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LANCIO D'AGENZIA

PAT – ISPAT * OCCUPÀTI E DISOCCUPATI: « IV TRIMESTRE 2022, LE FORZE LAVORO SONO 246 MILA E IN RIDUZIONE SU BASE ANNUA DELL’1,8% CON MAGGIORE INTENSITÀ PER GLI UOMINI (-2,0%, -1,6% DONNE) »

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13.59 - giovedì 23 marzo 2023

Dal 1° gennaio 2021 la Rilevazione sulle forze di lavoro recepisce la nuova normativa europea1 con l’introduzione di un insieme di innovazioni metodologiche2 che hanno comportato una modifica delle serie trimestrali territoriali diffuse in precedenza. I dati relativi all’offerta di lavoro sono stati parzialmente ricostruiti dall’Istat per il periodo da gennaio 2018 a dicembre 2020 recependo le indicazioni del Regolamento europeo; pertanto non sono confrontabili con quelli diffusi nelle comunicazioni precedenti.
I dati sull’occupazione e sulla disoccupazione sono relativi al 4° trimestre 2022 (da ottobre a dicembre 2022) e alla media dell’anno 2022. La rilevazione, in provincia di Trento, è coordinata dall’ISPAT (Istituto di statistica della provincia di Trento).

Il 4° trimestre 2022 registra un rallentamento nel mercato del lavoro dopo le dinamiche positive dei trimestri precedenti. Su base tendenziale diminuisce il numero degli occupati e dei disoccupati e aumentano gli inattivi in età lavorativa. La riduzione degli occupati interessa entrambe le componenti di genere; quella dei disoccupati coinvolge prevalentemente la componente femminile. Queste dinamiche determinano una riduzione del tasso di occupazione e un incremento del tasso di inattività, mentre resta sostanzialmente stabile il tasso di disoccupazione che rimane.

Anche nel confronto congiunturale si conferma il calo dell’occupazione e la significativa riduzione dei disoccupati, in particolare per la componente femminile. In forte aumento invece l’inattività, soprattutto per la componente maschile.

Il quadro fornito dalla media del 2022 evidenzia invece un mercato del lavoro in crescita con un andamento positivo delle forze di lavoro e dell’occupazione che si associa alla contrazione della disoccupazione e degli inattivi in età lavorativa. Tali dinamiche si riflettono positivamente sui tassi caratteristici del mercato del lavoro.

 

*

4° trimestre 2022

-) Le forze di lavoro sono poco meno di 246mila unità, in riduzione su base annua dell’1,8% con una maggiore intensità per la componente maschile (-2,0% i maschi, -1,6% le femmine).

-) Gli occupati sono circa 238mila e si riducono su base annua dell’1,8%. A tale flessione contribuisce maggiormente la componente maschile (-2,0%), cui si affianca il minor decremento di quella femminile (-1,5%).

-) Dopo la fase di crescita del trimestre precedente, il settore dell’industria in senso stretto registra una perdita di occupati del 16,9%, così come il settore delle costruzioni (-4,1%). Segnali positivi provengono invece dal comparto del commercio, alberghi e ristoranti (+2,8%), dalle altre attività di servizi (+2,2%) e dall’agricoltura che, interrompendo la dinamica negativa dei trimestri precedenti, registra una crescita dell’1,7%.

-) Per posizione professionale, si riduce su base annua sia il numero degli indipendenti (-3,6%) che quello dei dipendenti (-1,4%). Gli indipendenti registrano l’unica crescita nelle altre attività di servizi (+14,5%), mentre i dipendenti crescono in maniera importante nell’agricoltura (+59,9%), nelle costruzioni (+4,9%) e nel commercio, alberghi e ristoranti (+5,7%) mentre calano nell’industria in senso stretto (-17,2%).

-) I disoccupati si attestano sulle 7,8mila unità e mostrano una contrazione tendenziale del 2,3%, grazie prevalentemente alla componente femminile che si riduce del 3,8%, cui si affianca la lieve flessione di quella maschile (-0,2%). I disoccupati ex-occupati, che rappresentano la quota maggiore dei disoccupati complessivi (54,5%), calano del 6,7%, una flessione determinata esclusivamente dalla componente femminile (-17,4%), a fronte di un incremento di quella maschile (+6,0%). I disoccupati ex-inattivi si riducono del 2,6%, cui contribuisce esclusivamente la componente femminile (-11,9%), mentre quella maschile cresce in maniera importante (+47,5%). I disoccupati senza esperienza di lavoro, che rappresentano l’insieme più contenuto tra chi cerca lavoro, registrano invece l’unico incremento (+18,8%), determinato dalla significativa crescita della componente femminile (+290,1%), cui si affianca la flessione di quella maschile (-38,7%).

-) Gli inattivi in età lavorativa si attestano oltre le 100mila unità e aumentano su base annua del 3,2%, coinvolgendo entrambe le componenti di genere (+4,6% i maschi, +2,2% le femmine).

