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OSSANNA (PATT) – INTERROGAZIONE * VARIANTE CLES: « È VERO CHE L’AGGIUDICATARIO HA NOTIFICATO ALLA PAT L’INTENZIONE DI NON SOTTOSCRIVERE IL CONTRATTO DI APPALTO? »

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12.17 - venerdì 17 maggio 2019

Interrogazione. Il giorno 14 aprile 2019 è stato pubblicato all’interno del supplemento “S” della Gazzetta dell’Unione Europea l’avviso di aggiudicazione dell’appalto relativo alla “Realizzazione della circonvallazione dell’abitato di Cles sulla S.S. 43 della val di Non”.

La gara d’appalto riguarda la progettazione esecutiva nonché l’esecuzione dei seguenti interventi:
– a) rotatoria in località Campazzi;
– b) galleria artificiale per la nuova circonvallazione dell’abitato di Cles;
– c) nuova rotatoria in località Cassina;
– d) bretella di collegamento tra la rotatoria in loc. Cassina e la S.S. 43 (comprensiva della rotatoria di innesto tra la bretella stessa e l’attuale sedime della S.S. 43);
– e) viadotto di attraversamento alla valle del rio Dres;
– f) galleria artificiale per la nuova variante di Dres;
– g) nuovo svincolo in corrispondenza dell’innesto tra la S.S. 43 e la strada per il Castellaz.

L’appalto è stato aggiudicato con un ribasso dell’11,171% e per un importo di 38.252.545,60 euro all’associazione temporea di imprese (in sigla ATI) composta da E.MA.PRI.CE SpA (con sede legale a Bolzano), Collini Lavori SpA (Trento) e Technik Bau Srl (Bolzano).
La variante di Cles è un’opera attesa da oltre 20 anni dagli abitanti delle Valli del Noce, la cui realizzazione ha subito molti rallentamenti, non ultimi quelli relativi ai ricorsi nell’ambito della procedura d’appalto.

La realizzazione della variante di Cles con le relative tempistiche sono già state oggetto di una mia interrogazione a risposta immediata, la n. 169/XVI.

Giunge ora voce al sottoscritto che l’ATI aggiudicataria abbia recentemente inviato alla stazione appaltante una lettera con cui si manifesta la decisione di non firmare il contratto, poiché i valori considerati nell’appalto sarebbero riferiti ai prezzi di 3 anni fa e non più adeguati al mercato attuale; a titolo esemplificativo si considera per il cemento e il ferro un aumento del prezzo all’incirca del 20%, ben al di sopra del ribasso d’asta di aggiudicazione.

La scelta di non firmare il contratto sembrerebbe possibile in quanto nel frattempo sono scaduti i 180 giorni dalla data definitiva di aggiudicazione (04/10/2018), termine entro il quale la stazione appaltante poteva attivare la riscossione della fideiussione depositata dall’ATI aggiudicataria nel caso questa non firmasse.

 

*

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere interroga il Presidente della Provincia per sapere:

1) se corrisponde al vero che l’aggiudicatario ha notificato alla Provincia l’intenzione di non sottoscrivere il contratto di appalto;

2) in caso di risposta affermativa al punto precedente:
a) quali siano il contenuto di tale comunicazione, i motivi addotti e la data di notifica;

b) quali saranno le sorti della fideiussione presentata dall’aggiudicatario,
anche in relazione alla scadenza dei termini previsti dalla normativa di settore;

c) quali azioni intenda porre in essere la Provincia per risolvere la situazione, consentendo la realizzazione di un’opera molto attesa in Val di Non;
3) in caso di risposta negativa al punto 1:

a) quale sia lo stato di avanzamento della procedura d’appalto e se vi siano ulteriori elementi rispetto alle indicazioni temporali fornite in risposta all’interrogazione a risposta immediata 169/XVI.

A norma di regolamento si chiede risposta scritta. Distinti saluti

 

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Lorenzo Ossanna

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