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PAT * “NATI IN TRENTINO”: IL 20 APRILE AL VIGILIANUM LA PRESENTAZIONE: IN PROGRAMMA ALLE 17, INTERVERRANNO IL PRESIDENTE UGO ROSSI E L’ARCIVESCOVO LAURO TISI

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12.59 - mercoledì 18 aprile 2018

In programma alle 17, interverranno il presidente Ugo Rossi e l’arcivescovo Lauro Tisi. “Nati in Trentino”: il 20 aprile al Vigilianum la presentazione.

Scaturisce da un’iniziativa congiunta Arcidiocesi di Trento e Provincia autonoma di Trento, il volume “Nati in Trentino. 1815 – 1923. Prospettive di ricerca”, coordinato dall’Ufficio Emigrazione della Provincia e curato da Katia Pizzini e Chiara San Giuseppe, che verrà presentato venerdì prossimo alle 17, presso il Polo culturale diocesano Vigilianum di via Endrici a Trento.

Un progetto ricco e complesso, articolato in una decina di saggi diversi, che trae le sue basi dall’enorme mole di informazioni a disposizione nella banca dati dei Nati in Trentino 1815 – 1923, composta da oltre un milione e trecentomila schede anagrafiche.

Alla presentazione interverranno il presidente della Provincia Ugo Rossi, l’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi, il presidente della Società italiana di demografia storica Alessio Fornasin, e Patrizia Cordin dell’Università di Trento, nonché le curatrici.

“Nati in Trentino: 1815-1923 . Prospettive di ricerca”, intende mettere in luce la potenzialità di una banca dati che sebbene nata da esigenze prettamente amministrative, ovvero dalla legge provinciale 379/2000: “La cittadinanza italiana per gli emigrati dal Trentino”, si è presto rivelata una miniera di informazioni per molteplici discipline.

Le oltre un milione e trecentomila schede anagrafiche di cui è composta, sono senza dubbio una mole enorme di dati, che raramente gli studiosi hanno avuto la possibilità ad avere a disposizione. Certo, si tratta di rilevazioni relative finora ai soli registri dei battezzati e senza i dati relativi ai matrimoni e alle morti non è possibile avere studi demografici completi.

Ciononostante gli studiosi, appartenenti a discipline anche molto lontane tra loro, in questo volume di ricerche hanno fornito i primi risultati dei loro lavori partendo dall’analisi dei big data (tra tutto, quasi 10 milioni di dati), che formano la banca dati “Nati in Trentino 1815 – 1923”, e sono riusciti ad illustrare bene i molteplici campi di indagine che si rivelano possibili già allo stato attuale delle cose.

I registri parrocchiali, base fondamentale di partenza della raccolta dei dati, si rivelano essere quindi, non solo fondamentali per la ricerca genealogica, settore in grande espansione sia nel nostro Trentino che fra coloro che nel nostro territorio hanno solo radici lontane, ma anche per poter approntare una serie di studi comparativi sulla popolazione dell’arco alpino che dimostrano come anche il Trentino dell’Ottocento partecipi ad una serie di dinamiche sociali e demografiche proprie dell’area alpina.

Il fatto che a questo lavoro abbiano dedicato attenzione non solo l’Università di Trento, ma anche altri prestigiosi atenei italiani, bene evidenzia come a livello nazionale siano davvero poche le realtà che abbiano i dati raccolti in unica sede fisica come quella dell’Archivio Diocesano Tridentino – oggi nella nuova e funzionale sede, il Vigilianum – ma soprattutto che questi dati siano stati informatizzati.

I saggi passano dall’ambito storico-sociale a quello demografico, da quello onomastico a quello linguistico, sino a quello storico-economico. Non sono state trascurate neppure le raccolte di fonti che possono integrare i dati in questione come il fondo del Triplice istituto delle Laste conservato presso l’archivio provinciale di Trento o i fondi, come fonti militari o censimenti della popolazione, conservati presso l’Archivio di Stato di Trento.

Se l’approccio alla banca dati da parte delle singole discipline è stato sviscerato scientificamente nei singoli saggi, questi sono stati affiancati da una serie di schede di approfondimento che, partendo da dati documentali, focalizzano l’attenzione su singoli argomenti, talora molto circoscritti, o su rielaborazioni numeriche dei dati, pensate per sollecitare l’interesse del lettore nei confronti di una fonte documentaria che spesso, accanto ai dati anagrafici, custodisce informazioni del tutto impensabili.

Una ricca sezione di apparati, liste e infografiche, completa l’opera.

Infine in un volume che si occupa soprattutto dei nomi e cognomi di più di un milione di nati in Trentino, è sembrato giusto presentare anche i loro volti, per ricordare e onorare anche le persone dietro quei nomi, le loro storie, le loro vite.

Per fare questo si è attinto al patrimonio di ritratti – purtroppo anonimi – conservato presso l’Archivio Fotografico Storico della Provincia autonoma di Trento che raccoglie oltre un milione di negativi su lastra e pellicola e positivi databili dal 1862.

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