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MOBILITÀ ELETTRICA PAT: CIVETTINI, INCENTIVI MOSSA INTELLIGENTE O PASSO FALSO?

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09.12 - giovedì 2 novembre 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – Interrogazione – Incentivi provinciali per la mobilità elettrica. Mossa intelligente o passo falso? Gruppi d’acquisto più convenienti dei contributi? Quali i piani d’ installazione di colonnine di ricarica nei centri urbani e nelle periferie?

A partire dal 1 novembre, secondo quanto diffuso dagli organi provinciali, saranno disponibili -alla faccia delle dichiarazioni sul tema del presidente Sergio Marchionne, recentemente insignito della Laurea trentina ad honoris causa – i nuovi incentivi provinciali per l’acquisto di autoveicoli elettrici o ibridi plug-in.

Un passaggio che rientra nel più generale “Piano per la mobilità elettrica” approvato il mese scorso e che – pare – coinvolgerà a breve pure le biciclette a pedalata assistita. Al di là dell’aspetto innovativo, rileva anche l’insieme di risorse che saranno messe a disposizione: oltre 300.000 euro, con incentivi che varieranno da 4.000 a 6.000 euro, a seconda che si tratti rispettivamente di autoveicoli ibridi plug-in o elettrici.

Ora, se da una parte è indubbio come si tratti di una iniziativa – quella di questi incentivi – dal sapore innovativo e di stimolo all’economia, oltre che al rispetto all’ambiente, dall’altra la stessa pare presentare, se non delle criticità, quanto meno degli aspetti da chiarire.

Non manca, infatti, chi osserva come – stante l’ancora decisamente elevato prezzo d’acquisto rispetto ad un veicolo a trazione termica di pari caratteristiche di potenza – il provvedimento in questione difficilmente riuscirà, purtroppo, a smuovere il mercato dell’auto elettrica.

Un altro aspetto critico è il fatto che gli incentivi in questione rischiano di riguardare in particolare, per non dire esclusivamente, vetture di gamma medio superiore, dal momento che, allo stato, la tecnologia ibrida-plug-in al momento è diffusa soprattutto tra auto di marche importanti.

Ma di più, non va taciuto come vi siano gruppi d’acquisto solidale attivi nel comparto dell’auto elettrica, ibrida o ad alimentazioni alternative (metano e Gpl), che prevedono uno sconto medio ottenibile aderendo all’iniziativa del 30% sul prezzo d’acquisto: di più, in pratica, di quanto offre la Provincia di Trento.

Di qui l’esigenza – pur sottolineando, lo si ripete, che non si critica a priori questa decisione – di un chiarimento inerente i contributi in parola.

Contributi che rischiano di essere, alla luce di quanto sin qui detto, se non sbagliati comunque calibrati in modo inadeguato.
Ragion per cui –pur compiacendosi per le convenzioni stipulate con le primarie concessionarie di auto specifiche-senza spirito polemico, pare quanto mai opportuno – considerando che si tratta comunque di un’iniziativa realizzata con fondi pubblici – di investire della questione gli Uffici provinciali per le giuste valutazioni, sperando di ottenere risposte soddisfacenti attraverso l’Amministrazione provinciale,soprttutto richiedendo una attenta analisi relativamente all’attività dei Gruppi di acquisto, che sconterebbero il costo in modo ben più importante del contributo provinciale.

Oltre a tutto ciò, indispensabile sapere quali siano i progetti, le convenzioni e gli impegni, per la diffusione massiccia delle colonnine elettriche di ricarica e quali le indicazioni alle Amministrazioni locali per l’installazione delle stesse e la riservazione di parcheggi dedicati alle auto elettriche necessitanti di ricariche.

 

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Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

• Se si condivida, con riferimento ai nuovi incentivi provinciali per l’acquisto di autoveicoli elettrici o ibridi plug-in parte del “Piano per la mobilità elettrica”, che – stante l’ancora decisamente elevato prezzo d’acquisto rispetto ad un veicolo a trazione termica di pari caratteristiche di potenza – essi difficilmente riusciranno, purtroppo, a smuovere il mercato dell’auto elettrica e in caso di diverso, quali siano gli elementi a supporti della scelta e quali le valutazioni sul mercato specifico;

• Quali siano gli obbiettivi specifici, in termini di efficacia economica, che con siffatti incentivi la Provincia ambisce a raggiungere;

• Se corrisponda al vero che gli incentivi in questione rischiano di riguardare in particolare, per non dire esclusivamente, vetture di gamma medio superiore, dal momento che, allo stato, la tecnologia ibrida-plug-in al momento è diffusa soprattutto tra auto di marche importanti e costose;

• Se si sia a conoscenza, sempre con riferimento all’iniziativa in questione, che vi sono – già oggi – gruppi d’acquisto solidale attivi nel comparto dell’auto elettrica, ibrida o ad alimentazioni alternative (metano e Gpl), che prevedono uno sconto medio ottenibile aderendo all’iniziativa del 30% sul prezzo d’acquisto, ovvero di più, in pratica, di quanto offre la Provincia di Trento e in ogni modo, sono compatibili l’associazione di sconti e incentivi;

• Se non si reputi, in caso affermativo rispetto ai quesiti precedenti, opportuno un ripensamento o comunque una riprogrammazione strategica dei contributi in parola, in modo da renderli maggiormente efficaci,vista la condivisa importanza allo sviluppo di questo mercato;

• Quali siano i progetti, le convenzioni e gli impegni, per la diffusione massiccia delle colonnine elettriche di ricarica e quali le indicazioni alle Amministrazioni locali per l’installazione delle stesse e la riservazione di parcheggi dedicati alle auto elettriche necessitanti di ricariche.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

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Cons. Claudio Civettini

 

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