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PARLAMENTO EUROPEO * TAJANI IN NIGER: ” CON PARTENARIATO E FONDI UE MIGRANTI VERSO LIBIA E EUROPA RIDOTTI DEL 95% “

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12.07 - lunedì 16 luglio 2018

Tajani in Niger: con partenariato e fondi Ue migranti verso Libia e Europa ridotti del 95%. Il Presidente guiderà missione d’imprenditori, ricercatori e organizzazioni internazionali.

‘’Attraverso il sostegno finanziario e un forte partenariato, l’Unione europea ha aiutato il Niger a ridurre i flussi migratori verso Libia e Ue di oltre il 95%. Nel 2016, 330.000 persone hanno attraversato il Niger dirette principalmente in Europa attraverso la Libia. Nel 2017 sono scese a meno di 18.000, e nel 2018 a circa 10.000.

Dobbiamo continuare a sostenere il Niger in questa azione offrendo tutto l’aiuto possibile per lo sviluppo economico, imprenditoriale e tecnologico del paese’’: lo ha affermato il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, alla vigilia della sua missione in Niger il 17 e 18 luglio.

‘’Il Niger è un esempio dei successi ottenuti dall’Unione europea, anche grazie al buon uso del Fondo fiduciario per l’Africa. Le risorse stanno finendo, e servono nuovi stanziamenti per aiutare il Paese – tra i più poveri del mondo – a proteggere le frontiere, gestire i flussi migratori e garantire la sicurezza. La mia visita ha l’obiettivo di rafforzare il buon partenariato con il Niger offrendo opportunità concrete di crescita economica attraverso la rete di imprenditori, ricercatori e organizzazioni internazionali che mi accompagneranno”, ha aggiunto Tajani.

Facendo seguito alla richiesta del Presidente del Niger, Mahamadou Issoufou, Tajani guiderà a Niamey una missione di diplomazia economica con rappresentanti di oltre 30 imprese europee, esperti di ricerca e innovazione, e organizzazioni internazionali, tra le quali la Fao. La missione sarà basata su quattro pilastri: cooperazione politica; sviluppo dell’imprenditorialità; ricerca, innovazione e trasferimento di tecnologie; cooperazione internazionale.

 

 

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Cooperazione politica

Tajani sarà ricevuto dal Presidente del Niger, Mahamadou Issoufou, dal Presidente dell’Assemblea nazionale nigerina, Ousseini Tini e dal Primo Ministro, Brigi Rafini, con i quali affronterà i temi della sicurezza, del controllo delle frontiere e della gestione dei flussi migratori.

‘’Il Niger sta facendo un eccellente lavoro per ospitare decine di migliaia di migranti evacuati da Unchr e Iom dalla Libia, e servono con urgenza nuovi fondi. La nuova tranche di 500 milioni per il Fondo fiduciario per l’Africa deve andare in buona parte a sostenere gli sforzi di questo paese. Serve anche una riforma del regolamento di Dublino per garantire che i rifugiati identificati nei paesi di transito vengano distribuiti equamente tra tutti i Paesi Ue. Non è accettabile che dei 1.700 rifugiati vulnerabili riportati in Niger dalla Libia, solo alcune decine siano state accolte da pochi Paesi Ue’’ ha dichiarato Tajani.

Il Presidente Tajani parteciperà a una riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei paesi del Sahel 5 (Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger, Chad). Al centro dell’incontro ci sarà il rafforzamento della cooperazione tra i paesi del Sahel, con l’obiettivo di un’intesa su temi quali stabilità della regione, sicurezza, immigrazione e sviluppo. Successivamente Tajani incontrerà Ibrhaim Sani-Abani, Segretario generale del Cen-sad, la Comunità che riunisce 29 paesi dell’area Sahel-Sahariana per discutere in particolare la stabilizzazione e alla democratizzazione della Libia.

 

 

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Sviluppo dell’Imprenditorialità

La visita offre anche l’opportunità di guidare in Niger una missione di diplomazia economica alla quale partecipano più di trenta tra imprese, associazioni di imprese europee e compagnie già presenti in Niger. L’obiettivo è far conoscere le opportunità di investimento, migliorare il clima per gli affari e facilitare i contatti e gli scambi con le realtà produttive e con le autorità del paese.

‘’Il Niger – ha affermato Tajani – ha bisogno di investimenti nei settori dell’agricoltura, delle energie rinnovabili, e del digitale. Su richiesta del Presidente Issoufou, abbiamo quindi riunito imprese che operano principalmente in questi settori e che hanno complessivamente un giro d’affari pari a 80 miliardi di euro. Un primo sviluppo concreto di questa iniziativa è la creazione, voluta dallo stesso Presidente del Niger, di un Consiglio economico consultivo permanente che avrà il compito di dare seguito a questi primi incontri e contatti con le imprese europee’’.

