Nel maggio 2016, con la scusa di un contratto di solidarietà per poter assumere 80 nuovi lavoratori, era stato firmato, dall’allora assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi e dai sindacati Cigl, Cisl e Uil, un contratto che permetteva alla Provincia di risparmiare 2.000.000 (due milioni) di euro, prelevandoli dalle già misere paghe dei lavoratori del Progettone.
I 2.000.000 (due milioni) di euro furono racimolati ma le assunzioni non furono mai effettuate.
Ora l’assessore Spinelli ipotizza che, per essere assunti nel comparto Progettone, oltre ad altri requisiti, necessitino almeno 10 anni di residenza in Trentino, l’avvocato Olivi e i confederati Cgil, Cisl e Uil, si stracciano le vesti per i nuovi restringimenti che vanno a colpire, come sempre, le fasce più deboli della nostra società.
Così anche la giunta Fugatti, giunta del “cambianiente”, persevera nel penalizzare e smembrare piano piano il Progettone.
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Onda Civica Trentino