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LANCIO D'AGENZIA

ORDINE INGEGNERI – TRENTO * PROGETTO PISCINA GHIAIE: « RICHIESTA DI RETTIFICA/ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA E RIMESSIONE IN TERMINI – DIFFIDA DI PARTECIPAZIONE »

Scritto da
10.34 - mercoledì 28 agosto 2019

Egr. ing. Giuliano Franzoi – Dirigente Servizio Attività Edilizia Edilizia Pubblica via Brennero, 312 38121 – Trento ufficio.ediliziapubblica@pec.comune.trento.it

A tutti gli Iscritti Loro sedi

E, p.c. All’Ill.mo assessore Italo Gilmozzi – con delega per le materie dei lavori pubblici e bilancio del Comune di Trento

All’Ill.mo assessore Tiziano Uez – con delega per le materie dello sport e della semplificazione

All’Ill.mo Consiglio Nazionale Ingegneri A tutti gli Ordini degli Ingegneri d’Italia

 

OGGETTO: Avviso per l’affidamento dell’incarico di redazione del  progetto strutturale e acustico definitivo ed esecutivo, prestazioni parziali e accessorie riguardanti il progetto definitivo ed esecutivo architettonico  ed impiantistico, da sviluppare all’interno del gruppo misto di progettazione e servizi di Building Information Modeling per i lavori di  “Realizzazione  Nuovo  Complesso  Natatorio   Area   Sportiva   Ghiaie a TRENTO – Opera 621119” – Comunicazione dell’Ordine

 

Richiesta di rettifica/annullamento in autotutela e rimessione in termini – Diffida di partecipazione

Lo Scrivente Ordine degli Ingegneri ha avuto notizia, a seguito di numerose segnalazioni, della procedura di cui all’oggetto e, analizzato l’avviso da Voi pubblicato, ha rilevato le seguenti criticità di cui si chiede una rettifica/annullamento in autotutela, con conseguente rimessione in termini per la partecipazione.

Contestualmente con la presente poniamo a tutti nostri iscritti formale diffida di partecipazione a tale procedura, fintanto che la Stazione Appaltante non porrà in essere i necessari correttivi.

Provvediamo a trasmettere questa nota a tutti gli Ordini degli Ingegneri d’Italia, con preghiera di darne notizia ai propri iscritti al fine di evitare di rendere vana la diffida di cui sopra.

 

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Calcolo dell’importo a base di gara
a pagina 2 dell’avviso si fa espresso riferimento a prestazioni accessorie che non vengono compensate (“Ci sono poi alcune prestazioni accessorie che sono presenti nel solo Capitolato Informativo e che non trovano riscontro nella Tabella calcolo dell’onorario: queste prestazioni si intendono ricomprese e compensate nell’Onorario e per queste prestazioni non verrà corrisposto nessun compenso aggiuntivo”). Questo implica, di tutta evidenza, un importo posto a base di gara che non corrisponde alle effettive prestazioni richieste e sicuramente lede il principio dell’equo compenso.

a pagina 3 dell’avviso si evidenzia che tra gli incarichi oggetto di affidamento vi è sia l’implementazione del modello per gli impianti che per l’architettonico, oltre ai particolari costruttivi. Per queste voci vengono riconosciute percentuali parziali della parcella di cui al DM 2016, ed in particolare, per gli impianti, il 20% del definitivo e dell’esecutivo per relazioni e elementi grafici e il 50% dei particolari, per l’architettonico il 20% del solo esecutivo per relazioni e elementi grafici e il 50% dei particolari.

La scelta aprioristica dell’Amministrazione su tali percentuali non si giustifica, tanto più se, analizzando l’Allegato D, a pagina 9 viene detto che “E’ richiesto al concorrente (e compreso e compensato nell’offerta economica) di adeguare gli oggetti di qualsiasi disciplina contenuti nel modello fornito dall’amministrazione e riferito alla fase di progettazione preliminare portandoli a livello LOD D per la parte di progettazione definitiva e LOD E per la parte di progettazione esecutiva secondo quanto stabilito dalla UNI ” Quindi, di fatto,

è  l’intero  modello  ad  essere  predisposto nella fase definitiva ed esecutiva dall’incaricato. Per di più, fino ad un livello LOD E, quindi costruttivo, superiore al livello esecutivo previsto nella tabella dei compensi. Stante il peso effettivo della modellazione, a livello di carico di lavoro, si ritiene che le percentuali scelte non siano  minimamente  corrispondenti  ad  esso  e  risultino  contrarie  al  principio sull’equo compenso.

