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PARLAMENTO EUROPEO * MOBILITÀ: « FINALITÀ LAVORATIVA, APPROVATA UNA RISOLUZIONE DI INIZIATIVA LEGISLATIVA SULLA MIGRAZIONE LEGALE »

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11.35 - venerdì 26 novembre 2021

Il Parlamento chiede nuove regole per rafforzare la migrazione lavorativa legale.

Un pool di talenti UE per far incontrare i cittadini di paesi terzi con potenziali datori di lavoro

Uno schema di inserimento per i lavoratori con un livello di istruzione medio-basso

Facilitare la mobilità intra-UE dei residenti di lunga durata che non sono cittadini comunitari e ridurre la burocrazia

Il PE chiede proposte legislative entro fine gennaio 2022 per facilitare la migrazione legale nell’UE e affrontare la sfida dell’invecchiamento della popolazione e la carenza di competenze.

Giovedì, i deputati hanno approvato una risoluzione di iniziativa legislativa sulla migrazione legale con finalità lavorativa. Nel testo, si auspica la creazione di un pool di talenti europei per far incontrare i candidati di paesi terzi con i potenziali datori di lavoro con sede nell’UE, per alleviare la carenza di manodopera nei Paesi dell’Unione. Il sistema dovrebbe basarsi sull’esistente portale EURES.

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Il testo è stato approvato a maggioranza qualificata, con 497 voti favorevoli, 160 contrari e 38 astensioni.

Il Parlamento chiede uno schema di inserimento per i lavoratori di paesi terzi con un livello di istruzione medio-basso e un quadro di riconoscimento per le loro competenze e qualifiche. Tale schema dovrebbe facilitare l’ingresso legale nell’Unione di imprenditori stranieri che vogliono creare imprese e start-up, e per i lavoratori altamente mobili come gli artisti e i professionisti della cultura. Inoltre, i deputati chiedono che la Commissione crei nuovi visti per ingressi multipli della durata di cinque anni, che consenta ingressi nell’UE fino a 90 giorni all’anno.

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Modificare le attuali leggi UE sulla migrazione legale

I deputati chiedono una revisione delle norme in vigore per i cittadini di paesi terzi che sono residenti di lunga durata, per consentire loro di trasferirsi in un altro Paese UE, dal giorno in cui il loro permesso viene rilasciato, a condizioni simili a quelle già valide per i cittadini UE. Il numero di anni necessari per acquisire un permesso di soggiorno europeo di lunga durata dovrebbe essere ridotto da cinque a tre.

Inoltre, i deputati chiedono una semplificazione delle procedure di richiesta per i visti, previste nell’attuale legislazione sui permessi unici. Ciò permetterebbe di presentare la richiesta sia dall’interno di un Paese UE – se il richiedente ha un permesso di soggiorno valido – sia da un paese terzo.

I deputati propongono anche di cambiare le attuali regole sui lavoratori stagionali, consentendo loro di rimanere disoccupati – mentre sono in cerca di un nuovo lavoro – per un massimo di tre mesi, senza che il loro permesso esistente sia revocato.

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Citazione

Dopo il voto, la relatrice Abir Al-Sahlani (Renew, SE) ha dichiarato: “L’Europa sta affrontando notevoli sfide demografiche ed economiche. Per gestire queste sfide e per garantire che l’Europa sia forte e competitiva, abbiamo bisogno della migrazione legale. È un dato di fatto. Dobbiamo rendere il venire in Europa più attrattivo per i lavoratori migranti e riordinare il sistema per far sì che le regole siano rispettate”.

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Prossime tappe

Come stabilito dal Regolamento del Parlamento europeo, la Commissione avrà tempo fino al 31 gennaio 2022 per presentare delle proposte che facilitino e promuovano l’ingresso e la mobilità all’interno dell’UE dei lavoratori di paesi terzi che migrano legalmente.

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