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NURSING UP TRENTO * LETTERA A SEGNANA E RUSCITTI: « IL DIPARTIMENTO SALUTE E POLITICHE SOCIALI DELLA PAT ESCLUDE DALLO SCREENING COVID I PROFESSIONISTI SANITARI VACCINATI »

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16.11 - mercoledì 10 marzo 2021

Con la circolare d.d. 15.02.2021, inviata dal Dott.Ruscitti al Direttore Generale Apss ed ai Direttori Apsp della Provincia di Trento, vengono date indicazioni alle Aziende provinciali che si occupano di salute di esentare da qualsiasi forma di test molecolare o antigenico rapido con finalità di screening per Covid -19 tutti i soggetti già vaccinati contro la pandemia.

Nei confronti di tale provvedimento, la scrivente O.S. ha già espresso vibrate proteste, gli operatori sanitari sono tuttora i soggetti più esposti alla pandemia, in particolare il per- sonale infermieristico è la categoria più colpita in assoluto dal contagio nella nostra Pro- vincia, così’ come gli Oss.

L’adozione di tale provvedimento in questo critico momento è per i professionisti impegnati in prima linea ancor di più inaccettabile, visto il costante aumento dei casi di persone positive al Covid-19, la presenza costante di varianti del virus senza la certezza dell’affidabilità dell’attuale vaccino, a fronte tra l’altro di un’esigua percentuale di popolazione sino ad ora vaccinata.

Con l’invio in data odierna di una nostra specifica nota formale, abbiamo chiesto al dott. Ruscitti, Direttore del dipartimento salute e politiche sociali ed all’Assessora alla salute e politiche sociali Sig.Stefania Segnana di riprendere in considerazione la possibilità di praticare test molecolari o antigenici rapidi con finalità di screening per Covid -19 a tutto il per-sonale sanitario e socio sanitario dell’Apss e delle Apsp.

I nostri professionisti, oltre ad essere un bene preziosissimo per la collettività, hanno anche loro una famiglia, dei figli, dei genitori spesso anziani ed ammalati che accudiscono in prima persona ed hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati, operando in un regime di si- curezza.

Dai nostri referenti provinciali alla salute ed alle politiche sociali ci aspettiamo iniziative di ben altro tenore, come quelle ad esempio adottate in Alto Adige, che in seguito alla chiusura delle scuole hanno comunque garantito la possibilità ai figli dei sanitari di po- ter frequentare l’attività didattica in presenza.

Se le scuole chiuderanno, come potranno i nostri colleghi seguire i figli a casa, se nel contempo saranno strenuamente impegnati nell’emergenza Covid, saltando tra l’altro continuamente ferie e riposi? La politica si è forse posta questa domanda? Beh, sa- rebbe ora che lo facesse!!

 

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Cesare Hoffer- Coordinatore Nursing up Trento

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