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NURSING UP TRENTO * COVID: HOFFER, « SI POTENZIA LA CAMPAGNA VACCINALE, MA IL PERSONALE È ORMAI STREMATO »

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16.40 - martedì 30 marzo 2021

Ieri nel corso di una riunione in Azienda Sanitaria con i vertici aziendali ci è stata illustrata a grandi linee l’ingente campagna vaccinale dei prossimi mesi, che dovrebbe coinvolgere centinaia di operatori a vario titolo, sanitari e non.

Nel corso della riunione ci è premuto evidenziare l’importantissimo lavoro svolto dalle nostre assistenti sanitarie, che in azienda sanitaria hanno finora svolto un ruolo centrale e di riferimento nelle pratiche vaccinali. Ora sono ormai sfinite da intensi mesi di lavoro, che non hanno visto soluzioni di continuità e si trovano ad affrontare, al pari del personale infermieristico strenuamente impegnato, un ulteriore grande sforzo, si spera a questo punto risolutivo della problematica pandemica.

Se per la figura dell’assistente sanitaria il mercato del lavoro offre poche possibilità di assunzioni, al contrario ci sono invece ancora professionisti infermieri in attesa di prendere servizio e che si sono ripetutamente rivolti a noi, meravigliati di non essere stati chiamati, nonostante il grande fabbisogno di personale che vige in questo momento in azienda sanitaria (??!).

Ci stiamo domandando, in qualità di rappresentanti sindacali ma anche di cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari trentini, come sia possibile che l’Azienda sanitaria non abbia ancora individuato le più idonee modalità per attivare la più celere presa in servizio di questi preziosissimi professionisti!? Mancano forse le risorse economiche necessarie per assumere?
Se è una “chiamata alle armi”, cosi’ come è stata definita dai vertici aziendali, per mettere in campo più risorse umane e professionali possibile, occorre compiere il massimo sforzo da parte istituzionale, mettendo a disposizione tutti i professionisti sanitari possibili ex-novo ma anche tutte le figure di supporto ed amministrative necessarie, per permettere un utilizzo ottimale del personale sanitario: svincolato da determinate mansioni, potrebbe concentrarsi esclusivamente sull’atto sanitario in quanto tale e vaccinare un numero maggiore di persone.
Aver solo pensato di depauperare di personale infermieristico determinati reparti impegnati in prima linea nel covid, per implementare la campagna vaccinale, non ci pare certo la soluzione migliore. A nostro avviso è prioritario invece assumere nuovo personale e recuperare operatori da settori che sono stati meno impegnati nell’emergenza covid quest’anno.

Auspichiamo inoltre l’attribuzione di incarichi a tempo determinato di più lunga durata rispetto al passato, sarà sempre più difficile reperire personale disposto a spostarsi da altre regioni per un’assunzione di pochi mesi, le recenti esperienze che abbiamo vissuto hanno dimostrato che i professionisti sanitari accettano incarichi e si spostano se hanno determinate garanzie sulla durata del rapporto di lavoro.

I nostri professionisti sanitari ci sono stati e sempre ci saranno, hanno dimostrato il massimo e celere impegno in ogni situazione, ora pero’ si stanno chiedendo come mai dopo tutti questi mesi non gli venga ancora riconosciuta dalla Provincia l’indennità malattie infettive, vista la disponibilità di specifiche risorse e visto che in altre regioni è stata riconosciuta da un pezzo.

 

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Cesare Hoffer
Coordinatore provinciale Nursing up Trento

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