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ORIENTE OCCIDENTE * DANCE FESTIVAL: « GRAZIE ALL’UTILIZZO DEI SUBPAC, LO SPETTACOLO LES ONDES GRAVITATIONNELLES IN SCENA IL 7 E L’8/9 SARÀ ACCESSIBILE AD UN PUBBLICO DI SORDI »

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10.10 - martedì 20 agosto 2019

L’accessibilità a 360° di Oriente Occidente. Les Ondes Gravitationnelles di Compagnie Retouramont sarà completamente fruibile da un pubblico di sordi.

Tra i progetti legati al mondo della disabilità che Oriente Occidente Dance Festival sostiene, per la 39ma edizione si affaccia una sperimentazione dedicata alle persone sorde. Attraverso un lavoro di rete e con la collaborazione con ENS – Ente Nazionale Sordi del Trentino e Virtual Gaming Italia di Rovereto, lo spettacolo Les Ondes Gravitationnelles, in scena il 7 e l’8 settembre a Progetto Manifattura, sarà reso completamente accessibile a un pubblico di sordi. Grazie all’utilizzo dei Subpac, particolari dispositivi audio-tattili che vibrano al ritmo delle onde sonore, anche le persone sorde potranno infatti “sentire” la musica che accompagna la performance di danza verticale firmata da Fabrice Guillot.

Per godere a 360 gradi della bellezza di uno spettacolo di danza è necessario sentire anche la musica. E chi la musica non la può ascoltare attraverso l’udito?
Questa la domanda che Oriente Occidente Dance Festival si è posto insieme all’Ente Nazionale Sordi – Sezione Provinciale del Trentino in una riflessione sui temi dell’accessibilità che interessa il Festival da qualche anno.

In questa 39ma edizione, Oriente Occidente – che torna a Rovereto e Trento tra il 29 agosto e l’8 settembre prossimi – mette in campo una particolare sperimentazione grazie alla collaborazione con ENS rendendo accessibile a 360° a un pubblico di sordi lo spettacolo di danza verticale in scena a Progetto Manifattura il 7 e l’8 settembre, Les Ondes Gravitationnelles, firmato dal coreografo francese, pioniere della danza verticale, Fabrice Guillot di Compagnie Retouramont.
Lo spettacolo, di forte impatto visivo e quindi adatto ad un pubblico di persone che fonda sulla vista buona parte della propria percezione del mondo, sarà accompagnato dalla possibilità di utilizzare i Subpac, particolari dispositivi nati per esperienze di realtà virtuale che si indossano come zaini e che vibrano al ritmo della musica, permettendo la percezione sonora attraverso il tatto.

I Subpac – innovativi strumenti audio-tattili nati negli Stati Uniti – sono a disposizione di Oriente Occidente grazie alla collaborazione di Virtual Gaming Italia, il primo centro in Italia per esperienze in 3D che sta per aprire i battenti a Rovereto.

Il progetto, attivato in via sperimentale per l’edizione 2019, sarà aperto a un numero limitato di persone, distribuite su entrambe le repliche dello spettacolo, il 7 settembre alle ore 22.30 e l’8 settembre alle ore 21, sempre a Progetto Manifattura.

Inoltre, il 5 settembre alle ore 17 ancora a Progetto Manifattura, Compagnie Retouramont incontrerà il pubblico in una prova aperta in cui gli artisti mostreranno la tecnica che permette loro di esibirsi sulle pareti, svelando i segreti della loro danza volante. L’incontro sarà tradotto dal francese all’italiano e nella Lingua Italiana dei Segni ed è aperto a tutti.
Infine, altro appuntamento tradotto nella Lingua Italiana dei Segni sarà la presentazione del libro Altri Corpi / Nuove Danze, fortemente voluto dal Festival e curato dal giornalista e critico teatrale Andrea Porcheddu: una riflessione che si considera ormai necessaria sull’accesso al mondo della danza a corpi non conformi, intendendo la diversità come una fonte di ispirazione e creatività, più che un ostacolo.

Questo è l’approccio che ispira molte delle progettualità che il Festival Oriente Occidente realizza mettendo in relazione due mondi apparentemente così lontani come danza e disabilità. Grazie al coinvolgimento in alcuni progetti “Creative Europe” – che hanno permesso al Festival di entrare in relazione con importanti istituzioni culturali come British Council di Londra, Onassis Center di Atene, Holland Dance Festival de L’Aia – il Festival di Rovereto è riconosciuto come un punto di riferimento sul territorio nazionale per questo tema, tanto da essere coinvolto in Movimento Libero, un progetto sull’accessibilità della danza e delle città storiche a Matera Capitale della Cultura 2019 iniziato lo scorso marzo e che si concluderà il prossimo ottobre.

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