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MEDIASET – RETEQUATTRO * “QUARTA REPUBBLICA”: FONTANA (VICESEGRETARIO LEGA), « «SE IL NOSTRO PARTITO È AL GOVERNO PER NON INCIDERE, TANTO VALE CHE NON CI STIA »

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22.54 - lunedì 13 giugno 2022

«Se per la Lega sarà più difficile stare al Governo questo autunno? fosse per me, io sono abbastanza stanco.. Sono un uomo libero e dico che se l’obiettivo di questo Governo era quello di tentare che non ci fosse o che ci fossero il meno possibile problemi economici dopo la pandemia era giusto provarci e sono convinto che quella scelta sia stata giusta in quel momento.

Se però poi non vedo gli effetti sui cittadini – e non lo dico per quanto riguarda i nostri Ministri che stanno cercando di fare il possibile – nel momento in cui non vedo che i nostri cittadini, a fronte di una situazione economica pericolosa che ci sarà questo autunno hanno un riscontro positivo, la Lega risponde all’elettorato, non a qualcun altro, risponde ai propri cittadini. Queste le parole del deputato e vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana, in un’intervista a “Quarta Repubblica” – il programma di approfondimento politico ed economico condotto da Nicola Porro su Retequattro.

« I propri cittadini sono in enorme difficoltà. Lo sanno tutti come la penso -continua il vicesegretario – se la Lega non è lì per incidere allora tanto vale che non ci stia. La Lega non è un movimento che governa per governare ma per stare insieme ai propri cittadini e i cittadini in questo momento hanno un enorme difficoltà e io non voglio tornare sul mio territorio dovendo vergognarmi o essendo in difficoltà perché questo Governo non pensa ai cittadini. Pensiamo a quanto riguardala benzina, pensiamo alla energia.. nel momento in cui arrivo a casa di qualche amico o quale parente e inizio a sentire che mugugnano, significa che le cose non vanno bene.

Se io non mi sento la responsabilità di stare al Governo, o il Governo fa le cose per cui siamo lì, altrimenti. Questa è una riflessione che la Lega deve fare perché in autunno sarà molto peggio di adesso. O il Governo cambia e inizia a pensare a quello che interessa ai cittadini o altrimenti faremo le nostre scelte.

Poi sarà Salvini ovviamente che ci penserà con tutti gli altri molto più bravi e preparati di me. Però io da uomo libero e leghista penso di poter rappresentare comunque una parte di quello che la Lega pensa in questo momento, che forse non è neanche particolarmente minoritaria. Oltre a questo, c’è la questione che noi non dobbiamo pensare al fatto di arrivare alle prossime elezioni politiche facendoci gli scontri interni all’interno del Centrodestra intendo, perché se facciamo gli scontri interni il nostro elettorato si disaffeziona e non va a votare. O come squadra riusciamo a fare un programma per far capire ai cittadini che cercheremo di far cambiare le cose a loro favore o altrimenti saremo destinati a non vincere».

«A livello elettorale noi siamo abbastanza contenti perché comunque abbiamo fatto una ventina di sindaci, come Lega intendo. Ma in generale quello che è successo a Verona è esattamente quello che non deve succedere l’anno prossimo: ci sono dei leader e non devono scontrarsi nel Centrodestra perché se noi ci scontriamo invece di vincere come squadra, perdiamo come singoli. Visto che l’individualismo non è la nostra matrice originaria bisogna cercare di fare squadra».

Lorenzo Fontana poi aggiunge: «Purtroppo è quello che è avvenuto a Verona dove il Centrodestra vale circa il 60% – ma anche da questi voti si vede circa il 55% – ma tenga conto che secondo me come Centrodestra potremmo arrivare al 60%. Dividendosi si favorisce la sinistra: è esattamente l’errore che non deve fare il Centrodestra. E attenzione, perché secondo me ci sono due fattori fondamentali: il primo, arriva l’autunno dopo l’estate e questo autunno sarà molto difficile, a livello economico, nella compagine del Governo perché comunque, le dico sinceramente che non sono per nulla soddisfatto per come sta andando questo Governo e quindi mi auguro che in autunno si inizia a guardare quelle che sono veramente le problematiche delle persone, economiche in particolar modo prima di guardare a quello che ci dice questo o quell’altro da qualche altra parte del mondo.

Sarà un autunno molto duro che probabilmente potrebbe andare a incidere sulle persone, sull’opinione pubblica e su quello che pensano per l’anno prossimo per le elezioni».

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