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PAT * PIANO QUALITÀ DELL’ARIA PRESENTATO AI PORTATORI D’INTERESSE: DAL 2009 IL TRENTINO MAI FUORI LIMITE CON LE PM10

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15.37 - mercoledì 31 gennaio 2018

Dal 2009 il Trentino mai fuori limite con le PM10. Piano qualità dell’aria presentato ai portatori d’interesse.

In Trentino, la qualità dell’aria, è buona ma ci sono ulteriori margini di miglioramento anche lavorando con le regioni confinanti. Il quadro emerge dal Piano della qualità dell’aria, il II° della Provincia autonoma, presentato agli stakeholders da Laura Pretto, ingegnere dell’Appa, Agenzia provinciale per la protezione dell’Ambiente.

La presentazione ha sollecitato gli interventi dei rappresentanti di: Ordine degli Architetti, Associazioni Artigiani, Fondazione Edmund Mach. Con Laura Boschini, dirigente di Appa e Giovanna Siviero, Umst valutazione attività normativa, trasparenza e partecipazione, anche Gloria Giovannini di Informatica Trentina che ha illustrato come funziona la piattaforma iopartecipo aperta a tutti fino al 23 marzo per indicare progetti, idee, suggerimenti, osservazioni.

L’assessorato all’ambiente della Provincia autonoma, con l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, lavorano da anni sulla qualità dell’aria in Trentino perchè la salute dei cittadini e la protezione dell’ambiente sono priorità.

Il Piano della qualità dell’aria è lo strumento di cui si dota la Provincia autonoma per pianificare le misure necessarie ad agire sulle principali sorgenti emissive che influenzano la qualità dell’aria e assicurare un elevato livello di tutela dell’ambiente e della salute umana. Obiettivo centrale del Piano è rispettare o rientrare nei valori limite stabiliti dalla normativa di riferimento (D. Lgs. 155/2010) e preservare la qualità dell’aria dove è buona.

 

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Il Piano presenta lo stato di qualità dell’aria che dà conto del costante monitoraggio sul territorio che ha permesso di individuare 4 inquinanti critici in provincia di Trento:

– biossido di azoto, in prossimità delle arterie stradali più trafficate

– benzo(a)pirene e polveri sottili, legate principalmente al riscaldamento domestico a legna

– ozono, inquinante secondario, riconducibile a fenomeni di vasta scala e fortemente influenzati da variabili meteorologiche.

 

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Il Piano per la qualità dell’aria individua strategie e misure per ridurre gli inquinanti critici agendo su 5 settori:
• settore civile energetico
• settore trasporti e mobilità sostenibile
• settore produttivo e industriale
• settore agricoltura e allevamento
• settore comunicazione, informazione, formazione ed educazione ambientale

Il Piano propone 10 strategie e 16 misure per ridurre le emissioni e le concentrazioni di inquinanti in atmosfera.
settore civile energetico

 

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Per ridurre l’inquinamento atmosferico imputabile ai consumi energetici e del riscaldamento domestico nel Piano sono state individuate due strategie:

– migliorare le prestazioni energetiche ed emissive degli edifici e degli impianti termici

– promuovere le fonti di energia rinnovabile
settore trasporti e mobilità sostenibile

 

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Per ridurre l’inquinamento atmosferico dovuto a questo settore nel Piano sono state individuate tre strategie:

– ridurre l’impatto sulla qualità dell’aria del trasporto privato su strada

– promuovere forme di mobilità sostenibile

– ottimizzare la gestione del trasporto merci settore produttivo e industriale

 

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Per ridurre l’impatto sulla qualità dell’aria di questo settore nel Piano è stata individuata una strategia

– migliorare i cicli produttivi e promuovere l’applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) settore agricoltura e allevamento

 

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Per ridurre l’impatto sulla qualità dell’aria di questo settore nel Piano è stata individuata una strategia:
– ridurre il contributo emissivo del comparto agro-zootecnico settore comunicazione, informazione, formazione ed educazione ambientale

 

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Il Piano individua tre strategie volte a:
– migliorare la comunicazione pubblica amministrazione-cittadino sui temi legati alla qualità dell’aria

– formare ed educare all’adozione di buone pratiche ambientali

– creare canali di partecipazione diretta del cittadino nei processi decisionali

 

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Per ciascuna strategia il Piano propone delle misure specifiche.

La consultazione pubblica attraverso la piattaforma iopartecipo è possibile fino al 23 marzo 2018.

A conclusione della fase partecipativa tutti i contributi raccolti saranno analizzati e valutati secondo criteri di pertinenza con l’impianto strategico del Piano e di coerenza con il quadro normativo di riferimento. L’elaborazione dei risultati del processo partecipativo si chiuderà con la restituzione al pubblico degli esiti del processo partecipativo.

Il Piano sarà quindi adottato in via definitiva dalla giunta provinciale.

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