News immediate,
non mediate!

Diretta video Opinione H24: Viabilità Trento

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

MAURO VERONES (PRESIDENTE PATT) * AUTONOMIA: «IL PARTITO DEVE ESSERE UN GRANDE LABORATORIO DI IDEE E AZIONI, CAPACE DI ATTRARRE NUOVI SOSTENITORI»

Scritto da
20.22 - lunedì 3 febbraio 2025

(Il testo seguente è tratto dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///

Molti di voi mi conoscono, ma credo sia giusto ribadire chi sono e cosa rappresento. Sono un tesserato e militante del Patt da oltre vent’anni. In questi anni ho vissuto il partito da dentro, conoscendone la storia, la struttura e le regole. Ho avuto il privilegio di servire il partito in vari ruoli, come consigliere, membro della giunta, vice-coordinatore di ambito, collaboratore dei gruppi consiliari e segretario amministrativo.

Ho partecipato attivamente alla stesura dell’aggiornamento dello Statuto e del regolamento finanziario e mi sono occupato della gestione operativa del partito, dalla contabilità all’organizzazione degli eventi, come i congressi. In sintesi conosco bene le dinamiche interne del nostro partito, i suoi punti di forza e i punti migliorabili.

Come presidente, credo fermamente che il ruolo centrale sia quello di garantire l’unità e l’equilibrio all’interno del Patt. Un presidente non è solo una figura formale, ma un punto di riferimento che assicura una gestione amministrativa efficiente, che rispetti i valori democratici e garantisca che ogni sensibilità all’interno del partito abbia una voce.

Essere presidente del Patt significa essere un garante della legalità, della partecipazione democratica e, soprattutto, della nostra identità autonomista. È un ruolo di sintesi e mediazione, ma anche di guida per il futuro del nostro partito. E oggi, sono qui perché credo nel futuro del nostro partito. Un futuro che possiamo costruire insieme, con unità, determinazione e una visione chiara. E oggi sono qui perché credo che il nostro partito abbia un futuro. Un grande futuro.

IL PASSATO COME INSEGNAMENTO, NON COME OSTACOLO
Abbiamo letto e sentito molte parole in questi giorni. Alcuni ci dicono che il nostro partito ha perso il suo peso, che non ha più identità, che è svanito nel nulla. Molti di questi giudizi vengono da chi ha avuto ruoli di responsabilità nel passato e non è più nel nostro partito ma oggi si erge a giudice della nostra situazione. Con tutto il rispetto che porto a queste persone, mi permetto di dire che certe critiche assomigliano alla favola della volpe e dell’uva: se non si può avere qualcosa, si dice che non vale nulla. Ma noi sappiamo che il valore del nostro partito non si misura con la nostalgia, bensì con l’impegno concreto nel presente e nel futuro.

UN PARTITO CHE GUARDA AVANTI
Non siamo qui per parlare di chi è uscito, ma di chi è rimasto. Guardiamoci intorno: questa sala piena dimostra che il PATT non è un partito in declino, bensì una comunità viva, forte, radicata nei valori dell’autonomia.

E allora chiediamoci:
• Perché il nostro partito non guida la Provincia autonoma di Trento?
• Perché il mondo autonomista è frammentato in mille rivoli, incapace di diventare un’unica forza compatta?
• Perché i trentini scelgono sempre più spesso partiti nazionali invece di affidarsi a noi?

Queste domande non devono scoraggiarci, ma motivarci. Per rispondere a queste domande nel modo che vogliamo c’è una sola strada: LAVORARE INSIEME.

 

L’unione fa la forza

Un partito forte non ha bisogno di personalismi. Ha bisogno di persone capaci di mettere il bene collettivo davanti agli interessi individuali. Ha bisogno di dialogo, di condivisione, di capacità di ascolto. L’unione, il confronto e la collaborazione sono la vera forza di una comunità politica. Un singolo filo è fragile, ma insieme tessiamo una rete indistruttibile

Quando le persone lavorano insieme, superano meglio le difficoltà. Quando si confrontano con rispetto, trovano soluzioni più efficaci. Quando condividono idee e obiettivi, crescono insieme. Il Patt deve essere questo: una casa accogliente, un grande laboratorio di idee e di azioni, capace di attrarre nuovi sostenitori, di parlare a chi oggi si sente lontano dalla politica, di coinvolgere i giovani, le donne, gli amministratori locali che vedono tutti i giorni le problematiche dei trentini.
Un partito radicato tra la gente

Dobbiamo tornare tra la gente, organizzare incontri nei territori, ascoltare chi vive nelle valli ma anche chi vive nelle città, chi lavora, chi amministra. Il PATT deve essere il partito delle persone, vicino alle loro esigenze e ai loro problemi concreti.

Abbiamo già gli strumenti per farlo:
• I Consiglieri provinciali e regionali.
• Gli assessori provinciali.
• Il Movimento femminile, che lavora per avvicinare le donne alla politica.
• Il Movimento giovanile, che ci rappresenta sia sul territorio che in Europa, nello YEPP.
• Le Sezioni del partito.

