“Si parla di innovazione nella pubblica Amministrazione, anche grazie ai fondi del PNRR. Noi riteniamo che ci sia anche bisogno di più giornalisti nell’informazione e nella comunicazione pubblica.
Parliamo di giornalisti che devono essere qualificati, attrezzati con le digital skills necessarie per gestire i nuovi processi di comunicazione e fronteggiare le ondate di fake news e i tentativi di manipolazione che arrivano soprattutto con i social media”. – lo ha affermato Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti intervenendo ieri al convegno internazionale promosso dall’Università di Urbino “Perspectives of public communication in Europe.”
“Oggi gli uffici stampa, pubblici e privati, – prosegue Bartoli – non si occupano più solo di comunicati, fanno ben altro. Interagiscono con i social e con tutta la filiera della comunicazione digitale. Il giornalismo professionale deve continuare ad offrire alla Pubblica Amministrazione (e assimilati) il valore aggiunto costituito dai principi della deontologia e dell’etica per una corretta informazione.
Sarebbe importante a questo proposito, – conclude il presidente del CNOG – prevedere nell’ambito della realizzazione dei principali interventi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la presenza di giornalisti nelle attività di informazione e comunicazione dei progetti.
Sarebbe un contributo attivo per una maggiore visibilità ed trasparenza per i tanti interventi il cui obiettivo è sostenere la ripartenza della nostra economia all’insegna dell’equità e della sostenibilità.”