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OLIVI (PD) * VERTENZA SICOR: « LA GIUNTA PAT HA SCELTO LA NEUTRALE E BUROCRATICA EQUIDISTANZA TRA AZIENDA E LAVORATORI, INVECE ERA GIUSTO SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE »

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16.48 - venerdì 8 gennaio 2021

Nella vertenza Sicor la Giunta provinciale ha scelto ancora una volta la neutrale e burocratica equidistanza tra azienda e lavoratori. E invece era giusto scegliere da che parte stare. Non era neppure difficile.

In questi casi bisogna stare dalla parte di chi si vuole impegnare nel dialogo con le istituzioni e con le rappresentanze economiche e sociali della comunità in cui si produce e si lavora.

Le relazioni industriali sono un elemento costitutivo della qualità e della stessa efficienza di un sistema manifatturiero, non certo un “vezzo” del Sindacato o un limite allo sviluppo competitivo dell’impresa.

E allora difronte alla prepotenza e ad un certo bullismo aziendale di chi pensa di agire in una sorta di “terra di nessuno” la Provincia, senza titubanza, deve farsi sentire, deve difendere il valore della concertazione e con essa di tutte quelle aziende e di quei lavoratori che anche in questo tempo complicato, con fatica e responsabilità, cercano di cooperare e ricercare soluzioni condivise.

Voglio ricordare che Sicor è cresciuta e si è sviluppata a Rovereto anche grazie ad un patto che si reggeva su investimenti e aumento dell’occupazione nel quale il ruolo del pubblico è stato determinante.

Insieme alla critica faccio però anche una proposta: alla Giunta, alle rappresentanze economiche e sociali, al mondo della formazione, alla stessa mia città.
Creiamo in Trentino una scuola specializzata sulle relazioni industriali per formare nuovi dirigenti d’azienda, rappresentanti sindacali, amministratori locali, professionisti.
Una struttura permanente in cui si studiano i nuovi modelli della rappresentanza e della contrattazione perché i profondi cambiamenti del sistema produttivo e del mercato del lavoro richiedono una diffusa cultura della bilateralità e soprattutto specialistiche competenze in campo economico e giuridico.

Trentino Sviluppo, Trentino School of Management, Università, Confindustria, Sindacato dovrebbero essere fondatori e partners di questa scuola di alta formazione che deve ambire a diventare un punto di riferimento anche nazionale.

Il Trentino è stato spesso un laboratorio di buone pratiche concertative e può sviluppare su queste tematiche un nuovo percorso di ricerca.
La sede più naturale ove collocare questa iniziativa è la Manifattura di Rovereto perché progettare il futuro dell’industria sostenibile ed innovativa significa investire prima di tutto sulla qualità del capitale umano.

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Alessandro Olivi

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