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LANCIO D'AGENZIA

MOSTRA CINEMA VENEZIA: DOMANI I 74 CORTOMETRAGGI VINCITORI DI “MIGR-ARTI”

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17.04 - mercoledì 6 settembre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Ministero Beni Culturali) – Mostra del Cinema: domani sugli schermi di Venezia 74 i cortometraggi vincitori di MigrArti.

Dal 6 all’8 settembre si accendono gli schermi della Sala Casinò alla 74a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con i 23 cortometraggi vincitori di MigrArti, il bando ideato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la promozione di progetti cinematografici per la valorizzazione delle culture delle popolazioni immigrate in Italia, nell’ottica dello sviluppo, del confronto e del dialogo interculturale, grazie allo stanziamento di risorse che quest’anno ha raggiunto 1 milione e mezzo di euro.

I 23 cortometraggi realizzati sia da associazioni sia da società di produzione cinematografica, raccontano storie di vita e di diverse culture che vivono il processo di integrazione nel tessuto sociale del nostro Paese, tracciando uno spaccato dei “nuovi italiani”.

Un modo per riconoscere e dialogare con le tante realtà che in Italia si occupano di quei popoli migranti.

“L’obiettivo di MigrArti è quello di far conoscere e dare voce alle culture e alle comunità di immigrati presenti nel nostro Paese – ha dichiarato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini nel corso della conferenza stampa di presentazione – la conoscenza è un valido strumento per alimentare il rispetto della diversità e costituisce un ottimo antidoto contro la paura e il sospetto. Ed è il motivo per il quale abbiamo raddoppiato le risorse di questo importante progetto anche per il 2018”.

 

 

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7 settembre ore 11.30

A mio padre di Gabrielle Allan Gutierrez Laderas e Alessio Tamborini (15’)

 

Nkiruka il meglio deve ancora venire di Simone Corallini e Silvia Luciani (14’)

 

Il guastafeste di Giuseppe Tandoi (13’)

 

Jululu di Michele Cinque (15’)

 

Ambaradan di Paolo Negro e Amin Nour (15’)

 

Joy di Daniele Gaglianone (16’)

 

Gaga di Giulia Brazzale e Luca Immesi (12’)

 

Il tratto di Alessandro Stevanon (15’)

 

 

 

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A MIO PADRE di Gabrielle Allan Gutierrez Laderas e Alessio Tamborini (Scuole Civiche di Milano)
A volte passano inosservati gli sforzi che fanno i nostri genitori per darci quello che abbiamo, quello che ormai diamo per scontato, ma alcune cose non sono affatto scontate e non possono passare inosservate.

Le fatiche di un uomo per donare a suo figlio una nuova nazione, un futuro, non hanno prezzo, e raccontarle in un documentario è un piccolo ma importante passo per testimoniare tutta la gratitudine che ci si porta dentro.
 

NKIRUKA – IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE di Simone Corallini e Silvia Luciani (Studio Uno)
Nkiruka è un vanto per i suoi genitori, una studentessa modello, una ragazza che domina alla perfezione la cultura dei suoi genitori e quella del paese nel quale è nata.

Ciononostante, alcune leggi italiane non la equiparano ai suoi coetanei e le precludono alcune fondamentali possibilità. L’integrazione è tale quando è totale, ma Nkiruka è una parola che, parafrasando, significa anche “speranza nel domani”.

 

 

IL GUASTAFESTE di Giuseppe Tandoi (Esprit Film)

Attraverso gli stilemi rituali del noir vengono ripercorsi i passi che hanno portato Dardan, il protagonista, a subire il ficcante interrogatorio di un uomo nell’ombra. Il crimine di Dardan è di aver mandato in malora ogni festa alla quale ha preso parte. La sua tesi difensiva? Erano tutte di una noia mortale.

 

 

 

JULULU di Michele Cinque (Lazy Film srl)
Jululu è un viaggio musicale in un angolo di Africa nel sud Italia, nelle vaste piane coltivate a pomodoro nella provincia di Foggia. Badara Seck, musicista griot senegalese, come una guida sciamanica, attraversa questi luoghi alla ricerca di Jululu, l’anima collettiva africana, fino ad arrivare in uno dei ghetti dove si riversano i lavoratori agricoli immigrati per la stagione della raccolta.

 

 

AMBARADAN di Paolo Negro e Amin Nour (Tauron Entertainment)
Ci vuole il colore della pelle giusto persino per essere razzisti. Nelle vie periferiche della capitale possono nascere paradossi, come quello di Luca, un “black italian” fascista, che a dispetto delle sue origini si è dato allo squadrismo più ottuso e bigotto.

Un paradosso destinato a scontrarsi, però, con quanto di bello e di vero possa esistere nello sguardo di un bambino, la sola speranza di futuro.
 

JOY di Daniele Gaglianone (Zenit Arti Audiovisive)
Si fa presto a dire Africani; ma cosa vorrà poi dire “Africani”? L’Africa è un continente, e le tradizioni, le storie, le culture che hanno forgiato ogni singolo uomo differiscono dalle altre.

E’ questo ciò che pensa JOY quando si ritrova al centro, attorniata da persone che hanno un passato tragico che lei non ha mai conosciuto, visto che è nata in Italia, e che non riesce a fare suo, rifiutandolo.

 

 

 

GAGA di Giulia Brazzale e Luca Immesi (Esperimento Cinema Srl)Gaga è una giovane ragazza italiana di origine serba. Vive con sua madre e suo fratello in un appartamento scarno ed essenziale. L’Italia può essere un mondo di opportunità ma anche un paese dei balocchi promiscuo e pericoloso per una giovane “Pinocchio” che si distanzia sempre di più dagli insegnamenti di sua madre per inseguire uno stile di vita fatto di luci e locali notturni.

 

 

 

IL TRATTO di Alessandro Stevanon (Redibis Film)
A volte ci si sente soli, e nella solitudine possiamo scoprire che quel che ci hanno insegnato a temere può essere il nostro più grande maestro ed amico.

E’ questa la storia di un mondo disegnato con un gessetto sul marciapiede, di un bambino italiano che apprende e di un maestro africano che insegna, dell’insensato odio che li separerà ma che non riuscirà mai a dividerli del tutto.

 

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