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LANCIO D'AGENZIA

PAT / ASSESSORE SPINELLI RISPONDE A DEGASPERI (ONDA) * PIATTAFORMA WEB INDACO: « L’ACCORDO PREVEDE 24 MESI DI TEMPO, PER RAGGIUNGERE 3 MILIONI DI EURO DI TRANSAZIONI »

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08.43 - martedì 30 agosto 2022

INTERROGAZIONE CONSIGLIERE DEGASPERI (ONDA)

Rivalutare costi e tempistiche per il il nuovo markeplace trentino Nella scorsa primavera un pool di 7 aziende si è aggiudicato il bando della PAT per la creazione di una nuova piattaforma trentina di vendite online.

Il bando prevede un finanziamento di 1,8 milioni di euro (1 milione finanziati dalla Provincia e 800.000 da Cooperazione Trentina). Sorgono però alcuni dubbi circa le motivazioni di un finanziamento così cospicuo. Secondo quanto riporta un’azienda impegnata nel settore dei servizi web sarebbe possibile sviluppare una piattaforma e-commerce stando dentro i 1.000 euro, considerato che il costo del dominio è di 1,99 euro e quello per lo spazio web è di 60 euro/anno.

L’iniziativa, secondo quanto riporta un comunicato stampa della PAT, dovrebbe vedere nel mese di febbraio “un importante momento di verifica” con il primo rilascio intermedio della piattaforma, denominata Indaco Instant.

Sembrerebbe però che la piattaforma attuale sia stata realizzata tramite WordPress, un software open source con cui si possono realizzare facilmente e gratuitamente (o comunque a costi molto sostenuti) siti e blog, forse non adatti a garantire una piena sicurezza informatica agli utenti che poi dovrebbero vendere i loro prodotti e servizi online. Parrebbe inoltre che il sito sia ospitato su un server di Google in Germania…come mai non viene utilizzato un datacenter locale?

Dubbia è anche la scelta del nome “Indaco” che sul web sembrerebbe essere un nome inflazionato e che di conseguenza potrebbe creare una grande confusione. Se si fa una semplice ricerca su Google digitando “indaco” si può notare come il nome venga utilizzato da moltissime aziende impegnate in svariati settori; per citarne solo qualche esempio: • https://www.indacoapp.com/ un’app per le vendite in live streaming; • http://www.indaco2.it/ società che si occupa di certificazioni ambientali; • https://www.indacocandy.com azienda impegnata nel campo della produzione dolciaria; • https://indacodirect.it/ azienda che si occupa di marketing; • https://www.indacoproject.it/ impegnata nella progettazione e realizzazione di Software e Hardware a sostegno dello sviluppo delle imprese; • https://www.gruppoindaco.com/ ditta per disinfestazioni e sanificazione ambientale.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

1. il dettaglio della previsione dei costi sostenuti per la realizzazione dell’intero marketplace, che secondo quanto previsto dal bando deve essere superiore a 1,5 milioni di euro;

2. se non ritiene opportuno rivalutare l’importo complessivo del finanziamento alla luce di quanto riportato in premessa circa la possibilità di sviluppare un marketplace a costi inferiori;

3. in che settori operano e di cosa si occupano nello specifico le aziende vincitrici del bando;

4. se le due delle sette imprese vincitrici, che hanno sede al di fuori del Trentino, sono iscritte nel Repertorio economico amministrativo (R.E.A.) tenuto dalla C.C.I.A.A. della provincia di Trento e hanno un’unità operativa attiva nel territorio provinciale;

5. sulla base di quali criteri è stato stabilito un tempo di 3 anni per realizzare il progetto e se non si ritiene opportuno stabilire un tempo più ridotto, anche alla luce dell’accelerazione impressa dalla pandemia e dalla necessità di realizzare una piattaforma e-commerce per le imprese trentine; secondo alcune segnalazioni riportate da imprese che si occupano di servizi web sembrerebbe che sia possibile realizzare una piattaforma e-commerce in molto meno tempo;

6. le ragioni per cui non viene utilizzato un datacenter locale e il sito è ospitato su un server di Google in Germania.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

Cons. prov. Filippo Degasperi

 

***

 

RISPOSTA ASSESSORE SPINELLI  (SVILUPPO ECONOMICO PAT)

Con riferimento all’interrogazione in oggetto, si riportano di seguito le risposte ai quesiti formulati. Va innanzitutto premesso che l’articolo 11 della legge provinciale del 13 maggio 2020, n. 3 ha previsto il finanziamento, dopo apposita procedura di selezione, di un progetto di trasferimento tecnologico volto allo sviluppo di una piattaforma tecnologica evoluta per il potenziamento del commercio elettronico in Trentino, in grado di promuovere il commercio di prossimità e ottimizzarne la logistica, stimolando la crescita di filiere corte integrate e di sinergie in grado di valorizzare la capacità competitiva e attrattiva del territorio.

