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LANCIO D'AGENZIA

MUSE – TRENTO * ERPETOFAUNA: « ESTINZIONI – DECLINI – MONITORAGGI E NUOVE ACQUISIZIONI CON ANTONIO ROMANO E LUCA RONER, MERCOLEDÌ 2 MARZO ORE 20.45 »

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11.36 - venerdì 25 febbraio 2022

Incontri al Museo per parlare di fauna. Erpetofauna del Trentino. Estinzioni, declini, monitoraggi e nuove acquisizioni con Antonio Romano (CNR) e Luca Roner (MUSE)
introduce e modera Paolo Pedrini, MUSE.

Mercoledì 2 marzo 2022 | ore 20.45 Sala conferenze del MUSE – Museo delle Scienze e in diretta Facebook

Dalla rarissima salamandra di Aurora, presente solo in un lembo di territorio di 20 km quadrati tra Trentino e Veneto, al marasso, la cui sopravvivenza è messa a dura prova dalla perdita di habitat. Dagli ululoni dal ventre giallo, tra le specie monitorate costantemente dai ricercatori MUSE, al colubro di Riccioli, un inatteso ritorno nel territorio provinciale. Anfibi e rettili saranno al centro del prossimo appuntamento di “Incontri al Museo per parlare di fauna”, dedicato all’erpetofuna del Trentino. .

L’appuntamento è per mercoledì 2 marzo alle 20.45, sia in presenza (qui il link per prenotarsi) che in diretta Facebook, con gli erpetologi Antonio Romano del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) e Luca Roner del MUSE.

La serata, introdotta e moderata da Paolo Pedrini, responsabile della Sezione di Zoologia dei Vertebrati del MUSE, sarà l’occasione per fare il punto sui monitoraggi che il museo conduce all’interno della Rete Natura 2000 e per anticipare l’uscita del nuovo Atlante degli Anfibi e dei Rettili del Trentino, prossimo alla pubblicazione e frutto di un grande sforzo al quale hanno contribuito tanti volontari: un tema, quello della dimensione partecipativa dei monitoraggi faunistici e delle reti di relazioni che li rendono possibili, che è il filo conduttore del ciclo 2021/2022 di “Incontri al Museo per parlare di fauna”.

“Durante la serata – anticipano i due erpetologi – ci focalizzeremo su alcuni aspetti particolari dell’erpetofauna trentina tra estinzioni, declini e nuove acquisizioni, con la presentazione dello stato di conservazione di alcune specie chiave e dei monitoraggi in corso. Anfibi e rettili, seppur visti ogni tanto in maniera negativa (in particolar modo i serpenti), possono essere degli ottimi bioindicatori, utilissimi per la valutazione della qualità e delle modificazioni dell’ambiente e del paesaggio. Ricoprono inoltre un ruolo molto importante nel mantenimento della biodiversità e dell’equilibrio degli ecosistemi”.

Tra le specie oggetto di monitoraggio da parte del MUSE, i relatori si soffermeranno su tre anfibi: l’ululone dal ventre giallo (Bombina variegata), la salamandra alpina (Salamandra atra) e la salamandra di Aurora (Salamandra atra aurorae), uno dei vertebrati endemici più rari di tutto il territorio nazionale. Il piccolo anfibio, tutto nero con la schiena chiazzata di giallo, è presente unicamente in un’area di circa 20 km quadrati tra Veneto e Trentino, zona tra l’altro pesantemente colpita dalla tempesta Vaia del 2018.
Accanto alle specie già estinte, come la vipera dal corno (Vipera ammodytes), si farà luce anche su quelle più a rischio – in pericolo di estinzione locale c’è il marasso (Vipera berus), serpente molto sensibile alla frammentazione dell’habitat e all’antropizzazione – o “riscoperte” dopo averle credute scomparse: questo è il caso del colubro di Riccioli (Coronella girondica), rettile tornato dopo anni di assenza a popolare alcune aree del territorio.

In alto un esemplare di salamandra alpina (foto di Matteo Di Nicola).
Sotto, a sinistra i monitoraggi sul campo (foto di Giulia Bombieri, MUSE), a destra un ululone dal ventre giallo (foto di Matteo Di Nicola)

 

Biografie

Antonio Romano
Laureato in Scienze Naturali e Dottore in Biologia evoluzionistica ed Ecologia, dal 2008 consulente della IUCN (International Union for the Conservation of Nature) per l’erpetofauna italiana. Attualmente lavora come ricercatore presso l’Istituto per la BioEconomia del CNR (sezione di Roma) e collabora con la Sezione di Zoologia dei Vertebrati del MUSE – Museo delle Scienze. Ha al suo attivo numerosi anni di esperienza nei programmi di Rete Natura 2000 (fase di aggiornamento dati e redazione di misure di tutela e conservazione). Esperto in censimenti e distribuzioni dell’erpetofauna in grandi aree protette (parchi nazionali e regionali), è autore di numerosi articoli scientifici in campo erpetologico e sull’ecologia delle acque interne su riviste nazionali ed internazionali.

 

Luca Roner
Laureato alla Magistrale in Ecologia e Conservazione della Natura presso l’Università degli Studi di Parma. Collabora da qualche anno con la Sezione di Zoologia dei Vertebrati del MUSE – Museo delle Scienze e con l’Istituto per la BioEconomia del CNR (sezione di Roma) occupandosi principalmente dei monitoraggi erpetologici per le Reti Riserve, la Provincia Autonoma di Trento e il Parco di Paneveggio – Pale di San Martino. Il suo lavoro si focalizza in particolare sul monitoraggio delle sottospecie di salamandra alpina presenti in Trentino finalizzato alla conservazione, all’identificazione delle principali caratteristiche ecologiche e alla comprensione delle dinamiche di popolazione in seguito ad importanti eventi catastrofici. Autore di alcuni articoli scientifici e contributi divulgativi su riviste nazionali e internazionali.

 

Foto: di Karol Tabarelli de Fatis

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