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LANCIO D'AGENZIA

PAT – ISPAT * PIL: « STIMA ANTICIPATA E PRINCIPALI GRANDEZZE MACROECONOMICHE IN TRENTINO ANNO 2021 »

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13.48 - mercoledì 1 giugno 2022

L’Istituto di Statistica della provincia di Trento (ISPAT) presenta la stima per l’anno 2021 della dinamica dei principali aggregati economici per il Trentino. Tali informazioni, rispetto a quelle diffuse dall’Istat, costituiscono un’analisi territoriale anticipata delle serie ufficiali di contabilità. Gli aggregati presi in considerazione sono il valore aggiunto per macrosettore, il Prodotto Interno Lordo (PIL), i consumi e gli investimenti. Viene anche fornita una panoramica dei risultati del commercio estero e qualche cenno sul mercato del lavoro.

 

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L’operazione di stima viene condotta applicando le informazioni a carattere congiunturale dal lato della domanda relative all’anno 2021, disponibili nei primi mesi del corrente anno, al modello intersettoriale per il Trentino. Fanno da sfondo le stime dell’Istat relative ai Conti nazionali – edizione aprile 2022 da cui si ricavano dinamiche e tendenze delle principali variabili che compongono il Conto Risorse e impieghi. Successivamente i risultati ottenuti per il Trentino sono confrontati e calibrati con le informazioni congiunturali disponibili dal lato dell’offerta1 in modo da restituire un quadro bilanciato ed economicamente coerente.

Con l’occasione vengono riviste anche le stime per l’anno 2020 sulla base del migliorato quadro informativo. Le serie del PIL diffuse nel presente report risultano allineate ai dati Istat fino al 2019, mentre si differenziano per il 2020 in quanto l’ultimo anno di stima diffuso da Istat è da ritenersi preliminare e quindi soggetto a revisioni. La stima del PIL e delle principali grandezze macroeconomiche effettuata dall’ISPAT per l’anno 2021 anticipa la stima dell’Istat che sarà diffusa secondo lo scadenziario Eurostat entro 24 mesi rispetto al periodo di riferimento.

 

1 Il riferimento va in particolare ai dati dell’indagine trimestrale sulla Congiuntura in provincia di Trento, promossa e realizzata dalla Camera di Commercio I.A.A. di Trento, e ai dati sulla fatturazione elettronica del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

 

I principali risultati
Nel 2021 l’economia mondiale ha proseguito nella ripresa iniziata nella seconda parte del 2020. Secondo le più recenti stime del Fondo monetario internazionale2 nel 2021 il PIL globale è cresciuto del 6,1% collocandosi su livelli superiori a quelli pre-pandemia.
In tale contesto anche l’economia italiana nel 2021 ha registrato un deciso recupero: il PIL è cresciuto del 6,6% in termini reali superando le previsioni del Governo3. Durante l’anno la dinamica del PIL ha seguito l’evoluzione della pandemia, beneficiando dai mesi estivi dei risultati positivi della campagna di vaccinazione che hanno consentito il progressivo allentamento delle restrizioni alla mobilità e un robusto recupero della domanda. Ciononostante, la riattivazione dei livelli produttivi non è riuscita ad esprimere il suo potenziale a causa di difficoltà e scarsità di fornitura delle materie prime e beni intermedi che hanno innescato tensioni inflazionistiche. In ragione di ciò, a livello nazionale il recupero dei livelli di crescita pre-Covid non è stato ancora pienamente raggiunto.

Anche il Trentino, dopo la caduta del PIL sperimentata nel 2020, ha saputo reagire in modo positivo e ha progressivamente recuperato i livelli produttivi, sospinto da una domanda tornata vivace. L’intensità della ripresa è risultata marcata per gran parte del sistema imprenditoriale e ha permesso, in certi casi, di migliorare addirittura i valori pre-pandemia del 2019. L’impatto della quarta ondata di Covid ha invece in parte condizionato i risultati del comparto turistico che, nonostante il deciso recupero dell’estate, ha sofferto in modo importante della cancellazione della stagione invernale 2020/2021.

Il buon andamento della domanda locale, nazionale e soprattutto estera, ha permesso all’economia trentina di crescere in modo più incisivo rispetto alla già robusta ripresa nazionale. Pertanto, la crescita del PIL provinciale nel 2021 è stimata intorno al 6,9% in termini reali (7,4% in nominale) e, grazie all’intensità e alla persistenza della domanda delle imprese sperimentata nel quarto trimestre e ad una caduta della domanda turistica meno intensa rispetto alle attese, vengono superate le precedenti stime inserite nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia a Finanza provinciale nel quale si prevedeva uno sviluppo intorno al 5,7%.

