo con il pungidito, ma anche tramite contatto dermico”. Lo ha annunciato l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, intervenendo questa mattina nell’ambito della Commissione provinciale per le attività diabetologiche.

Di fronte ai rappresentanti delle principali associazioni di volontariato del territorio (Associazione trentina diabetici, Associazione diabete giovanile del Trentino, Associaziobe per la tutela dei diabetici della Vallagarina, Associazione diabetici Alto Garda e Ledro), del Dipartimento politiche sanitarie e della governance dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, sono stati presentati i risultati dell’indagine avviata nel 2017 per valutare l’impatto clinico dell’introduzione dei dispositivi di monitoraggio flash del glucosio nei pazienti diabetici in trattamento insulinico intensivo.

L’incontro è stato peraltro occasione per rinsaldare il rapporto di dialogo costante che l’Assessorato ha avviato con tutte le associazioni che rappresentano i pazienti, in particolare quelli in età pediatrica: “Garantire una maggior autonomia al bambino malato rispetto alla costante supervisione degli adulti – dai genitori agli insegnanti – migliora la qualità della vita” ha osservato l’assessore.

“I risultati della sperimentazione avviata nel 2017 su un campione di oltre 450 pazienti sono più che lusinghieri. È dunque opportuno che i dispositivi per la registrazione e il monitoraggio del glucosio rientrino nei Lea. L’assessorato è peraltro disponibile a valutare ogni soluzione migliorativa per la vita dei pazienti pediatrici e degli anziani, alla luce dell’evoluzione tecnologica di questi strumenti” ha evidenziato Segnana, accanto alla quale sedevano il Dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti e il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon. La commissione ha accolto con soddisfazione l’annuncio dell’esponente dell’esecutivo provinciale e ha chiesto che sia presso gli ambulatori medici e pediatrici, sia nelle farmacie venga promossa una campagna di comunicazione sui sintomi ai quali prestare attenzione affinché il diabete venga diagnosticato tempestivamente.

In base alle nuove disposizioni, le persone iscritte all’anagrafe sanitaria provinciale residenti in Trentino e affetti da diabete mellito di tipo 1 e 2 in trattamento insulinico intensivo (ovvero definito come almeno 3 iniezioni al giorno e che necessiti di almeno 4 controlli al giorno) hanno diritto gratuitamente ai nuovi dispositivi medici per la misurazione del glucosio tramite sensore e lettore, previa verifica della presenza dei requisiti di appropriatezza. Per riceverlo non è necessaria alcune domanda, poiché la prescrizione è effettuata a cura del Centro di diabetologia pediatrica e dai Centri/Ambulatori diabetologici dell’Azienda Provinciale per i servizi sanitari che si occupano anche di erogare il dispositivo e di illustrare al paziente l’utilizzo al momento della prima applicazione. Tenendo conto dei criteri di appropriatezza fissati dall’Azienda sanitaria, si prevede ora di fornire questo servizio ad una platea di 800 pazienti.

La sperimentazione era iniziata due anni fa. Nel corso del tempo sono stati coinvolti pazienti diabetici, a partire dall’età di 6 anni, in trattamento insulinico intensivo. La sperimentazione è proseguita per quasi due anni su 455 persone con diabete mellito di tipo 1 e 2 (294 adulti e 161 bambini e ragazzi). L’età media dei pazienti arruolati dai Centri diabetologici di riferimento è stata di 46,8 anni per gli adulti e di 16 anni per i minori. Lo strumento utilizzato per la sperimentazione è costituito da un sensore che misura glucosio e glicemia; non si tratta di un tecnologia sostitutiva della metodologia tradizionale, ma integrativa che consente di ridurre la frequenza dei controlli quotidiani.

Nei pazienti, adulti e minori, seguiti dai Centri diabetologici di riferimento, il numero medio dei prelievi capillari è passato da un 4,9 a 1,7 al giorno. Tra i benefici riscontrati in particolare nella fascia di età pediatrica, ci sono il controllo glicemico effettuato durante l’orario scolastico e la permanenza a scuola dei bambini e dei ragazzi: l’utilizzo del sensore abbassa infatti il livello di ansia nei bambini, aumenta il senso di responsabilità e di autonomia richiedendo minor coinvolgimento da parte dell’insegnante.

Strategica risulta anche la possibilità di trasmissione dei dati rilevati ai genitori attraverso l’apposita App che consente loro di modificare l’eventuale dosaggio corretto dell’insulina da somministrare. Lo studio condotto ha evidenziato infine una buona accettabilità del dispositivo, tanto che solo il 4,4% dei pazienti coinvolti (pari a 20 unità) ha interrotto l’utilizzo del sensore.

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