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PAOLO PICCOLI * DIMISSIONI DRAGHI: « ELEZIONI SUBITO SIGNIFICA AVERE IL PAESE IMMOBILE ED ESPOSTO, LUSSO CHE NON CI POSSIAMO CONCEDERE »

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08.50 - mercoledì 20 luglio 2022

Non meraviglia che chi pensa di vincere le elezioni, di fronte alla sciagurata mossa politica dei Cinque Stelle, chieda a gran voce lo scioglimento delle Camere. Vede vicino il traguardo della propria vittoria e, al di là degli interessi del Paese e degli italiani, sogna già Palazzo Chigi.

È legittimo, anche se è altrettanto lecito dubitare che sarà poi possibile avvicinare la capacità di governo e la reputazione interna ed internazionale di quel Mario Draghi che la politica italiana sembra considerare quasi una parentesi fastidiosa, ma che ci ha ridato dignità in Europa e nel mondo. Nessuno è indispensabile certo, ma non è proprio vero che “uno vale uno” e i fatti sono lì a dimostrarlo, perché, come ricordava il mio maestro Trabucchi, “sono argomenti testardi”.

Stupisce invece l’argomentazione usata: “il Paese non può rimanere fermo”. Peccato che il mare nel quale navighiamo non sia calmo: pandemia non ancora domata, guerra in Europa, palese aggressione di Putin alle democrazie, crisi energetica, fondi del Pnnr da confermare entro l’anno, inflazione, disuguaglianze sociali in crescita, legge di bilancio da approntare e approvare, lo spread da tenere a bada, esigono un governo nella pienezza delle sue funzioni. Elezioni subito significa invece avere il Paese praticamente immobile e pericolosamente esposto, fino a novembre-dicembre.

Personalmente ritengo che sia un lusso che non ci possiamo concedere e che dovremmo fare di tutto per andare alle elezioni a scadenza naturale, una volta messo in sicurezza il Paese.

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Paolo Piccoli

Presidente del Consiglio comunale di Trento

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