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OPENPOLIS.IT * EUROPA – CORRUZIONE: « LA CLASSIFICA DEGLI ABUSI DI POTERE PER INDEBITI VANTAGGI, CROAZIA (93%) – CIPRO (92%) – ITALIA (91%) »

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07.52 - mercoledì 7 settembre 2022

La corruzione è un abuso di potere messo in atto per ottenere dei vantaggi personali indebiti. La presenza di queste dinamiche mina la fiducia dei cittadini e delle aziende nelle istituzioni andando così a inficiare sul raggiungimento degli obiettivi delle agende politiche e sulla crescita economica. Inoltre, rappresenta una minaccia per la sicurezza generando terreno fertile per le infiltrazioni del crimine organizzato nella società.

Per quel che riguarda le aziende, il fenomeno viene percepito in modo più diffuso in paesi dell’area mediterranea: Croazia (93%), Cipro (92%) e Italia (91%). Anche in questo caso, la percentuale è molto più ampia della media comunitaria, pari al 63%. I paesi in cui meno imprese avvertono la corruzione come estesa sono Irlanda (28%), Finlandia (24%) e Danimarca (18%).

Questa condotta viene generalmente condannata dai cittadini dell’Unione europea, con un 63% di loro che ritiene inaccettabile la corruzione. Gli stati in cui si registrano i valori maggiori sono Irlanda (78%), Lussemburgo (76%) e Portogallo (76%).

Per la legislazione europea, la corruzione è un crimine particolarmente grave che può andare oltre la sfera di interesse del singolo stato. Nonostante negli ultimi anni siano stati approvati numerosi trattati internazionali, la corruzione non è materia di competenza esclusivamente europea. Per arginare questo fenomeno è quindi necessario lo sforzo congiunto di tutti gli stati membri.

Sono cinque gli stati dell’Unione europea in cui più del 90% dei cittadini intervistati ritiene che la corruzione sia diffusa nel proprio paese. Stiamo parlando di Grecia (98%), Cipro (94%), Croazia (94%), Ungheria (91%) e Portogallo (90%). L’Italia si colloca appena sotto questi paesi con una percentuale dell’89%. Tutti questi valori sono ampiamente superiori alla media dell’Unione europea, pari al 68%. Gli stati in cui questo problema viene percepito come meno esteso sono i paesi nordici: Svezia (32%), Finlandia (17%) e Danimarca (16%).

 

 

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