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LANCIO D'AGENZIA

MINISTERO DELLA SALUTE * RAPPORTO SALUTE MENTALE – 2017: « 1,3 MLN LA SPESA LORDA IN ITALIA PER GLI ANTIDEPRESSIVI, 55 EURO IN TRENTINO / 20.405 IN ALTO ADIGE »

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12.50 - mercoledì 26 giugno 2019

Il Rapporto sulla Salute Mentale 2017 illustra nel dettaglio i principali dati sull’utenza, le attività e il personale dei Servizi di Salute Mentale in Italia riferiti all’anno 2017. Si compone di una introduzione, quattro parti centrali che costituiscono il cuore dell’analisi e un’appendice conclusiva. Nell’introduzione è riportato l’oggetto, la finalità nonché una sintesi della dimensione del fenomeno e dei principali risultati.

 

 

 

Nella prima parte del volume è inserita la presentazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) e più specificatamente del Sistema Informativo Salute Mentale (SISM) che costituisce la principale fonte informativa utilizzata per la redazione di tale rapporto. Il fulcro del Rapporto è nella seconda parte in cui, dopo una breve premessa riguardo la metodologia d’analisi adottata per la produzione del documento, si fornisce un approfondimento concernente la completezza e la qualità dei dati rappresentati. Nei capitoli seguenti si riporta una panoramica delle strutture che offrono assistenza per la salute mentale, suddivise per setting assistenziale, e del personale in servizio nelle strutture psichiatriche pubbliche e private accreditate. Successivamente sono presentati i principali dati di attività relativi alla prevalenza ed incidenza dell’utenza trattata dai servizi di salute mentale e all’assistenza erogata nei differenti setting assistenziali.

La terza parte del Rapporto ha l’obiettivo di completare il quadro delineato tramite la rilevazione del Sistema Informativo Salute Mentale (SISM), offrendo al lettore una panoramica delle evidenze emerse da ulteriori fonti informative. La quarta parte è dedicata alla rappresentazione grafica di un selezionato numero di indicatori che descrivono le risorse a disposizione, l’utenza trattata, l’attività ospedaliera e territoriale di ogni regione.
Il volume è accompagnato da un’appendice contenente ulteriori tabelle e rappresentazioni grafiche non presenti all’interno dei capitoli.

SINTESI DEI RISULTATI PRINCIPALI
L’attività psichiatrica territoriale
L’UTENZA
Gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2017 ammontano a 851.189 unità (mancano i dati della P.A. di Bolzano), con tassi standardizzati che vanno dal 79,9 per 10.000 abitanti adulti in Sardegna fino a 230,1 nella regione Puglia (valore totale Italia 169,4). Gli utenti sono di sesso femminile nel 53,5% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (67,6%).

In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la più alta concentrazione si ha nella classe 45-54 anni (25,3% nei maschi; 23,5% nelle femmine); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe > 75 anni (7,2% nei maschi e 12,0% nelle femmine).
Nel 2017 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno con i Dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 335.794 unità di cui il 91,7% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever pari a 307.812 unità).

LE PATOLOGIE
I tassi degli utenti trattati per gruppo diagnostico evidenziano importanti differenze legate al genere. I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalità, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (29,2 per 10.000 abitanti nei maschi e 48,3 per 10.000 abitanti nelle femmine).

L’ATTIVITÀ DEI SERVIZI PSICHIATRICI
Le prestazioni erogate nel 2017 dai servizi territoriali ammontano a 11.474.311 con una media di 15,3 prestazioni per utente. Complessivamente il 78,1% degli interventi è effettuato in sede, il 7,9% a domicilio e il resto in una sede esterna. Gli operatori prevalenti sono rappresentati da medici (31,6%) ed infermieri (45,1%); il 31,2% degli interventi è rappresentato da attività infermieristica al domicilio e nel territorio, il 24,1% da attività psichiatrica, il 15,6% da attività di riabilitazione e risocializzazione territoriale, il 6,5% da attività psicologica psicoterapica e il 6,0% da attività di coordinamento; la quota restante riguarda attività rivolta alla famiglia e attività di supporto.