Il progetto è inoltre diretto ad attivare una rete integrata tra produttori e favorire lo sviluppo di nuovi modelli a basso impatto ambientale per una distribuzione territoriale idonea a garantire livelli di qualità e protezione sociale, anche ai lavoratori della filiera della logistica e dei trasporti e potrà prevedere il coinvolgimento di soggetti del terzo settore. “Indaco” è pertanto un progetto di trasferimento tecnologico per la creazione e implementazione di una piattaforma tecnologica per lo sviluppo del commercio elettronico in Trentino, individuato e finanziato ai sensi dell’art. 11 della L.p. 3/2020 e della L.p. 6/1999. Le attività di ricerca e di trasferimento tecnologico previste dal progetto sono attualmente in corso di realizzazione e verranno verificate nei momenti prestabiliti dall’Accordo negoziale approvato con Provincia autonoma di Trento Sede Centrale: Piazza Dante, 15 – 38122 Trento – T +39 0461 495111 – www.provincia.tn.it – C.F. e P.IVA 00337460224 la deliberazione della Giunta provinciale n. 729 di data 7 maggio 2021. Il progetto è stato avviato in data 1 giugno 2021. Alla data attuale non è ancora stato erogato alcun finanziamento.

1. Dettaglio della previsione dei costi sostenuti per la realizzazione dell’intero marketplace, che secondo quanto previsto dal bando deve essere superiore a 1,5 milioni di euro. In relazione al dettaglio dei costi programmati per la realizzazione del progetto, si fa presente che il piano finanziario è parte integrante della documentazione di progetto presentata dalle imprese e come tale soggetto a riservatezza da parte dell’amministrazione a tutela del segreto tecnico commerciale. Si evidenzia comunque che il costo massimo ammesso è pari ad euro 1.533.588,80 con un contributo massimo ammesso di 1 mln di euro di euro calcolato in base ai criteri di finanziamento della ricerca e tenuto conto che la cordata è composta da piccole, medie e grandi imprese. Il costo del progetto comprende: spese di personale; spese di ricerca contrattuale, competenze tecniche e brevetti; costi degli strumenti e delle attrezzature; altri costi di esercizio; altre categorie di spese (a forfait – pari al 15% delle spese di personale). Si rinvia all’accordo negoziale per il dettaglio dei contributi massimi riconoscibili alle singole imprese proponenti. Il contributo complessivo di 1 mln di euro potrà essere riconosciuto ed erogato solo a seguito delle positive valutazioni del Comitato per la ricerca e l’innovazione e delle verifiche previste dal citato accordo negoziale.

2. Se [il Presidente della Provincia] non ritiene opportuno rivalutare l’importo complessivo del finanziamento alla luce di quanto riportato in premessa circa la possibilità di sviluppare un marketplace a costi inferiori. Il progetto Indaco prevede lo sviluppo e l’implementazione di una piattaforma tecnologicamente e scientificamente all’avanguardia che si basa su algoritmi e approcci avanzati quali Intelligenza Artificiale, Big Data, sistemi di raccomandazioni, marketing e CRM personalizzato, sistemi di pagamento avanzati, user experience, programmi di fidelizzazione, logistica e trasporti intelligenti e sostenibili – anche al fine di minimizzare l’impatto ambientale. La progettualità si inserisce nel quadro di un commercio e sviluppo economico e sociale integrato, includente e sostenibile con al centro le imprese, anche di piccole dimensioni, ed i negozi del Trentino, di cui si vuole potenziare la capacità di vendita e di presenza sul mercato, anche internazionale, e quindi la loro competitività con conseguenti ampi benefici per l’intero sistema economico e sociale trentino. La proposta progettuale è stata valutata sotto il profilo tecnico-scientifico e della pertinenza e congruità tecnico-amministrativa delle spese da parte del Comitato per la ricerca e l’innovazione, di cui al Decreto del Presidente della Provincia 28 marzo 2014, n. 4-6/Leg, integrato da ulteriori esperti ai sensi della deliberazione della Giunta provinciale n. 933/2020, tenendo conto altresì della valutazione di idoneità economico-finanziaria formulata dal Comitato per gli incentivi alle imprese. La citata verifica sarà, inoltre, effettuata anche in sede di accertamento finale ai fini dell’erogazione del contributo. Si fa inoltre presente che, a fronte del contributo concesso, le imprese proponenti hanno assunto, nell’ambito dell’accordo negoziale sottoscritto, impegni occupazionali ed economico-finanziari con ricadute economico-sociali sul territorio trentino.