All’interno del quadro previsionale elaborato da Prometeia4, il Trentino si colloca nelle posizioni apicali tra i sentieri di crescita delineati per le diverse ripartizioni: la stima anticipata indica infatti un posizionamento simile alle regioni del Nord-ovest (+6,9%), alle spalle della crescita prevista per il complesso delle regioni del Nord-est (+7,2%). Leggermente più distanziate, secondo gli scenari di Prometeia, le regioni del Centro e del Mezzogiorno. Significativa risulta la crescita stimata anche per l’Alto Adige (+6,7%)5.

2 Fondo Monetario Internazionale (FMI), World Economic Outlook, aprile 2022.

3 Ministero dell’Economia e delle Finanza (MEF), Documento di Economia e Finanza 2021 – Nota di Aggiornamento (NADEF), settembre 2021, che prevedeva una crescita reale del Pil al 6%.

4 Le stime preliminari del PIL e dell’occupazione a cura dell’Istat a livello ripartizionale saranno presumibilmente diffuse nel mese di giugno 2022. Lo scenario Prometeia preso a riferimento è quello di aprile 2022. I dati preliminari a livello regionale verranno diffusi da Istat a dicembre 2022.
5 Per il 2021 ASTAT stima un intervallo di crescita del PIL reale tra il 6 e il 7% (ASTAT-Info 18/2022, aprile 2022).

 

Fig.1 – Dinamica del PIL a confronto nelle ripartizioni geografiche – anno 2021
(variazioni percentuali a valori concatenati)

 

Le famiglie, grazie al graduale miglioramento del contesto congiunturale, hanno ritrovato fiducia nei consumi, permettendo un loro recupero sostenuto. La spesa delle famiglie per beni durevoli e semidurevoli è cresciuta in modo consistente, accompagnata dalla ripresa della componente legata ai servizi. Il settore dei servizi subisce ancora la flessione dei consumi turistici che strutturalmente rappresentano una quota rilevante dei consumi delle famiglie in Trentino6. Nonostante il discreto recupero della stagione estiva, le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria nei mesi invernali hanno condizionato l’andamento del settore con una perdita, in valore, intorno al 4,2% di consumi turistici rispetto al 20207, anno condizionato anch’esso dalle misure per contrastare il Covid. La diminuzione misurata rispetto al periodo pre-pandemico si stima intorno al 40%.
Nel 2021 si sono registrate circa 12milioni di presenze turistiche, con una netta prevalenza di turisti italiani (il 68,7%). In crescita rispetto all’anno precedente entrambe le componenti anche se gli italiani mostrano una ripresa più decisa (+2,9% contro lo 0,3% degli stranieri). La dinamica delle presenze alberghiere ed extralberghiere a livello mensile evidenzia nel 2021, rispetto al 2019, valori in netto calo nel primo semestre dell’anno per le limitazioni ancora presenti per il Covid e una progressiva ripresa nel corso dell’estate, nei mesi di agosto, settembre e ottobre, che rilevano livelli migliori rispetto al periodo pre-pandemico. L’anno 2021 si conclude con nuove restrizioni che impattano negativamente sulle dinamiche del movimento di novembre e dicembre.

6 Pesano mediamente intorno al 23% dei consumi delle famiglie mentre in Alto Adige raggiungono un’incidenza del 38%. In regioni come la Toscana e il Veneto la quota di tali consumi è rispettivamente intorno all’8,4% e al 7,3% (Fonte: IRPET, SUT regionali).
7 Il confronto con il 2020 presenta valori in crescita sia per gli arrivi (+8,3%) che per le presenze (+2,1%). Nell’anno le presenze turistiche, considerando anche gli alloggi privati e le seconde case, risultano in aumento per gli arrivi (+3,7%) e in calo per le presenze (-3,5%).

