News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

NURSING UP * APSS TRENTINO: « IN AZIENDA SANITARIA SI AVVICINANO LE FERIE ESTIVE, MA NON LE ASSUNZIONI DI NUOVO PERSONALE INFERMIERISTICO »

Scritto da
17.59 - mercoledì 27 aprile 2022

Sempre più infermieri e professionisti sanitari dell’Azienda sanitaria ci contattano preoccupati per un carico di lavoro al limite del sostenibile, ormai sempre più stanchi ed oberati di attività. Si prospetta un’estate difficile, le ferie estive saranno garantite con difficoltà ed al prezzo di gravare di ulteriore attività il personale che resterà in servizio. In sanità succede spesso che, per usufruire di un diritto- quello delle ferie- se ne perda un altro-quello della giornata di riposo! Viste le difficoltà in cui versa l’azienda sanitaria, abbiamo appreso con ancor maggior stupore e meraviglia alcune segnalazioni pervenuteci dal personale infermieristico in graduatoria per l’assunzione a tempo indeterminato.

Alla loro richiesta di assunzione l’Azienda avrebbe risposto che non ci sono sufficienti fondi a disposizione! Ma come? Siamo in piena emergenza infermieristica, abbiamo personale disposto ad essere assunto celermente con un contratto di lavoro stabile e quindi appetibile e non ci sono fondi a disposizione!!?? Evidentemente nelle nostre realtà istituzionali i fondi a disposizione sono esclusivamente dedicati ad aumentare determinati stipendi!

In particolare, nell’U.O Cardiologia del S. Chiara di Trento, il personale infermieristico lamenta il costante aumento del carico di lavoro che si trova a gestire durante il turno, con un rapporto numerico infermiere/paziente divenuto ormai insufficiente, in relazione al fatto che la maggior parte di questi sono pazienti sempre più complessi dal punto vista assistenziale, pluri-patologici, fragili, anziani e ad elevato rischio cadute e disorientamento. La dotazione infermieristica prevista in origine era commisurata per un reparto di media intensività assistenziale e non è più stata adeguatamente implementata visto il mutare del quadro assistenziale di reparto.

Infatti in Cardiologia si trovano sempre più spesso pazienti che necessitano di cure di tipo sub-intensivo ed a media-alta complessità assistenziale, con un monitoraggio continuo e la necessità di avere la presenza costante di un infermiere dedicato ai casi più complessi. Come Nursing up abbiamo ripetutamente segnalato la problematica alle direzioni competenti, senza avere alcuna risposta. I pazienti hanno diritto ad avere cure sicure ed adeguate ed i nostri professionisti devono poter lavorare in una condizione di sicurezza e con un adeguato recupero psico-fisico. Oltre a tutto ciò, mancano inoltre un numero adeguato di figure di supporto, che potrebbero sgravare l’infermiere di determinate attività, svolte impropriamente dallo stesso.

Un altro reparto sotto stress dal punto di vista del personale infermieristico è l’U.O Emodialisi del S. Chiara di Trento, dove in questi ultimi anni la turnistica proposta ai nostri professionisti si sta rivelando sempre più insostenibile dal punto di vista psicofisico, e sta mettendo a repentaglio l’operare sicuro del professionista e la sicurezza delle cure nei confronti dei pazienti.

L’attività emodialitica presuppone un grosso livello di attenzione, visto l’utilizzo di apparecchiature ad alta complessità tecnologica ed un inadeguato recupero psicofisico, predispone il professionista ad un altissimo rischio di errore, per non parlare poi delle conseguenze che ci potrebbero essere sulla salute psico-fisica dell’operatore.

Il reparto di Emodialisi dell’Ospedale S. Chiara è il punto di riferimento dei servizi periferici ed a differenza di quest’ultimi si caratterizza per la presenza di una tecnologia più elevata e di pazienti a più alta complessità e specificità assistenziale.
Allo stato attuale servirebbero almeno 5 infermieri in più, tra l’altro i tempi di formazione ed inserimento del personale infermieristico durano almeno 4 mesi, vista la complessità tecnologico-assistenziale.

Le soluzioni da noi proposte nelle precedenti lettere e incontri con l’Apss non sono state adottate, i provvedimenti presi fino ad oggi sono risultati totalmente insufficienti per migliorare le condizioni dei vari reparti, anzi la situazione lavorativa e di stress per il personale si è ulteriormente aggravata e peggiorata ed il personale è sempre più in difficoltà a garantite un adeguato livello assistenziale, con il rischio di avere ulteriori dimissioni volontarie dal servizio.

Come principale sindacato dei Professionisti Sanitari in Trentino continuiamo ad essere molto preoccupati dalla totale mancanza di visione e strategia messa in atto in sede istituzionale, le continue affermazioni fatte dai vertici Aziendali che oramai continuano a dirci “nelle altre regioni…sono messi peggio” non deve essere una giustificazione rispetto alla grave carenza di personale già attuale ed alla quale andrà sempre più incontro la nostra sanità provinciale.

La qualità assistenziale in Trentino è sempre stata elevata e tale deve rimanere! La nostra Provincia difficilmente risulterà appetibile sul mercato del lavoro nazionale ed europeo se non offrirà un adeguato riconoscimento economico ai professionisti sanitari, garantendogli nel contempo condizioni di lavoro compatibili con le esigenze familiari. Pertanto le parole che vogliamo sentire sono soltanto due: contratto ed assunzioni!

 

*

Cesare Hoffer
Coordinatore Nursing up Trento

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.