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PAB * ROMA – CONFERENZA REGIONI E PROVINCE AUTONOME CON MINISTRO CALDEROLI: KOMPATSCHER, « GIURISPRUDENZA CORTE COSTITUZIONALE, POSSIBILE FRONTE COMUNE CON REGIONI A STATUTO ORDINARIO» (VIDEOINTERVISTA)

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18.02 - giovedì 17 novembre 2022

Kompatscher: “L’autonomia differenziata può essere un’occasione”. Il Presidente ha partecipato all’incontro della Conferenza delle Regioni autonome con il Ministro Calderoli: “Se alle Regioni fossero attribuite nuove competenze, potremmo richiederle anche noi”.

Erano l’analisi della bozza di disegno di Legge sull’autonomia differenziata e l’esame degli argomenti strategici in riferimento alla prossima Legge di Bilancio i “piatti forti” dell’incontro tra la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia), e il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, svoltosi oggi (17 novembre) a Roma, al quale ha ovviamente preso parte il Presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher.

 

 

Kompatscher: “La riforma potrebbe avere effetti negativi ma anche positivi”.

“Oggi, noi presidenti delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome, eravamo osservatori interessati per quanto concerne l’attuazione dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione in quanto non riguarda le Regioni e le Province autonome, ma questa forma di attribuzione di competenze è riservata dalla Costituzione stessa alle Regioni a statuto ordinario – ha detto Kompatscher – È comunque un tema importante da presidiare, perché questa riforma può avere effetti positivi e anche negativi per le nostre autonomie speciali. Mi riferisco in particolare modo ai livelli essenziali delle prestazioni, ai fabbisogni standard e ai costi standard.

Questi non devono avere l’effetto anche di definire i modi di erogazione delle prestazioni e i contenuti stessi delle prestazioni perché questo potrebbe sminuire l’autonomia delle Regioni, anche di quelle a statuto speciale. Oltre a questo, la riforma rappresenta anche un’opportunità, se fossero attribuite alle Regioni a statuto ordinario anche delle nuove competenze ad esempio in materia di ambiente, potremmo far leva e chiedere anche noi di ottenere queste prerogative”.

 

Giurisprudenza della Corte Costituzionale: “Possibile fronte comune con le Regioni a statuto ordinario”

“Ho trovato interessante che le Regioni a statuto ordinario abbiano portato al tavolo il tema del ripristino della sfera legislativa delle competenze già attribuite”, ha aggiunto il Presidente della Provincia, “perché si tratta dello stesso problema che abbiamo sollevato anche noi, legato a sentenze sfavorevoli della Corte Costituzionale. dovute alle cosiddette competenze cosiddette trasversali, che la Consulta attribuisce allo Stato e che svuotano le prerogative primarie delle Regioni, sia a statuto speciale che a statuto ordinario. È una problematica rispetto alla quale potremmo fare fronte comune”.

Successivamente, su convocazione dello stesso Presidente Kompatscher, che in seno alla Conferenza è il coordinatore delle “Speciali”, si è svolta una seduta nel corso della quale è stato fatto il punto sul posizionamento delle stesse Regioni e Province a statuto speciale riguardo le riforme, le Finanze e il Federalismo, alla quale in una prima fase ha partecipato anche il Ministro Calderoli, con il quale è stato pattuito che, una volta che le autonomie speciali avranno condiviso il documento sulla riforma, si terrà un nuovo incontro.

 

Rapporti finanziari con il Governo: riflettori sulla “neutralità fiscale”

“Insieme agli altri presidenti delle Regioni a statuto speciale, oltre che sull’attuazione dell’articolo 116 comma terzo della Costituzione e sul ripristino della sfera legislativa della competenze già in essere, abbiamo fatto il punto sulle competenze che potremmo assumere tra quelle che venissero attribuite alle Regioni a statuto ordinario, sui rapporti finanziari con il Governo, soprattutto sul tema della cosiddetta neutralità fiscale, e cioè il rischio che eventuali riduzioni delle imposte a livello nazionale possano influire negativamente sulle nostre entrate, a fronte delle attribuzioni che abbiamo, e infine sulla regolamentazione delle procedure per l’emanazione delle norme di attuazione, finalizzata a una certezza sui tempi”, ha concluso il Presidente Kompatscher.

A questa seconda riunione, assieme al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, hanno preso parte il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, l’assessora alle Finanze della Regione Friuli-Venezia Giulia Barbara Zilli, il Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, il vice Presidente della Regione Sicilia Luca Sammartino, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

 

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