Dobbiamo investire di più su questi strumenti, creare momenti di confronto e formazione, coinvolgere le nuove generazioni perché il futuro del PATT passa sopratutto da loro. Quest’anno dopo anni che si voleva realizzare è stata organizzata la Scuola di politica, un esperienza che dobbiamo trasformare in un appuntamento fisso per formare le nuove leve del partito.

Una comunicazione più forte e incisiva
Il Patt deve anche migliorare la sua comunicazione. Dobbiamo raccontare meglio chi siamo, cosa facciamo, quali battaglie portiamo avanti. Per farlo serve una strategia condivisa, coordinata, efficace, se necessario supportata da risorse professionali. Non basta fare, bisogna anche saper fare e far sapere cio che si fa.
E dobbiamo farlo insieme: dal tesserato al consigliere provinciale, ognuno di noi deve essere un ambasciatore del nostro progetto. Organizziamo incontri, serate informative, momenti di ascolto. Torniamo a parlare con la nostra gente.

Un partito autonomista per una provincia più forte (con Bolzano)
Il Patt è nato per difendere e promuovere l’Autonomia del Trentino. Un’autonomia che ha garantito benessere, sviluppo, opportunità per tutti. Un’autonomia da sempre vista male dalle forze centraliste e nazionaliste. Noi siamo la sentinella di questa autonomia e dobbiamo difenderla. L’Autonomia non è un privilegio, ma una responsabilità. E noi abbiamo il dovere di svilupparla, rafforzarla, farla crescere.

Il nostro obiettivo deve essere chiaro: fare del Patt la forza politica di riferimento per il Trentino, come la Südtiroler Volkspartei per l’Alto Adige. Un partito capace di unire tutto il mondo autonomista in un progetto comune, forte, vincente. Fin dagli anni Settanta, quando il nostro partito si chiamava Pptt, i nostri esponenti scelsero di aggiungere la sigla Ue, riconoscendo già allora l’importanza dell’integrazione europea e il valore che questa avrebbe avuto per la tutela della nostra autonomia. Oggi, l’Unione Europea è senza dubbio più strutturata, ma fatica a realizzare fino in fondo i sogni dei suoi padri fondatori, soprattutto alla luce delle sfide attuali.

La Provincia di Trento deve rafforzare il proprio legame con l’Europa per proteggere e consolidare la propria autonomia. In questo contesto, il potenziamento dell’Euregio rappresenta un passo essenziale: non possiamo considerarlo solo un progetto amministrativo, ma il fulcro di una visione politica e culturale che unisce territori con radici, identità e valori comuni. Noi crediamo in un’Europa dei popoli, non delle nazioni, e rifiutiamo ogni forma di centralismo che possa minacciare la nostra capacità di autogoverno. L’Euregio è una straordinaria opportunità per rafforzare la cooperazione trans-frontaliera e valorizzare le nostre eccellenze in economia, ambiente, cultura e formazione. Un’opportunità per ribadire la nostra origine territoriale storica Trentina e Tirolese.

Il Patt vuole essere il garante politico di questa visione, affinché la nostra identità non venga mai sacrificata, ma anzi difesa e sviluppata in un’Europa che sappia riconoscere e rispettare le autonomie territoriali come ricchezza e modello di governo.

Il mio impegno per il Patt
Mi impegnerò con tutta la mia esperienza e il mio entusiasmo per far si che il partito attraverso i suoi organi ed esponenti si attivi per:
• Rafforzare la struttura organizzativa del partito, garantendo trasparenza e partecipazione
• Creare un calendario di incontri nei territori, per avvicinare il PATT alla gente.
• Investire su formazione e coinvolgimento di giovani e donne nella politica.
• Migliorare la comunicazione, rendendola più incisiva ed efficace.
• Garantire condivisione e dialogo all’interno degli organi del partito.
• Costruire un partito autonomista forte e unito, capace di guidare la provincia.Un sogno da realizzare insieme

Cari amici, l’Asar aveva un sogno: un’Autonomia integrale, da Borghetto al Brennero. Quel sogno è diventato quasi realtà, ma oggi dobbiamo difenderlo e svilupparlo. Il Patt deve essere il custode di questo sogno, il garante della nostra identità e del nostro futuro. Per realizzarlo, dobbiamo lavorare insieme, aprire le porte a chi crede in questo progetto e vuole contribuirvi con onestà, umiltà, passione e determinazione.

La difesa del simbolo e dei valori cristallizzati nello Statuto, che guidano la nostra azione politica, diventerà una mia responsabilità diretta come Presidente. Un incarico che mi onora e che mi impone l’obbligo di essere all’altezza di queste aspettative. Non sarò e non vorrò essere solo in questo percorso: al mio fianco avrò Paolo Gabrielli nel ruolo di Vicepresidente, i membri della Segreteria eletti e non eletti, i consiglieri provinciali e gli assessori, i membri della Giunta e del Consiglio, e soprattutto tutti voi, tesserati e simpatizzanti del Patt, che siete la vera forza di questo partito.

Nessuno può farcela da solo, ma insieme possiamo raggiungere grandi risultati.

VIVA IL PATT, VIVA L’AUTONOMIA, VIVA LE STELLE ALPINE!

 

*

Mauro Verones

Presidente Patt

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

Per donare ora, clicca qui



© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.