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MEDIASET – ITALIA 1 * “LE IENE”: « L’EX CT GIAN PIERO VENTURA, È DA QUATTRO ANNI CHE MI PORTO UN DOLORE DENTRO E GIOVEDÌ QUESTO DOLORE È TORNATO INTENSO » (TESTO INTEGRALE INTERVENTO)

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15.56 - mercoledì 30 marzo 2022

Andrà in onda stasera a “Le Iene”, in prima serata su Italia 1, il monologo di Gian Piero Ventura, in cui l’ex CT commenta la mancata qualificazione dell’Italia ai prossimi Mondiali. Il mister sceglie la trasmissione di Italia 1 per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, evidenziando le differenze di trattamento che i media hanno avuto nei suoi confronti, dopo l’eliminazione contro la Svezia nel 2017, rispetto a Roberto Mancini.

Questa l’anticipazione del suo monologo:

“È da più di quattro anni che mi porto un dolore dentro. E questo dolore giovedì, con la sconfitta dell’Italia con la Macedonia, è tornato intenso come quattro anni fa.
In tutto questo tempo ho riflettuto molto e parlato poco.
Ho ascoltato, però.
Quattro anni fa ho subito una lapidazione.
Sono diventato l’uomo nero, si è passati da “Ventura è un maestro di calcio” a “Ventura mangia i bambini”; quello che non si è dimesso dopo la sconfitta con la Svezia “perché voleva rubare uno stipendio”.
Ho sempre riconosciuto la mia colpa per quell’esclusione, ma ci sono state anche altre responsabilità.
È quello che la stampa oggi dice a una sola voce per difendere l’allenatore.
Ed è vero.
Leggo: “Troviamo i colpevoli”
Quindi ce n’è più di uno.
“Non è una sconfitta della squadra, ma un problema di sistema”.
E io sono d’accordo.
Penso che sia lo stesso sistema di quattro anni fa, che la vittoria all’Europeo ha solo mascherato.
Un sistema in ritardo, senza visione, che ci ha portato a uscire al primo turno ai mondiali del 2010 e del 2014. E che ci impone di ragionare su queste sconfitte che sembrano arrivare immeritatamente, all’improvviso, ma che hanno radici più profonde.
Leggo che gli stadi sono fatiscenti, che i conti non tornano, che in Italia non nascono più campioni, che i pochi italiani che giocano nei top club non hanno esperienza internazionale, e che nei vivai si preferisce investire sugli stranieri.
Ecco: questi problemi c’erano anche quattro anni fa e la mia sconfitta, purtroppo, non è servita a cambiare nulla.
Quattro anni fa, per tutti, è stata solo colpa mia, e mi sono fatto da parte.
Oggi invece è chiaro a tutti che la colpa è del sistema.
E da italiano e tifoso dell’Italia sono contento che Mancini resti. Ma adesso cambiamo il sistema.”.

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