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NURSING UP – TRENTO * COVID: HOFFER, « IMPIETOSO CONFRONTO CON BOLZANO, IN TRENTINO ABBIAMO IL DOPPIO DEI POSTI LETTO OCCUPATI NELLE TERAPIE INTENSIVE RISPETTO ALL’ALTO ADIGE »

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16.54 - sabato 19 dicembre 2020

Emergenza Covid: le strutture socio-sanitarie trentine sono ormai al collasso, gli operatori sfiniti.

Cresce sempre di più la rabbia e la demoralizzazione dei nostri infermieri e professionisti sanitari, che devono gestire una gravissima situazione emergenziale, particolarmente rilevante in trentino, vista l’alta incidenza dei cittadini contagiati.

Il confronto con i dati della vicina Provincia autonoma di Bolzano è impietoso, pensiamo solo ai posti letto occupati per la pandemia nelle terapie intensive di Trento, oltre 50, rispetto a quelli di Bolzano, meno della metà, il numero dei ricoveri ed il numero dei decessi, da noi decisamente superiori, una seria riflessione ed analisi su quanto accaduto ora dovrà essere fatta! Purtroppo a più riprese abbiamo chiesto di essere coinvolti dalle istituzioni, senza avere peraltro nessun riscontro in merito. La gestione della sanità è una cosa delicata e complessa, come puo’ essere portata avanti senza dare ai professionisti la possibilità di portare il proprio contributo costruttivo e di esperienza tramite sindacati ed associazioni, mettendolo al servizio della collettività !?

Sono ormai migliaia i professionisti infermieri che hanno contratto il coronavirus a livello nazionale, oltre 33.000 e con purtroppo 65 decessi tra il personale infermieristico.

Rispetto alla prima ondata Covid, ora nell’ Apss e nelle Apsp sono centinaia i nostri colleghi che hanno contratto il virus, in una situazione ormai fuori controllo, ci sono focolai d’infezione in alcuni reparti e si stanno aprendo paurosi vuoti nelle dotazioni di personale già di partenza risicate.

Ci domandiamo quale sia il prezzo che i nostri colleghi dovranno ancora pagare, sempre più ammalati e stressati, spesso lontano dalle famiglie perché richiamati in servizio dai riposi e dalle ferie, continuamente spostati da un reparto all’altro, senza una oggettiva valutazione del grado di competenza posseduto!

Nelle pneumologie di Trento ed Arco la situazione è allarmante, queste unità operative avevano già dovuto reggere l’urto della prima ondata Covid, sono ora sotto un’enorme pressione, che non accenna a diminuire, i reparti covid negli ospedali di valle sono oberati di attività, infermieri delle cure primarie e le assistenti sanitarie da mesi sopportano enormi carichi di lavoro.

Molti nostri colleghi lavorano in servizi dove è richiesta un’elevata formazione in virtù della tecnologia presente e dell’alta complessità assistenziale, e quindi non sono immediatamente sostituibili in caso di assenza, creando dei vuoti che manderebbero ulteriormente in crisi dei servizi già duramente provati. Sentiamo parlare dei posti letto di terapia intensiva, elevabili fino a 100 in caso di necessità, ricordiamoci che dietro ad ogni posto letto ci deve essere un professionista assunto e formato, che in questo momento manca!

Servono dei mesi per avere dei professionisti in grado di operare in autonomia e sicurezza, molti nostri giovani colleghi rischiano di venire mandati allo sbaraglio in contesti altamente critici e problematici, quando invece dovrebbero essere tutelati ed inseriti in un percorso protetto, guidato e adeguatamente supervisionato. Siamo preoccupati per loro e per i nostri cittadini, che meritano di avere un’elevata qualità delle cure!

Le nostre ripetute richieste alle istituzioni sono cadute nel vuoto, per noi era imperativo tutelare la salute dei colleghi ed elevare il livello di sicurezza al massimo livello, fornendo loro delle mascherine FFP2, a più alto grado di protezione.

Questo è avvenuto solo in particolari situazioni, in tante altre no, il risultato finale è sotto gli occhi di tutti, centinaia di nostri colleghi contagiati.

Occorre rimarcare che, mentre nelle Apsp al personale infermieristico vengono fatti 2 tamponi a settimana, in Apss la cedenza è mensile, nonostante le nostre reiterate richieste di programmare un sistematico e frequente programma di screening.

Nei prossimi giorni saranno assunti in azienda sanitaria 120 infermieri a tempo indeterminato? Circa la metà di questi lavorano già a tempo determinato e per 30 di loro, che attualmente lavorano nelle Apsp, l’assunzione sarà differita al 16/5/2021, quindi di cosa stiamo parlando? A breve verrà fatta una nuova graduatoria per l’assunzione a tempo determinato, abbiamo chiesto di procedere all’assunzione di questi nuovi infermieri con la massima celerità.

Ora non resta che sperare in un celere vaccino, creando una corsia preferenziale per i sanitari, se non ci prendiamo cura in primis e con celerità dei nostri infermieri e professionisti, di questo passo chi curerà i pazienti?

 

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Cesare Hoffer

Coordinatore Nursing up Trento

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