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PAT * LAVORI SOCIALMENTE UTILI: 2.100 OCCUPATI NEL 2018 (1.700 NEL 2013) – OLIVI, ” IN 5 ANNI SIAMO PASSATI DA 11 A 13,5 MILIONI PER L’INCLUSIONE DEI LAVORATORI DEBOLI ”

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13.05 - venerdì 20 aprile 2018

Olivi: “In 5 anni siamo passati da 11 a 13,5 milioni di euro per l’inclusione dei lavoratori deboli”. Lavori socialmente utili: 2100 occupati nel 2018. Erano 1700 nel 2013.

Fondamentale la collaborazione tra Provincia ed Enti Locali Quest’anno oltre 2100 persone senza lavoro verranno occupate in Trentino attraverso i Lavori socialmente utili – in particolare quelli gestiti da Agenzia del Lavoro (Intervento 19) – all’interno di uno dei 190 enti territoriali aderenti: comuni, consorzi, comunità di valle, Apsp, aziende di servizi alla persona.

La spesa prevista è di 13,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai circa 11 nel 2013, per il 70% a carico della Provincia, per il restante 30% a carico degli enti territoriali, con cui saranno realizzati 350 progetti a vantaggio dell’intera comunità: interventi di manutenzione del verde e degli spazi pubblici, erogazione di servizi di sorveglianza, custodia, di assistenza alla persona e così via.

“Stiamo chiudendo in questi giorni, assieme ad Agenzia del Lavoro, la fase di approvazione dei progetti – sottolinea il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia Alessandro Olivi – Negli ultimi anni il nostro impegno in favore di queste persone, in condizione di particolare debolezza nei confronti del mercato del lavoro, è gradualmente cresciuto: abbiamo investito più risorse e contemporaneamente aumentato le opportunità di impiego per un numero maggiore di beneficiari.

Per fare un raffronto: nel 2013, a inizio legislatura, abbiamo impiegato circa 1700 lavoratori. Quest’anno stanziamo oltre 2 milioni in più ma occupiamo oltre 400 persone in più. Va detto inoltre che nel corso del tempo anche l’impegno degli enti locali è cresciuto.

Quest’anno, di nuovo, oltre alla Provincia, diversi comuni e enti territoriali hanno voluto aggiungere ulteriori risorse proprie, in aggiunta rispetto al quel 30% di loro spettanza, così da occupare qualche lavoratore in più. Uno sforzo assolutamente apprezzabile, tanto che quest’anno la Provincia ha voluto riconoscere loro un maggiore finanziamento, che si traduce in maggiori opportunità occupazionali”.

Nel sistema dei Lavori Socialmente Utili rientrano, oltre ai lavoratori impiegati con Intervento 19, anche quelli del Progettone, nel 2018 circa 1900. In tutto con i Lavori socialmente utili viene dato lavoro ad oltre 4.500 persone (compresi anche i lavoratori assunti dal Bim dell’Adige e gli Lsu nazionali).

L’esperienza provinciale rappresentata da più di 30 anni di Lavori Socialmente Utili, evidenzia come questo strumento – nelle sue diverse declinazioni – abbia gradualmente assunto una sempre maggiore finalità sociale, di recupero e valorizzazione della persona attraverso l’inserimento lavorativo. Ciò realizzando al tempo stesso interventi – nel verde, nel complesso dei beni pubblici – o offrendo specifici servizi che vanno a vantaggio di tutta la comunità.

I Lavori Socialmente Utili sono insomma uno strumento unico, nel panorama italiano, che caratterizza profondamente il welfare trentino, e che punta non sull’assistenzialismo ma sul lavoro, con tutto ciò che ne deriva in termini di assunzione di responsablità da parte della persona occupata ma anche della sua comunità di riferimento.

Anche quest’anno la Giunta provinciale ha voluto garantire una risposta lavorativa a più di 2100 lavoratori “deboli” mettendo a disposizione le risorse necessarie affinché i comuni, le comunità di valle e le aziende pubbliche di servizi alla persona possano attivare progetti con l’Intervento 19. Si tratta di progetti – nel 2018 circa 350 – che mirano all’inclusione sociale e lavorativa delle persone più deboli del mercato del lavoro e nel contempo restituiscono alla comunità un territorio più bello e attrattivo e servizi che accrescono la qualità della vita.

L’impegno finanziario da parte della Provincia, che copre circa il 70 % del costo del lavoro, è costantemente aumentato nel corso della legislatura, arrivando per l’anno in corso a riservare circa 13.500.000 euro. Nel 2017 è stato di poco inferiore a quest’anno, circa 13.000.000 euro, per quasi 2100 persone occupate.

I Lavori Socialmente Utili realizzati attraverso Intervento 19 comprendono l’abbellimento urbano e rurale, la valorizzazione di beni culturali ed artistici anche mediante attività di promozione, allestimento e custodia, il riordino di archivi, la custodia e la vigilanza di impianti e attrezzature sportive, di centri sociali e socio-assistenziali, educativi nonché particolari servizi ausiliari alla persona di tipo sociale da svolgersi in Apsp o sul territorio.

Questo strumento si rivolge a: disoccupati da più di 12 mesi, con più di 45 anni; invalidi ai sensi della Legge n. 68/99; persone con più di 25 anni, in difficoltà occupazionale in quanto soggetti a processi di emarginazione sociale o portatori di handicap fisici, psichici o sensoriali segnalati dai servizi sociali e/o sanitari. Rientrano inoltre fra i soggetti beneficiari di cui alla presente lettera anche le donne segnalate quali vittime di violenza.

Alla data di presentazione della domanda di iscrizione alle liste devono risultare residenti in via continuativa da almeno tre anni in Provincia di Trento o emigrati trentini iscritti all’Aire da almeno tre anni.

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