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MENTANA: DORIGATTI, CHI CONSIDERA SUPERATA L’AUTONOMIA È CONTRO LA COSTITUZIONE

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11.46 - martedì 26 settembre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Dorigatti ai neomaggiorenni: chi considera superata l’autonomia va contro la Costituzione, per attuare la quale servono responsabilità e partecipazione.

“Affermare come ha fatto l’altra sera a Trento Mentana che la nostra autonomia non ha più ragion d’essere, è come voler cancellare l’articolo 116 della Costituzione italiana sul quale lo statuto speciale del Trentino Alto Adige si fonda”.

Ha risposto così il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti alle parole pronunciate in piazza Battisti dal noto giornalista televisivo durante il festival delle resistenze contemporanee.

La cornice è stata la cerimonia organizzata ieri sera dal Comune di Madruzzo (2.980 abitanti, nato l’anno scorso dalla fusione delle municipalità di Lasino e Calavino), per la consegna della Costituzione ai neo-maggiorenni.

Presente anche il consigliere Mario Tonina, dopo il saluto del sindaco, Michele Bortoli, Dorigatti ha parlato ai diciottenni del 2017 di responsabilità e partecipazione.

“Entrando oggi simbolicamente nella vita civile – ha esordito – avete la responsabilità di custodire la memoria che la conquista, settant’anni fa, della democrazia non è stata facile dopo il ventennio fascista e nazista che aveva privato l’Italia della libertà”.

Il presidente ha citato Pietro Calamandrei, che un giorno rivolgendosi ai giovani disse loro che la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto sia preziosa e vitale quando manca.

“Oggi – ha proseguito Dorigatti – la Costituzione è stata attuata solo in parte e voi potete completarne la realizzazione.

Si tratta – ha aggiunto – di una responsabilità cruciale in questa fase di profondo spaesamento e di decadenza della politica, che vede sotto attacco le stesse istituzioni della repubblica e le regole del gioco democratico fissate dalla Costituzione”.

Sempre Calamadrei, ha proseguito Dorigatti, raccontò ai giovani la storia di una nave che rischiava di affondare a causa del mare in tempesta.

Un passeggero, avvertito del pericolo e sollecitato da un compagno a fare qualcosa, gli rispose che tanto la nave non era mica sua.

Il problema era però che su quella barca c’era anche lui. Nel nostro Paese oggi, ha commentato il presidente, il mare in tempesta è la disoccupazione all’11,5%, è il lavoro che manca al 33-34% dei giovani, è il problema del precariato che i vaucher non hanno risolto dando un assegno che non assicura alcuna prospettiva previdenziale.

Scopriamo allora, ha osservato Dorigatti, che l’articolo 3 della Costituzione (“è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini e impediscono lo sviluppo della persona umana…”), non è ancora stato attuato. E proprio questo è il pezzo più bello della Costituzione.

Ecco perché, ha continuato, oltre alla responsabilità oggi serve anche la partecipazione: “perché la carta costituzionale è come un’auto che per camminare ha bisogno di alimentare continuamente il motore con la benzina.

E la benzina siete voi”. Dorigatti ha ricordato infine il “rango costituzionale” dell’autonomia speciale del Trentino Alto Adige, che negli anni ’50 e ’60 ha permesso a questa regione di superare le stagioni delle bombe e dell’emigrazione dovuta alla miseria.

“Oggi la possibilità di consolidare questi risultati dipende dalla nostra capacità di dimostrare che con l’autonomia si può fare qualcosa di meglio nel governo della comunità rispetto allo Stato.

Certo, la disoccupazione c’è anche da noi, ma con le competenze dell’autonomia abbiamo potuto affrontare la crisi in condizioni migliori rispetto ad altri territori.

Oggi però c’è ancora grande bisogno di un’autonomia solidale, che allunghi la mano verso chi ha il passo più lento degli altri”.

Ecco perché, ha ammonito Dorigatti, “rimettere oggi in discussione l’autonomia come qualcuno nel nostro Paese continua a chiedere, significherebbe tornare indietro, perdere le conquiste sociali raggiunte e impoverire tutti”.

D’altra parte, a proposito di partecipazione il presidente non ha mancato di rilevare lo “scarso entusiasmo” riscontrato nella fase di consultazione dei cittadini recentemente attivata dalla Consulta per la riforma dello statuto di autonomia.

Per questo ha concluso rivolgendo un forte appello ai ragazzi: “Ricordatevi che la delega non funziona quando la nave sulla quale vi trovate anche voi sta per affondare”.

Ecco i nomi dei dieci ragazzi che hanno ricevuto una copia della Costituzione dalle mani del presidente del Consiglio provinciale e del sindaco di Madruzzo: Martina Bosetti, Valerio Benigni, Tiziano Gaddo, Leonardo Chemelli, Miriam Frioli, Marco Gadler, Edoardo Salvetta, Emanuele Pontalti, Meghi Mjeshtri, Maria Isabella Vacchetti.

In mostra le 21 donne protagoniste dell’assemblea costituente.

All’inizio della cerimonia è stata inaugurata la mostra “Libere e sovrane”, curata da Micol Cossali e Mara Rossi, che ne hanno illustrato le motivazioni.

Allestita e visitabile nella sala del consiglio comunale di Madruzzo a Lasino, la mostra, realizzata anche con il sostegno della Commissione provinciale pari opportunità, rappresentata ieri sera da Chiara Sighele, presenta i ritratti stilizzati delle 21 donne elette nell’assemblea costituente che hanno contribuito alla stesura della carta costituzionale.

 

 

 

 

 

 

 

Foto: screenshot da diretta video streaming prodotta da Opinione

 

 

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