Nella difesa Ddos la rapidità è tutto. Attacchi in grandi volumi e rapidissimi possono materializzarsi in un istante e crescere fino a centinaia di gigabit nel giro di pochi secondi.
Può sembrare che le applicazioni funzionino correttamente per poi diventare improvvisamente indisponibili senza un motivo evidente.
Quando si arriva a capire di essere sotto attacco, possono già essere avvenuti danni collaterali notevoli.
Gli attacchi Ddos possono anche colpire più bersagli contemporaneamente, dalla connessione a internet alle applicazioni fino all’infrastruttura di rete, inclusi firewall, firewall web (Waf) e sistemi anti-intrusione (Ips).
Gli attacchi stanno diventando sempre più stratificati e superano le difese aziendali facendo leva su molteplici metodologie di attacco e tattiche diversive.
La capacità di difendere la propria organizzazione e preservare la disponibilità dei servizi è direttamente correlata alla velocità di risposta a queste minacce multiple e prolungate.
Ma come è possibile guadagnare secondi preziosi nel tempo di risposta e girare la situazione a proprio vantaggio?
Occorre prestare attenzione ai tre fattori chiave per la velocità: rilevazione, automazione e risposta.
Ne parla in questo testo in allegato Ivan Straniero, Regional manager, Southern & eastern Europe di Netscout Arbor.
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