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OBC TRANSEUROPA – CENTRO COOPERAZIONE INTERNAZIONALE * EUROPEAN DATA JOURNALISM NETWORK: « I DATI PER RACCONTARE L’EUROPA ED AVVICINARLA ALLE COMUNITÀ LOCALI »

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17.14 - giovedì 10 novembre 2022

“I due giorni di lavoro che ospitiamo qui a Trento, al Centro per la Cooperazione Internazionale, si svolgono a cinque anni dalla nascita dello European Data Journalism Network (EDJNet), rete di giornalismo collaborativo transnazionale co-fondata e coordinata da Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa”, ha dichiarato il presidente Marco Tubino in apertura della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina.

 

 

L’incontro vede confluire a Trento una ventina di giornalisti provenienti da paesi che vanno dalla Romania al Portogallo, dalla Grecia alla Polonia, passando per Deutsche Welle, El Confidencial, Il Sole 24 Ore e Domani. “A cinque anni dall’avvio di EDJNet – ha proseguito Tubino – questa conferenza stampa vuole essere innanzitutto un’occasione per raccontare la presenza in città e all’interno del CCI di una realtà di respiro internazionale che opera in un settore culturale di frontiera come il giornalismo transnazionale e di dati. Come editore della testata giornalistica balcanicaucaso.org, il CCI contribuisce, in un mondo globalizzato e interdipendente, a contrastare il rischio di ‘buio informativo’ che, secondo diversi studi, contraddistingue l’informazione sugli esteri in Italia”.

“Con l’occasione, – ha concluso Tubino – vogliamo anche mettere in relazione questo ambito di lavoro del Centro con altre esperienze sul territorio che guardano al mondo dei dati come strumento per analizzare, capire, spiegare fenomeni sociali di attualità, e non solo o non tanto come ‘nuovo petrolio’ dell’economia digitale e dell’innovazione tecnologica”. Tra queste realtà rientrano senz’altro amministrazioni pubbliche, come il Comune e la Provincia, ma anche il mondo dell’accademia e della ricerca, con l’Università di Trento.

L’assessora al Comune di Trento, Mariachiara Franzoia, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di questo lavoro dal punto di vista delle politiche locali: “I dati sono fondamentali per le amministrazioni pubbliche, perché rappresentano la premessa per innalzare la qualità delle politiche che si mettono in campo a livello locale”. In questo contesto, ha aggiunto l’assessora, sempre più complesso e difficile, “il focus sull’Europa è centrale. Questo scambio di relazioni a livello transnazionale, in cui sta la ‘cultura del dato’, ha riflessi anche nelle nostre città e nelle nostre amministrazioni”.

A proposito del coinvolgimento del mondo della ricerca, Giuseppe Alessandro Veltri dell’Università di Trento ha ricordato che l’ateneo trentino ha una lunga tradizione nella data science, che nel tempo sta integrando l’offerta didattica: “Abbiamo una laurea in data science interdipartimentale che riunisce insegnamenti da diversi percorsi accademici per formare studenti nell’analisi dei dati e valutare l’efficacia degli interventi delle politiche pubbliche”. I dati, se usati bene, possono aiutare a comunicare la complessità: “È un modo nuovo di fornire ai cittadini degli strumenti per comprendere la realtà – ha aggiunto Veltri –. Ci sono data team in grado di fare questo lavoro con professionalità e trasparenza, anche con la prospettiva, a lungo termine, di educare, abituare i cittadini alla presenza dei dati, per portarli a una maggiore dimestichezza con gli stessi e renderli più resilienti alla disinformazione. Questa infatti prevede spesso l’uso di dati falsi o confezionati in modo da portare a conclusioni errate. È importante fare questo tipo di lavoro, che a livello europeo vede già da tempo un’attenzione particolare e reti di collaborazione dedicate”.

Affidabilità e trasparenza nella metodologia del lavoro sui dati, dalla raccolta alla pulizia, fino all’analisi e poi alla produzione di informazione rivolta al pubblico allargato, è uno dei punti cardine sottolineato da Chiara Sighele, project manager di EDJNet e direttrice del CCI. “Coi nostri partner lavoriamo a partire dai dati: li raccogliamo, verifichiamo e analizziamo per far emergere da lì nodi e storie, combinando opportunamente i dati con studi, interviste, analisi sul campo. Gli argomenti trattati spaziano dall’ambiente all’economia, dall’innovazione tecnologica alle migrazioni, con uno sguardo particolare rivolto ai diritti civili e sociali”.

EDJNet è una rete di testate indipendenti che collaborano per produrre articoli, inchieste e analisi basate sui dati su temi di respiro europeo, spesso testando fonti, metodologie o formati originali. Nato nel 2017, il progetto coinvolge oggi testate in 19 paesi europei – si va dal Portogallo a Cipro, dalla Svezia alla Serbia, passando per tutti i principali stati membri dell’UE –, che arrivano a coprire il 95% della popolazione dell’UE e pubblicano in 22 lingue europee.
In questi cinque anni, ha ricordato Sighele, la rete di EDJNet è cresciuta molto: “Oggi sono 31 le testate di questa ‘grande redazione federata’, che vede lavorare fianco a fianco piccoli team investigativi come MIIR, nostro partner in Grecia, con media globali come la Deutsche Welle tedesca”. Una comunità di giornalisti che hanno raccolto la sfida di raccontare l’Europa e fenomeni europei che ci riguardano come cittadini. “Abbiamo prodotto oltre 600 articoli”, ha aggiunto Sighele, ”lavorando sull’innovazione giornalistica attraverso la diffusione della cultura dei dati e di pratiche di collaborazione tra ricerca e giornalismo sia all’interno della nostra rete, sia cercando di essere facilitatori del lavoro di altri giornalisti e testate, anche locali”.

A conclusione dell’evento, venerdì 11 novembre alle 17, si terrà presso la Sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale l’incontro pubblico Attraversare i confini col giornalismo, una tavola rotonda sul giornalismo collaborativo transnazionale. Partecipano Lorenzo Ferrari (EDJNet), Gian-Paolo Accardo (Voxeurop). Simone Casalini (il T), Francesca De Benedetti (Domani), Alexander Damiano Ricci (Europod), con la moderazione di Chiara Sighele (OBC Transeuropa). L’ingresso è libero e gratuito.

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