Fig.2 – Consumi turistici alberghieri ed extralberghieri per mese – anni 2019 – 2020 – 2021

(in milioni di euro)

Sul fronte dell’accumulazione del capitale il contesto espansivo della seconda parte del 2021 ha favorito il recupero degli investimenti che registrano un notevole rimbalzo dopo la marcata flessione sperimentata nel 2020. A livello provinciale si stima una crescita degli investimenti reali al 14% (+17% la crescita per l’Italia) che consente di recuperare i livelli pre-Covid.
Nel complesso, crescono tutte le componenti. Gli investimenti nel settore delle costruzioni mostrano l’incremento più ampio, sostenuti anche dai provvedimenti governativi. L’incremento delle ore lavorate nel 2021, dichiarate alla Cassa Edile, esprime in modo molto netto l’entità della crescita con un +21,5% su base annua; in forte aumento anche il numero dei lavoratori del settore (+12%), nonché la consistenza dei lavori pubblici. Sebbene con intensità differenti, il migliorato clima congiunturale che ha contraddistinto buona parte del 2021 ha favorito la ripresa della propensione ad investire anche in macchinari e attrezzature. La crescita dei finanziamenti bancari oltre il breve termine fa segnare un incremento a fine anno dell’8,6% per macchinari e attrezzature e, in generale, una variazione del 4,5% rispetto a dicembre 2020. Banca d’Italia osserva peraltro che la crescita dei prestiti alle società non finanziarie appare abbastanza contenuta. La domanda di nuovi finanziamenti sarebbe modesta in ragione delle ampie disponibilità liquide dalle imprese accumulate nell’ultimo biennio e di un contesto caratterizzato da molteplici fattori di incertezza. Questa tendenza è confermata anche a livello locale dal sistema del credito cooperativo che segnala un rallentamento dei prestiti verso le imprese a fine 2021 dello 0,3%.

Tav. 1 – Principali aggregati del Conto Risorse e Impieghi in Trentino – Anno 2021

(variazioni percentuali)

Variazioni 2020-2021
Nominali (*) Reali
Prodotto interno lordo 7,4 6,9
Consumi finali interni 4,3 2,6
– consumi interni dei residenti 7,1 5,4
– consumi interni dei non residenti -6,1 -7,8
Consumi della P.A. e delle ISP 1,3 -0,3
Investimenti fissi lordi 16,5 14,3
(*) Le variazioni nominali sono ottenute applicando alle stime reali i deflatori nazionali per le singole poste.

Nel 2021, grazie alla ripresa dell’attività economica a livello globale che ha favorito gli scambi internazionali, le esportazioni italiane sono cresciute a un ritmo sostenuto. A livello locale, la domanda estera di beni e servizi è stata ancora più accentuata con una crescita su base annua superiore al 27%. Il valore complessivo delle vendite all’estero8 ha raggiunto il livello record di 4,4 miliardi nel 2021: un importo mai osservato in Trentino. L’ottima performance delle vendite all’estero ha permesso il recupero delle posizioni competitive del sistema produttivo trentino, in particolar modo nei confronti della Germania (+19,5%), della Francia (+34,6%) e degli Stati Uniti (+25,8%)9. Questi risultati sono confermati anche dalle indicazioni congiunturali che emergono direttamente dalle imprese con più di dieci addetti che indicano una crescita annua superiore al 20% 10 . Particolarmente vivaci pure le importazioni, sospinte dagli elevati livelli produttivi. Su base annua il loro incremento complessivo è del 32,5%, ritornando sui livelli pre-crisi.
Sul fronte della domanda interna, ottimi segnali si osservano in merito al fatturato delle imprese trentine realizzato in Italia, ma anche sul mercato provinciale, entrambi in crescita molto sostenuta11. Il commercio interregionale contribuisce in modo importante, insieme ad investimenti e consumi delle famiglie, a spiegare la crescita del PIL provinciale. A fornire il contributo più significativo sono stati gli investimenti (2,9 punti percentuali), seguiti dal commercio interregionale ed estero (2,7 punti percentuali). Positivo, ma meno incidente, l’apporto della spesa delle famiglie, influenzata dalla flessione dei consumi turistici (1,4 punti percentuali). Sostanzialmente nullo è il concorso della spesa della Pubblica Amministrazione (-0,1 punti).

8 Nel 2020 era sceso a poco meno di 3,5 miliardi di euro.
9 Rappresentano i tre principali partner commerciali esteri del Trentino.
10 Si considera il fatturato estero (Fonte: CCIAA di Trento, Indagine trimestrale sulla Congiuntura in provincia di Trento).
11 Si considera il fatturato realizzato in Italia e in Trentino (Fonte: CCIAA di Trento, Indagine trimestrale sulla Congiuntura in provincia di Trento).

 

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