Il quadro d’insieme Nel secondo trimestre 2022 proseguono nel mercato del lavoro trentino le dinamiche positive dei trimestri precedenti. In questo contesto, l’insieme dei dati provenienti dalle diverse fonti consente di evidenziare i seguenti aspetti:
-) dal lato dell’offerta di lavoro aumenta, su base annua, il numero degli occupati coinvolgendo entrambe le componenti di genere con la stessa intensità e questo si riflette positivamente sul tasso di occupazione. Rispetto allo stesso trimestre del 2021 aumentano gli indipendenti e, seppur in modo meno sostenuto, i dipendenti;
-) prosegue, su base tendenziale, la riduzione, iniziata nei trimestri precedenti, delle persone in cerca di occupazione e degli inattivi in età lavorativa, migliorando così i rispettivi tassi.
Il confronto congiunturale conferma il processo di ripresa dell’occupazione, ma evidenzia un importante aumento delle disoccupate femmine a fronte di una riduzione dei disoccupati maschi. In riduzione anche l’inattività cui contribuiscono entrambe le componenti di genere;
-) in coerenza con l’incremento degli occupati, anche le fonti amministrative registrano al 30 giugno 2022 una crescita dell’occupazione su base tendenziale, con le posizioni lavorative dipendenti che aumentano del 4,4%. L’incremento coinvolge quasi tutti i settori di attività e si concentra prevalentemente nel comparto dei pubblici esercizi, che registra l’incremento più consistente; stabile il numero dei dipendenti in agricoltura;
-) in termini di flusso, nel secondo trimestre 2022 la domanda di lavoro delle imprese cresce del 6,9% a seguito dell’andamento positivo registrato nel mese di aprile, cui si affianca un leggero calo nei due mesi successivi;
-) il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese industriali non risente più degli effetti della pandemia e torna ai livelli pre-pandemici.
Tra aprile e giugno 2022 sono state concesse 102.293 ore, di cui solo 28.821 per interventi di integrazione ordinaria. Si osserva invece un aumento delle ore di Cigs, che però non sembra ancora legato al rialzo dei costi energetici. Il monte ore complessivo risulta in calo su base annua del 91,7%..