Si evidenzia, ancora, che nel calcolo della parcella non pare si sia tenuto conto dei costi della sicurezza (assommanti circa a 400.000,00 euro).

Per quanto concerne la progettazione strutturale è assente il compenso per la relazione geotecnica e si segnala che, per la relazione sismica, le relative percentuali devono derivare da un calcolo basato sull’importo complessivo delle opere.

Nel capitolato si richiede il coordinamento e la verifica tra i vari modelli/discipline: nel calcolo dell’onorario, però, manca il riconoscimento della voce relativa alla progettazione integrale e Parimenti, nel capitolato prestazionale viene richiesta la fornitura della reportistica geometrica per successiva realizzazione del computo metrico estimativo ma, ad eccezione della parte strutturale, anche questa prestazione non trova compensazione.

 

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Elementi di valutazione dell’offerta tecnica
Si rileva la presenza di una premialità riconnessa all’utilizzo del software Revit: una simile previsione, di cui pur si può comprendere la ratio sottesa supponendo sia il sistema in uso presso Codesta Amministrazione, rischia di falsare la concorrenza attribuendo un punteggio sulla sola base della dotazione dei partecipanti di uno specifico software tra i molti analoghi presenti e disponibili sul
Si evidenzia che l’avviso richiede di presentare 7 referenze (3 per le strutture, 2 per l’acustica e 2 per il processo BIM), a fronte delle previsioni contenute nelle Linee Guida ANAC che richiedono un massimo di 3 lavori di referenza (pag. 18 punto 1.1 lettera A Linea Guida 1/2016). Una previsione di tale tenore va, di tutta evidenza, a limitare la concorrenza e a ledere le professionalità presenti sul territorio.

 

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Requisiti di partecipazione
Requisiti di punta (punto 2 – pag. 19 dell’avviso): si contesta l’espressa previsione che ammette, in luogo dei due servizi prestati, una unica referenza (“In luogo dei due servizi, è possibile dimostrare il possesso del requisito anche mediante un unico servizio purché di importo almeno pari al minimo richiesto nella relativa categoria e ID di cui alla tabella sotto riportata”). Infatti, detta previsione non trova riscontro nella normativa vigente, e, pur nella direzione del favor partecipationis, espone a evidenti future contestazioni, nell’evidenza che, il corretto calcolo del base di gara, comporterà il superamento della soglia europea, salvo diversa partizione degli incarichi.
Requisiti di punta (pag. 21 del bando): il bando prescrive che “almeno uno dei due servizi indicati dal concorrente ai fini della dimostrazione del possesso del requisito sopra indicato al punto 3.2. deve essere posseduto dal soggetto nominativamente indicato per lo svolgimento della prestazione oggetto del servizio in gara”.

 

Al pari del punto precedente, ipotizzando il superamento della soglia europea, questo contrasta con la normativa vigente in quanto essa impone che, per ciascuna categoria di opere, i due lavori portati a referenza per soddisfare il requisito di punta devono essere posseduti dallo stesso soggetto (non frazionabili).

 

Tra i requisiti di capacità tecnica si rileva la richiesta di requisiti in E.12, IA.01-02- 03: con riferimento a tali categorie, peraltro, come detto in relazione alle problematiche sul calcolo del base di gara, al vincitore è richiesta solo una parte minoritaria di calcolo impiantistico nel definitivo (20%) e la redazione del 50% degli elaborati grafici dell’esecutivo sulla base di precise indicazioni date dal progettista responsabile dipendente del Comune. Pertanto, non risulta esservi la corrispondenza richiesta dalla normativa tra incarico e richiesta sui requisiti di capacità tecnica e di punta, che non risulta proporzionale.

 

Restiamo in attesa di un cortese sollecito riscontro, al fine di valutare, nella denegata ipotesi di mancato accoglimento delle istanze sopra esposte, quali interventi adottare per la tutela degli iscritti e della professione.

 

Cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.

 

 

Il Presidente

Ing. Giovanni Maria Barbareschi

 

Il Consigliere Segretario

Ing. Paolo Montagni

 

 

 

 

 

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