 

Per il 4° trimestre 2022 i tassi caratteristici del mercato del lavoro evidenziano che:

-) il tasso di attività (15-64 anni), pari al 70,6%, registra su base annua una flessione di 1,0 punto percentuale, cui contribuiscono entrambe le componenti di genere con intensità pressoché simili (-1,1 punti percentuali gli uomini e -1,0 punto percentuale le donne);

-) il tasso di occupazione (15-64 anni) è pari al 68,3% (74,2% gli uomini, 62,3% le donne) con una riduzione tendenziale di 1,1 punti percentuali (-1,1 punti percentuali per i maschi e -1,0 punto percentuale per le femmine). Rispetto al trimestre precedente si rileva una riduzione del gap di genere di 2,4 punti percentuali, mentre su base annua il

-) il tasso di disoccupazione (15-74 anni) si attesta al 3,2% (2,4% per i maschi e 4,0% per le femmine), stabile rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente;

-) il tasso di inattività (15-64 anni) è pari al 29,4%, in aumento di 1,0 punto percentuale rispetto al tasso registrato nel 4° trimestre 2021. Tale aumento è riconducibile ad entrambe le componenti di genere con intensità simili (+1,1 punti percentuali i maschi e +1,0 punto percentuale le femmine).
Rispetto all’Italia, il livello dei tassi del mercato del lavoro trentino evidenzia i seguenti differenziali positivi:

-) il tasso di occupazione è superiore di 7,6 punti percentuali (60,7% in Italia);

-) il tasso di disoccupazione è inferiore di 4,7 punti percentuali (7,9% in Italia);

-)  il tasso di inattività è inferiore di 4,5 punti percentuali (33,9% in Italia).

 

Media 2022
-) Nel 2022 le forze di lavoro sono poco meno di 253mila unità e registrano rispetto al 2021 un incremento dell’1,4% (oltre 3,4mila unità), cui contribuisce prevalentemente la componente femminile (+2,2%) a fronte di un minore aumento di quella maschile (+0,7%).

-) Gli occupati crescono e superano le 243mila unità: oltre 133mila uomini e quasi 110mila donne. Sebbene in termini relativi l’incremento sia maggiore per le donne (+2,6%) rispetto a quello degli uomini (+2,4%), in termini assoluti si rileva un maggior aumento degli uomini (+3,1mila) rispetto alle donne (+2,7mila).

-) I disoccupati si riducono di quasi 2.400 unità (-20,0%) attestandosi a 9,5mila unità. Alla riduzione contribuisce prevalentemente la componente maschile (-36,2%) rispetto a quella femminile (-4,2%).

-) Gli inattivi in età lavorativa sfiorano le 95mila unità e registrano una contrazione del 5,8% grazie al contributo di entrambe le componenti di genere (-5,3% gli uomini e -6,1% le donne).

 

In media 2022 i tassi caratteristici del mercato del lavoro evidenziano che:
-) il tasso di attività (15-64 anni), pari al 72,3% (77,6% gli uomini, 66,9% le donne), registra rispetto al 2021 un incremento di 1,6 punti percentuali grazie ad entrambe le componenti di genere (+1,2 punti percentuali per i maschi e +2,0 punti percentuali per le femmine);

-)  il tasso di occupazione (15-64 anni) è pari al 69,5% (75,4% gli uomini e 63,5% le donne) con un aumento di 2,2 punti percentuali grazie al contributo di entrambe le componenti di genere (+2,3 punti percentuali i maschi e +2,1 punti percentuali le femmine). Rispetto alla media 2021 il gap di genere rimane sostanzialmente stabile (+0,2 punti percentuali); la distanza tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile rimane sempre prossima ai 12 punti percentuali;

-) il tasso di disoccupazione (15-74 anni) si riduce di 1,0 punto percentuale attestandosi al 3,8% (2,8% gli uomini e 5,0% le donne). Tale decremento è imputabile maggiormente alla componente maschile (-1,6 punti percentuali), cui si affianca la lieve flessione di quella femminile (-0,3 punti percentuali). Rispetto alla media 2021 la distanza fra il tasso di disoccupazione maschile e femminile registra un aumento di 1,3 punti percentuali;

-)  il tasso di inattività (15-64 anni) è pari al 27,7%, in calo di 1,6 punti percentuali rispetto all’anno 2021. Tale flessione coinvolge entrambe le componenti di genere ma è più intensa per quella femminile (-2,0 punti percentuali rispetto a -1,2 punti percentuali per la componente maschile).

 

Anche in media annua, i tassi del mercato del lavoro trentino confermano una situazione migliore rispetto a quella osservata per l’Italia:
-) il tasso di occupazione è superiore di 9,4 punti percentuali (60,1% in Italia);

-) il tasso di disoccupazione è inferiore di 4,3 punti percentuali (8,1% in Italia);

-) il tasso di inattività è inferiore di 6,8 punti percentuali (34,5% in Italia).

 

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