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MEDICI TRENTINO: PRESIDENTE IOPPI A BORDON: NO ALLE AGGREGAZIONI TERRITORIALI

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11.05 - giovedì 28 settembre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Ordine Medici del Trentino) –  L’Ordine dei medici e la formazione. Presentata la Scuola di formazione specifica in medicina generale.

“Se l’Ordine non considerasse la formazione del medico uno dei suoi compiti principali tradirebbe la sua stessa natura. E’ all’Ordine, infatti, che viene delegato il controllo e la verifica di quel complesso processo che è la formazione e lo sviluppo professionale del medico. In questo modo l’Ordine concretizza una reale garanzia per il cittadino vigilando sulla preparazione e competenza professionale degli iscritti e assicurando in tal modo un servizio sanitario sicuro per la società.

La preoccupazione che nel prossimo futuro i medici specialisti e i medici di medicina generale che vanno in pensione non vengano sostituiti da altri medici formati è reale “.

Sono queste alcune delle affermazione del presidente dell’Ordine dei medici, dott. Marco Ioppi, nel corso della conferenza stampa svoltasi stamane nella sede della Fbk di Trento per la presentazione della Scuola di formazione specifica in medicina generale della provincia di Trento.

Il totale degli iscritti all’Albo dell’Ordine di Trento è di 2.890 ( medici e odontoiatri )  con una età media di 53 anni.

I medici di Medicina generale iscritti all’Ordine di Trento sono 344 con un’età media di 59 anni e 200 sono quelli di età compresa tra 60 e 70 anni.

Le scuole di formazione specifica in medicina generale, gestite dalle Regioni e dalle Province Autonome, diplomano ogni anno in Italia 900 – 950 medici a fronte degli oltre 3.000 che vanno in pensione.

Ne consegue che nel 2023 un cittadino su tre potrebbe non avere un proprio medico di fiducia.

La situazione – ha detto ancora Ioppi – andrà peggiorando per le mutate esigenze di salute della popolazione, legate all’allungamento della vita media e alla complessità sempre crescente delle cure e coinvolgerà anche le strutture ospedaliere, che già oggi soffrono della mancanza di alcune figure di specialisti come i pediatri.

Per nulla condivisibile –ha aggiunto il presidente Ioppi-  la dichiarazione alla stampa del direttore Generale dell’Apss Trento che, qualche giorno fa, in questo contesto rispondeva che sul territorio “ si punterà sulle aggregazioni “, mentre “negli ospedali una via è quella di aumentare le altre professionalità (es. infermieri) che sono disponibili e che possono essere formati anche in tempi brevi per consentire ai medici di concentrarsi sulle loro attività specifiche” (Giornale “Trentino” del 26.09 2017).

Non possiamo essere d’accordo con una sanità al ribasso, ma occorre impegnarsi a formare medici di medicina generale e specialisti  e chiedere un aumento del numero di borse di studio del corso di specializzazione e del corso in medicina generale.

“L’imbuto formativo” dopo la laurea è anche responsabile di una fuga verso l’estero di oltre mille giovani neolaureati all’anno!

La scuola di medicina generale di Trento è finanziata dalla Provincia e gestita dall’Ordine dei medici (vedi organigramma a pag. 6 del Bollettino medico Trentino) e dall’anno accademico 2015 – 2016 ha sede in una struttura di eccellenza per la ricerca e l’innovazione come è la Fondazione Fbk di Povo.

È stata istituita già nel 2000, una delle prime in Italia, ed è diventata punto di riferimento in campo nazionale e internazionale.

Con la sottoscrizione della Dichiarazione di Trento, avvenuta il 3 giugno scorso (alla quale si riferisce gran parte degli articoli pubblicati sul Bollettino Medico Trentino), si sono gettate le basi affinché le varie scuole regionali mettano in comune le rispettive esperienze e realizzino un programma omogeneo e condiviso.

La stima e la credibilità, che sono state riconosciute alla esperienza formativa della scuola di Trento, hanno fatto sì che oggi sia considerata esempio di formazione e ricerca tanto che il direttore, dottor Mauro Larcher, è stato proposto quale componente della commissione tecnica ministeriale, istituita dalla ministro Beatrice Lorenzin, per la riorganizzazione delle scuole di formazione specifica in medicina generale su tutto il territorio nazionale.

Lo stesso dottor Larcher nel corso della conferenza ha illustrato obiettivi e metodologie della Scuola per la formazione specifica in medicina generale.

 

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