(Fonte: Cisl Medici Trentino) – In riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Luserna apparse oggi sul quotidiano l’Adige, a pagina 35, Cisl medici del Trentino (sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale), rileva che quanto accade è conforme alla disciplina vigente, frutto di una inopportuna modifica di Giunta datata 2007, rispetto a quella precedente, che non avrebbe mai portato a questa situazione paradossale.
Purtroppo l’amministrazione provinciale decise, dieci anni fa,c he non vi era il diritto per i cittadini a scegliere un medico sotto casa, ma entro un ambito molta vasto comprendente innumerevoli comuni: cioè che i cittadini di Luserna potevano anche scegliere ed avere medici fino ad Ala, Volano, o,perchè no, a Brentonico; o che il medico di Ala aprisse ambulatorio a Luserna: l’Apss di Trento ha recapitato un mese fa a tutti i medici della Vallagarina, oltre cinquanta, richiesta di aprire ambulatorio secondario inefficace remunerativamente a Luserna!
Di fatto si sono allargati a dismisura gli ambiti di lavoro per i medici, togliendo il legame con il territorio di conoscenza, e lasciando spazio a situazioni come quella oggi accaduta.
In relazione a quanto dichiarerebbe il Sindaco Nicolussi Paolaz sull’Adige di oggi, precisiamo, quindi, che in data 6 settembre si è riunito, su richiesta aziendale, il Comitato aziendale (Apss-organizzazioni sindacali) per la medicina generale che ha potuto solo constatare l’impossibilità di far seguito alle richieste provenienti dall’Alpe Cimbra, date le Leggi italiane e provinciali attuali, non prevedendosi deroghe, salvo andare contro le norme ….con tutti i rischi, i ricorsi e i controlli possibili.
La soluzione prospettata dal sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale, come segnalato alle autorità vigenti, richiede una modifica della precedente Delibera di Giunta, n. 1108 del 30 maggio 2007, comprendente l’attuale descrizione degli ambiti di scelta medica, secondo Legge, che sia omogenea per tutto il Trentino e non certo frutto di accordi pre elettorali. Questo in tempi celeri.
Per venire incontro alle aspettative dei cittadini, come Cisl medici del Trentino ha consigliato, è d’obbligo concordare le modifiche con il Comitato provinciale della medicina generale, che si riunirà in Assessorato il 21 settembre sulle quali Cisl medici si esprima favorevolmente.
Corre infine l’obbligo specificare che proprio perchè, come dice il sindaco Nicolussi Paolaz, il medico di famiglia “è al servizio della nostra gente”, pur essendo un libero professionista attualmente sottopagato, è corretto -in base all’accordo collettivo vigente dei medici di famiglia,firmato da Rossi nel 2013- aprire per un’ora al giorno l’ambulatorio nella zona carente assegnataci dall’Azienda, se gli iscritti al medico di Lavarone sono meno di 500 ( su cui deve vigilare l’Azienda).
Altrimenti, fino a mille il medico è obbligato a fare due ore al giorno in loco.
Ciò non toglie che il nuovo medico inserito debba rapportarsi ai cittadini degli Altopiani Cimbri dalle 8 alle 20 di tutti i giorni feriali per tutte le altre necessità domiciliari, laddove chiamato per visite non differibili.
Se poi verrà costituita l’Aft predisposta appositamente per gli altipiani cimbri, i cittadini potranno andare da tutti e tre i medici, indistintamente, almeno per le patologie croniche e le visite non differibili.
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Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino
In allegato il ritaglio stampa contenuto nel comunicato stampa (l’Adige-10-9-2017):