Inoltre le giornate di presenza presso strutture residenziali sono pari a 11.549.682 per 32.515 utenti; la durata media del trattamento a livello nazionale è pari a 815,8 giorni. Gli accessi nelle strutture semiresidenziali sono pari a 1.582.966 per 27.600 persone (325,9 accessi per 10.000 abitanti).

L’attività psichiatrica ospedaliera
DIMISSIONI OSPEDALIERE
Nel 2017 si registrano 109.622 dimissioni dalle strutture psichiatriche ospedaliere (pubbliche e private), per un totale di 1.418.336 giornate di degenza con una degenza media di 12,9 giorni. Con riferimento ai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC), le riammissioni non programmate entro 30 giorni rappresentano il 13,9% del totale delle dimissioni, mentre quelle a 7 giorni rappresentano il 7,0%. Nel 2017 sono stati registrati 7.608 trattamenti sanitari obbligatori nei SPDC che rappresentano il 7,8% dei ricoveri avvenuti nei reparti psichiatrici pubblici (97.276).

ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO
Nel 2017 il numero complessivo di accessi al Pronto Soccorso per patologie psichiatriche ammonta a 592.226, che costituiscono il 2,8% del numero totale di accessi al pronto soccorso a livello nazionale (n = 20.798.369). Il 13,1% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita in ricovero, di cui la metà nel reparto di psichiatria. Inoltre il 26% dei ricoveri per problemi psichiatrici registra una diagnosi di Schizofrenia e altre psicosi funzionali. Il 72,6% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita a domicilio.

Il consumo dei Farmaci
Sono state considerate le seguenti categorie di farmaco: antidepressivi, antipsicotici e litio erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta.

IN REGIME DI ASSISTENZA CONVENZIONATA
Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è di oltre 350 milioni di euro con un numero di confezioni superiore a 35 milioni. Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è superiore a 72 milioni di euro con un numero di confezioni che supera i 5 milioni. Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di circa 3,6 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 879.231.

IN DISTRIBUZIONE DIRETTA
Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è pari a 1,3 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 661.857. Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è pari a circa 88 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 6,5 milioni. Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di 64.966 euro con un numero di confezioni pari a 38.716.

Costo dell’assistenza psichiatrica
Con riferimento all’anno 2017 il costo medio annuo per residente dell’assistenza psichiatrica, sia territoriale che ospedaliera, è pari a € 78,0 calcolato dividendo il costo complessivo dell’assistenza psichiatrica per la popolazione adulta residente nel 2017. Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica territoriale il costo complessivo ammonta a 3.733.961 (in migliaia di euro), di cui 1.758.629 (in migliaia di euro) per l’assistenza ambulatoriale e domiciliare, 478.320 (in migliaia di euro) per l’assistenza semiresidenziale e 1.497.012 (in migliaia di euro) per l’assistenza residenziale. Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica ospedaliera, la remunerazione teorica delle prestazioni di ricovero ospedaliero è nel 2017 pari a 220.136 (in migliaia di euro).

Il personale.

La dotazione complessiva del personale all’interno delle unità operative psichiatriche pubbliche, nel 2017, risulta pari a 28.692 unità. Di queste il 18,6% è rappresentato da medici (psichiatri e con altra specializzazione), il 7,1% da psicologi, il personale infermieristico rappresenta la figura professionale maggiormente rappresentata (44,9%), seguita dagli OTA/OSS con il 10,3%, dagli educatori professionali e tecnici della riabilitazione psichiatrica pari al 6,6% e dagli assistenti sociali con il 4,5%.

Le strutture
Nel 2017 il sistema informativo salute mentale ha rilevato dati di attività di 1.481 servizi territoriali, 2.346 strutture residenziali e 908 strutture semiresidenziali che si riferiscono a circa il 92% dei DSM. Nel 2017 il numero dei SPDC attivi è pari a 318 con complessivi 3.981 posti letto per ricoveri ordinari e 338 posti letto per ricoveri in day hospital; le strutture ospedaliere in convenzione che erogano attività di assistenza psichiatrica sono pari a 22 con un totale di posti letto per degenza ordinaria pari a 1.155 e a 16 posti per day hospital. Per il totale Italia, l’offerta per i posti letto in degenza ordinaria, è di 10,1 ogni 100.000 abitanti maggiorenni.

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