L’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige esprime sgomento e preoccupazione rispetto alla denuncia mossa dalla Procura dei Minori presso il Tribunale di Bolzano e dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige sul presunto tentativo, effettuato da una giornalista, di intervistare un profugo di 5 anni ricoverato in ospedale.
Il Consiglio regionale dell’Ordine, nel corso della prossima riunione, approfondirà la questione al fine anche di individuare la giornalista ed accertare l’esatta dinamica dei fatti ed il suo operato.
Nel caso in cui si configurassero effettivamente violazioni degli obblighi deontologici, imposti in questo caso in primo luogo dalla Carta di Treviso e dalla Carta di Roma, il Consiglio si farà promotore di un esposto contro la collega inoltrando gli atti al Consiglio di Disciplina o, nel caso in cui la giornalista fosse iscritta ad altro Ordine Regionale, al Consiglio dell’Ordine di appartenenza.
Persuasi del fatto che, nel caso in cui si fosse effettivamente verificato, si tratti di un episodio tanto censurabile quanto raro, i componenti del Consiglio dell’Ordine del Trentino-Alto Adige aderiscono con ferma convinzione all’appello del Procuratore dei Minori presso il Tribunale di Bolzano dott.ssa Fava affinché non siano pubblicate immagini del piccolo profugo protagonista di un questa drammatica vicenda.