Ricerca, innovazione e trasferimento di tecnologie

Il trasferimento di tecnologie e tecniche di produzione innovative è essenziale per lo sviluppo del Niger. Per questo Tajani sarà accompagnato da esperti e ricercatori che metteranno a disposizione delle autorità nigerine e degli attori della cooperazione locale soluzioni concrete nel settore dell’agricoltura a basso consumo di acqua, della trasformazione dei prodotti agricoli, del digitale. Tajani presenterà anche le opportunità di cooperazione nel settore della sicurezza, del controllo delle frontiere, dell’aviazione e dell’agricoltura offerte dai sistemi satellitari Ue Egnos, Galileo e Copernicus.

 

 

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Cooperazione internazionale

Alla visita prenderanno parte anche rappresentanti di organizzazioni internazionali quali l’Organizzazione delle Nzioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), l’Unione internazionale per le telecomunicazioni (Itu), la Banca africana per lo sviluppo (Bas) e la Banca europea per gli investimenti (Bei). L’obiettivo è lavorare insieme per contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite.

Parteciperanno alla missione anche rappresentanti del Servizio Diplomatico Esterno dell’Ue e delle Direzioni generali della Commissione europea per lo Sviluppo e la Cooperazione, per la Ricerca e per l’Energia.

 

 

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Il fondo fiduciario di emergenza dell’Ue per l’Africa

Il Fondo fiduciario di emergenza dell’Unione europea mira a promuovere la stabilità in Africa affrontando le cause di destabilizzazione e di flussi migratori. Il Fondo mette a disposizione 3,3 miliardi di euro in tre regioni chiave dell’Africa: il Sahel e il Lago del Ciad, il Corno d’Africa e il Nord Africa, con l’obiettivo di aiutare oltre 160.000 migranti in transito e creare oltre 250.000 posti di lavoro in Africa.

A seguito del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno, ulteriori 500 milioni di euro provenienti dal bilancio Ue sono stati assegnati al Fondo fiduciario, con la richiesta agli Stati membri e agli altri paesi contribuenti di mettere a disposizione una cifra equivalente.

Per il Niger – il principale beneficiario del Fondo fiduciario – sono stati stanziati finora 230 milioni di euro per finanziare 11 progetti volti a sostenere la governance, a prevenire conflitti, a migliorare la gestione della migrazione e a creare opportunità economiche e lavoro.

Grazie al sostegno dell’Unione Europea attraverso il Fondo fiduciario di emergenza per l’Africa, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) ha evacuato dalla Libia verso il Niger quasi 23.000 migranti che desideravano tornare volontariamente nel loro paese d’origine. Più di 1.700 rifugiati e richiedenti asilo vulnerabili sono stati evacuati dalla Libia al Niger.

 

 

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Aiuto umanitario dell’Ue in Africa e altri progetti

Gli aiuti dell’Ue sono principalmente erogati attraverso il Fondo europeo di sviluppo, giunto ora alla sua undicesima edizione, che prevede un totale di 596 milioni di euro per il Niger nel periodo 2014-2020. L’aiuto umanitario totale per il Niger nel 2017 è stato di 42,6 milioni di euro che finanziano l’assistenza alimentare, le azioni in risposta alla violenza di Boko Haram a Diffa, e il sostegno ai rifugiati maliani in Niger.

 

 

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Il Piano di investimenti dell’Ue per l’Africa

Il piano di investimenti esterni (Eip) è stato lanciato nel 2017 allo scopo di attrarre investimenti privati ​​in Africa. L’obiettivo è mobilitare 44 miliardi di euro di investimenti complessivi attraverso un input iniziale UE di 4,1 miliardi di euro, facendo leva sui fondi pubblici per mobilitare investimenti privati a basso rischio ​​in settori chiave per lo sviluppo delle economie africane quali l’energia sostenibile o il credito alle piccole imprese.

Attraverso Il Piano di investimenti è stato possibile investire 64 milioni di euro in una centrale elettrica ibrida a Agadez, in Niger, che consente la fornitura di energia elettrica in aree rurali, e costruire una centrale solare a Gorou Banda, per fornire energia alla periferia di Niamey.

 

 

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Immigrazione

Il Niger è uno dei principali paesi di transito dei migranti diretti verso l’Ue. Si stima che circa il 90% dei migranti dall’Africa occidentale in viaggio verso la Libia e l’Europa passi attraverso il Niger. Tra il 2016 e il 2017, i numeri sono stati significativamente ridotti.

Nel 2016 l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) ha osservato 333.891 individui in uscita attraverso i confini del Niger (principalmente verso la Libia). Nel 2017 il numero è sceso a 17.634. La tendenza alla diminuzione dei flussi migratori sembra confermata dalle stime del 2018, che indicano un totale di circa 10.000 persone.

Il Niger ospita attualmente oltre 300 000 rifugiati e sfollati in fuga dalle crisi nei paesi limitrofi. I campi profughi sono concentrati nella regione sud-orientale di Diffa e nelle regioni settentrionali e nord-occidentali di Tahoua e Tillabery, dove si sta verificando una grave crisi umanitaria. Secondo i dati dell’Unhcr, nel gennaio 2018 c’erano 310.626 persone bisognose di assistenza in Niger.

Di questi, 129.520 sono sfollati interni (Idp). I restanti sono cittadini non nigeriani e provengono principalmente da Mali e Nigeria.

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