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NURSING UP – TRENTINO * PRONTO SOCCORSO DI ARCO: HOFFER, « I DIRIGENTI AZIENDALI IGNORANO LE NOSTRE RICHIESTE, NONOSTANTE L’INADEGUATA DOTAZIONE DI PERSONALE »

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21.47 - giovedì 19 agosto 2021

Ogni anno arriva l’estate ed ogni anno si ripete la stessa situazione di eccessivo carico di lavoro per il personale del Pronto soccorso di Arco. A poco servono le parole rassicuranti dei dirigenti aziendali, preposti a garantire all’utenza un adeguato servizio, così come a nulla sono servite le parole del politico di turno, con la promessa di un fantomatico potenziamento estivo.

La situazione attuale è sotto gli occhi di tutti ed è il risultato di una cronica incapacità organizzativa dei vertici aziendali e di politica programmatoria, basta recarsi in quel servizio per rendersi conto dell’enorme afflusso di utenti.

L’aumentata complessità lavorativa legata all’emergenza pandemica, l’eccessivo carico di lavoro burocratico, la recente attribuzione al personale di Pronto soccorso degli esami di laboratorio tramite il sistema Poct hanno implementato il carico di lavoro rispetto al passato.

E chi pensa ai dipendenti, già profondamente provati da 18 mesi di pandemia e che continuano ad operare con impegno e abnegazione in una grave situazione di stress lavoro-correlato, con carichi di lavori disumani?

La settimana scorsa avevamo inviato al dott. Luca Fabbri una nostra lettera, con la quale chiedevano, vista la gravità della situazione, l’immediato potenziamento del personale infermieristico in servizio, con l’attivazione di un turno aggiuntivo con orario a giornata, il potenziamento del personale amministrativo, a supporto del personale infermieristico dedicato al triage ed il coinvolgimento in servizio attivo dei tecnici di laboratorio in pronta disponibilità, per l’esecuzione degli esami ematochimici, qualora il carico di lavoro del personale infermieristico fosse particolarmente elevato.

Nessuno dei vertici aziendali da noi interpellati con la nostra nota si è degnato di darci un formale riscontro, che in realtà è una risposta ai nostri cittadini, visto che potrebbero beneficiare di un servizio migliore e più efficiente.

Oltre alla nostra lettera, anche i dipendenti stessi nel corso di una riunione avevano informato il dott. Luca Fabbri sulla gravità della situazione, quindi i vertici aziendali erano perfettamente a conoscenza della situazione problematica.

Come sindacato ora attendiamo concrete risposte, occorre un cambio di passo, se l’azienda sanitaria nasconderà ancora una volta la testa sotto la sabbia, i problemi poi si ripresenteranno alla prima occasione, così com’è accaduto negli ultimi anni!

 

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Cesare Hoffer

Coordinatore provinciale Nursing up Provincia Trento

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