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NURSING UP TRENTO * CORONAVIRUS: HOFFER, « CHIEDIAMO MAGGIORI TUTELE E RICONOSCIMENTI PER GLI INFERMIERI ED I PROFESSIONISTI SANITARI TRENTINI »

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10.04 - venerdì 20 novembre 2020

Nursing up chiede maggiori tutele e riconoscimenti per infermieri ed i professionisti sanitari trentini.

Sono ormai migliaia i professionisti infermieri che hanno contratto il coronavirus a livello nazionale, 28.000 e con purtroppo 49 decessi.

Rispetto alla prima ondata covid, ora nell’ Apss e nelle Apsp sono centinaia i nostri colleghi che hanno contratto il virus, in una situazione ormai fuori controllo, si stanno aprendo paurosi vuoti nelle dotazioni di personale già di partenza risicate.

Alcuni di questi lavorano in servizi dove è richiesta un’elevata formazione in virtù della tecnologia presente e dell’alta complessità assistenziale, e quindi non sono immediatamente sostituibili in caso di assenza, creando dei vuoti che manderebbero ulteriormente in crisi dei servizi già duramente provati.

Pensiamo ad esempio alle terapie intensive, ai servizi di emodialisi ed al 118, pertanto diventa imperativo tutelare la salute dei colleghi ed elevare il livello di sicurezza al massimo livello, fornendo loro delle mascherine FFP2, a più alto grado di protezione.
Non ci sono scorte sufficienti? L’azienda sanitaria ha avuto tutta l’estate per provvedere ad adeguati approvvigionamenti.

Accogliamo con favore l’iniziativa della provincia autonoma di Bolzano di fare uno screening di massa alla popolazione, ora ci aspettiamo un’analogo percorso da parte della nostra e chiediamo ancora una volta di intensificare i tamponi ai dipendenti.

La nostra richiesta di potenziare il parco automezzi in dotazione agli infermieri che operano nell’ambito di Trento e Valle dei laghi è stata accolta.
Permane la problematica di dotare il personale che opera a livello territoriale di un’adeguata divisa, vista la temperatura invernale e la necessità di cambi frequenti della stessa, per motivi igienico-sanitari. Abbiamo sollecitato il pagamento dei progetti incentivanti per i professionisti sanitari, una rapida conclusione della trattativa aziendale l’erogazione dell’incentivo covid 2° fase e l’estensione dell’indennità malattie infettive ai reparti e servizi particolarmente coinvolti ed investiti dalla pandemia.

Ora è assolutamente necessario procedere celermente con le assunzioni, gli infermieri sono aumentati nell’Ocse, ma non in Italia, dove sono sempre 5,7 per 1000 abitanti, contro la media di 10 per 1000, presente nei principali stati nord-europei. Eppure solo ora, che ne mancano 53.000 in Italia, ci si accorge del ruolo determinante che i nostri infermieri ricoprono nelle organizzazioni sociosanitarie! La popolazione invecchierà sempre di più e saranno tantissimi i nostri colleghi che andranno in pensione i prossimi anni, vista l’elevata età media (oltre 50 anni).

Ora ci aspettiamo dalla nostra provincia un forte investimento sulle nostre professioni, a garanzia della qualità assistenziale nei confronti del cittadino e per farci operare in sicurezza.
La creazione di una specifica indennità provinciale infermieristica e per i professionisti sanitari nel nuovo contratto, così come sta avvenendo a livello nazionale, sarebbe già un primo passo, per ora nessun significativo segnale in tal senso.

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Cesare Hoffer
Coordinatore Nursing up Trento

 

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