 

3. In che settori operano e di cosa si occupano nello specifico le aziende vincitrici del bando. Si riportano nel seguito le aziende facenti parte della compagine che ha proposto il progetto vincitore Indaco, con gli elementi richiesti.

a. Delta Informatica SpA: azienda attiva in Trentino Alto-Adige e Triveneto nel campo dell’Information Technology e della consulenza aziendale. Ruolo nel progetto: integrazione della piattaforma ICT e della ricerca applicata nei vari campi dell’intelligenza artificiale, gestione della piattaforma e delle sue evoluzioni, raccordo con i fornitori di servizi e beni.

b. Social IT Srl: Azienda ICT di sviluppo software e consulenza nel settore socio-sanitario. Ruolo nel progetto: coordinamento e management di progetto e monitoraggio della conformità finanziaria/amministrativa.

c. Federazione Trentina della Cooperazione: organizzazione di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo operante sul territorio della provincia di Trento. Ruolo nel progetto: rappresenta la propria base sociale all’interno del progetto sia in termini di produzione, specie nel settore agroalimentare, sia per la distribuzione ed i punti di vendita distribuiti sul territorio. Essa mette inoltre a disposizione le proprie piattaforme e progettualità.

d. Realweb srl: agenzia di digital marketing specializzata in marketing automation nel turismo e per le PMI, comunicazione e advertising online, con all’attivo progetti di e-commerce. Ruolo nel progetto: consulenza per la progettazione della piattaforma e campagne di lancio in chiave promozione e marketing, al fine di posizionare e diffondere il progetto e i prodotti sulla piattaforma sin dalla messa on line.

e. Trentino Social Tank Sc: cooperativa di lavoro che si occupa anche di sviluppare le MPMI del settore dell’economia solidale e sostenibile accompagnandole in percorsi di integrazione tecnologica. Ruolo nel progetto: costruzione della community degli stakeholders, definizione della user experience, della monetica di comunità, della politica sulla privacy e misurazione degli impatti ambientali e sociali.

f. Shair.Tech Srl: startup innovativa a vocazione sociale che sviluppa soluzioni e fornisce consulenza per rendere più efficiente e più equa la catena di distribuzione dei prodotti con particolare riferimento al settore agro-alimentare. Ruolo nel progetto: curerà l’integrazione e l’evoluzione di una particolare applicazione web utilizzata da varie reti di raccolta di eccedenza alimentare e Gourmet.

g. Okkam Srl: azienda ICT specializzata nello sviluppo di soluzioni di data integration basate su tecnologie semantiche e intelligenza artificiale. Ruolo nel progetto: progettazione, realizzazione e sviluppo della struttura di back-end della piattaforma, dove verranno memorizzati tutti i dati attraverso un knowledge graph semantico per agevolare l’applicazione di tecniche di intelligenza artificiale, creazione della rappresentazione ontologica del dominio, finalizzazione e integrazione della soluzione Myfood per la gestione del contesto alimentare all’interno di INDACO.

 

4. Se le due delle sette imprese vincitrici, che hanno sede al di fuori del Trentino, sono iscritte nel Repertorio Economico Amministrativo (R.E.A.) tenuto dalla C.C.I.A.A. della provincia di Trento e hanno un’unità operativa attiva nel territorio provinciale. Facendo presente che solo una delle imprese proponenti ha sede legale fuori dal territorio della Provincia autonoma di Trento Trentino – si tratta di Shair.Tech S.r.l. – si conferma che la stessa è iscritta nel R.E.A. tenuto dalla C.C.I.A.A. della Provincia di Trento e ha un’unità operativa attiva nel territorio provinciale. Tali requisiti rientravano fra quelli previsti dal Bando approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 933 di data 3 luglio 2020 per l’accesso al finanziamento e come tali sono stati verificati in sede di istruttoria dalla struttura competente.

5. Sulla base di quali criteri è stato stabilito un tempo di 3 anni per realizzare il progetto e se non si ritiene opportuno stabilire un tempo più ridotto. Si fa presente che, come da accordo negoziale approvato con la deliberazione della Giunta provinciale n. 729 di data 7 maggio 2021, il progetto di ricerca ha una durata massima di 24 mesi, entro i quali saranno coinvolti almeno 300 operatori economici aventi sede legale e/o operativa in Trentino, in grado di offrire beni e servizi e almeno 700 punti vendita/distribuzione dislocati sul territorio provinciale. Il citato Accordo negoziale prevede, inoltre, quale vincolo successivo, che entro 12 mesi dal termine del progetto la piattaforma ecommerce dovrà aver raggiunto transazioni per un importo complessivo di almeno 3 milioni di euro. 3 Il termine di 24 mesi è stato ritenuto congruo in fase di valutazione della proposta da parte del Comitato per la ricerca e l’innovazione in relazione alle attività di ricerca e trasferimento tecnologico previste, nonché in relazione ai vari rilasci della piattaforma ed al coinvolgimento graduale degli operatori economici e dei punti vendita.

6. Le ragioni per cui non viene utilizzato un data center locale e il sito è ospitato su un server di Google in Germania. Il bando non prevede vincoli in merito alla localizzazione del data center e del server di appoggio. Si tratta, pertanto, di valutazioni effettuate dalle imprese proponenti in termini di economicità, efficacia ed efficienza. Si fa presente che anche i maggiori player nel campo delle telecomunicazioni in Italia si appoggiano al momento a server dei maggiori provider mondiali non sempre situati in Italia. In sede di valutazione intermedia e finale da parte del Comitato per la ricerca e l’innovazione sarà possibile approfondire tale scelta e verificare eventuali alternative possibili per l’implementazione effettiva della piattaforma.

Cordiali saluti.

L’ASSESSORE – dott. Achille Spinelli –

 

 

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